N.567

Stabile formato dall'unione di varie case.

Li 19 febbraio 1536 Lanza di Francesco Coltelli, moglie di Antonio Vitali, vendette al senator Giulio Cesare d'Aurelio Guidotti la metà di una casa in Galliera sotto la parrocchia di S. Giuseppe. Rogito Cesare Zani. 1536, 10 aprile. Antonio Galeazzo Guidotti compra da Antonio Negri tre case contigue ridotte in una, poste in Galliera sotto S. Giuseppe, porzione delle quali spettarono già a Gio. Samacchini, che l'aveva venduta al predetto Negri, pagate L. 3000. Rogito Tommaso Corniani.

1564, 18 febbraio. Francazione di Aurelio Guidotti di una casa in Galliera, in confine dello stesso Guidotti, e dei Belvisi, col pagamento di scudi 400 d' oro. Rogito Alessandro Chiocca.

1574. La casa dei Guidotti in Galliera confinava con quella di Cassandra del fu Bonaventura Bolognini, vedova di Carlo Zuccordi, che l'aveva comprata da Gaspare e da Girolamo Coltelli.

1583, 13 ottobre. Federico del fu Aurelio Guidotti vende a Bartolomeo del fu Gio. Battista Gandini una casa grande con guasto nella parte posteriore, con stalla e orto grande, assieme a due casuccie contigue, il tutto posto in Galliera sotto S. Benedetto, per L. 24000. Confina a oriente colla via di Galliera, con Gio. Luigi Aldrovandi, qual erede di Giacomo Pellizzotti, a mezzogiorno, con Domenico Fioravanti, e colla via pubblica che conduce all' orto Poeti a occidente, e con Vincenzo Bolognetti a settentrione. Rogito Uccelli e Carlo Garelli.

Dalla confinazione di detto stabile, qual era nel 1483, si trova che i Guidotti avevano comprata l'altra metà della casa della Coltelli Vitali, ed avevano fatto altri acquisti verso l' Avesella, o via del Giardino.

Nello stesso anno 1583 li 15 aprile erano stati confiscati i beni di Alessandro Gandini dal Sant' Uffizio di Bologna, perchè eretico.

1584, 8 luglio. Emilio e Alberto Gandini, dopo aver pagato ai Guidotti L. 8000, cedono questo stabile ai conti Ippolito e Francesco Maria fratelli Piatesi, i quali li 7 maggio 1586 pagarono a Federico Guidotti L. 4000 a conto delle 16000 dovutegli dai suddetti Gandini. Confinava cogli eredi di Girolamo Pellizzotti, di Domenico Fioravanti, coi Piatesi successori di Gio. Luigi Aldrovandi, con Vincenzo Bolognetti. e con una strada di dietro. Rogito Alessandro Chiocca.

1586, 3 gennaio. Gio. Luigi Aldrovandi, erede Pellizzotti, vende ai conti Francesco Maria ed Ippolito, fratelli Piatesi, una casa sotto S. Benedetto, per L. 3000, in confine di Paolo Pozzi, e dei compratori. Rogito Gio. Battista Ercolani.

1598, 7 maggio. I sudetti fratelli Piatesi cedono la casa in discorso a Pietro Antonio di Taddeo Ghelli, ricco mercante di Budrio, per L. 45000, i di cui figli Taddeo ed Ulisse Ghelli erano ancora debitori a Federico Guidotti di L. 3000 per residuo prezzo della medesima. Rogito Girolamo Fasanini.

1598, 16 gennaio. Federico Guidotti dichiara d' aver ricevuto in diverse volte da Taddeo e da Ulisse Ghelli L. 9000 a conto di L. 12000, residuo prezzo di case in Galliera.

1605, 26 aprile. Ulisse Ghelli vende a Giuseppe e a Lodovico Fontana Barbieri una casa grande e una piccola sotto la parrocchia di S. Benedetto, per L. 20000. Rogito Giulio Fasanini.

Si è veduto che i Ghelli nel 1589 acquistarono per L. 45000, e del 1605 vendettero per L. 20000 ai Fontana Barbieri, lo che fa credere che i Ghelli dessero in paga ad Alessandro di Alamanno Guidotti una casa da questi venduta li 30 maggio 1624 a Catterina di Lodovico Rusticelli, vedova di Giacomo Cavalca, e madre di Alessandro, la qual casa si dice posta in Galliera sotto S. Benedetto, e pagata dalla Cavalca L. 10000. Rogito Gio. Battista Rosci, o Rossi.

Ed in proposito dello stesso argomento si aggiunge che li 3 settembre 1622 Giovanni Maria Fontana Barbieri comprò una casa contigua dai Bonasoni, a Rogito Alessandro Sassi, e che è probabile che facesse parte del prezzo delle L. 45000 concordate fra i Piatesi e i Ghelli.

I Ghelli si divisero in due rami, uno terminò in Anna di Lodovico, moglie del marchese Vincenzo Manzoli, morta li 27 novembre 1731; l'altro finì in Giuseppe d Taddeo, morto poverissimo il primo febbraio 1727, a cui sopravisse la sorella Gentile Maria maritata in Antonio Gentili battirame, la quale fu dotata dalla sua consanguinea Anna Ghelli in Manzoli.

I Fontana Barbieri, o piuttosto Barbieri eredi Fontana, mancarono in Lodovico di altro Lodovico, che lasciò una sola figlia Paola maritata nel conte Gio. Battista Savioli padovano, morta li 9 febbraio 1770.

Il senatore conte Lodovico di Gio. Andrea Savioli, celebre per le sue poesie e per i suoi Annali, nel 1772 fabbricò il portico di cinque archi nel mezzo dei quali era vi la porta. Il medesimo nel 1778 atterrò quello già fatto, lo rifece di nuovo in altezza maggiore: prolungandolo fino al vicolo Strazzacappe, e aggiungendo due archi verso la porta di Galliera. Morì il Savioli senza diretta sua discendenza, e i di lui eredi fiduciari vendettero questo stabile li 13 ottobre 1807 al come Alessandro Guiccioli di Ravenna per italiane L. 96533, 88.