Dall'angolo sinistro di Altabella fino in Roma.
La Via detta di Napoli comincia in Altabella dirigendosi da settentrione a mezzogiorno poi arrivata nella parte posteriore delle case dei Ramponi piega a levante terminando nella via di Roma.
La sua lunghezza è di pertiche 14. 03 e di superficie pertiche 20. 67. 7.
Il motivo per cui si dice Napoli, e il tempo in cui le fu attribuito questo nome è sconosciuto. Si sa bensì che nel 1461 era detta via di S. Pietro , e se è vero quanto qualcuno ha asserito, che questa strada terminasse nella Via delle Donzelle dov' è il cortile fra l' Episcopio, e il monte di S. Pietro, come si dirà a suo luogo si chiarisce il motivo per cui fu detta via di S. Pietro.
Via di Napoli a destra entrandovi per Altabella.
Fianco del Monte di Pietà fatto sul suolo di una casa grande già Malvezzi, aderente ai NN. 1627, 1628 di Altabella. La detta casa era usata come magazzeno detto del Tinazzo che fu comprata dai Scappi confinanti, i quali la vendettero al Monte di Pietà per lire 5000 rogito Brasa del 1757 e fu inclusa nella fabbrica del detto Monte, ma questa proprietà non si estendeva fino alle case dei Ramponi, come vien comprovato dai seguenti recapiti.
1461 24 Aprile. Andrea Sala comprò da Bernardo Testi una casa sotto S. Maria degli Uccelletti presso Battista Parisi, e presso la casa dei Ramponi in Via detta di S. Pietro. Rogito Pietro Bruni.
1480 1 Febbraio. Cessione di ragioni fatta da Bernardo di Giovanni Testi a Pietro di Matteo Grati sopra una casa sotto S. Maria degli Uccelletti in confine dei Scappi e dei Malvezzi venduta ad Andrea Sala. Per lire 400, rogito Matteo Curialti. In altro recapito si dice confinare colla via pubblica, con quelli dei Ramponi con Giovanni Battista, ed altri dei Malvezzi.
La famiglia Testi o Testa derivava da un Giovanni dalle Teste processore di leggi nella nostra Università nel 1400. Catterina Testa ultima ed erede portò i beni paterni al Senatore Alberto Cospi di lei marito nel 1534.
Per i Parisi, vedi la via Parigi. La casa di questa famiglia citata dal rogito Bruni dei 24 aprile 1461 fu poi inchiusa o nelle case dei Scappi, o in quelle dei Malvezzi.
Via di Napoli a sinistra entrandovi per Altabella.
N.1747. Casa che ha ingresso ancora nella via di Roma al N. 1743, vedi detta strada e numero. Il prospetto da questa parte è di una costruzione non comune in Bologna (*).
(*) Qualche cronista farebbe credere che quivi abbia abitato Alessio degli Horatii del quale esiste una poesia intitolata Giuoco delle Imprese in lode de' gentiluomini e donne Bolognesi. Siccome abbiamo praticato fin qui diamo anche questo documento nella sua originale edizione.
Donne, che di bellezze, e leggiadria
Di gratie, di virtude, e d' honestate
Di senno , di valor, di cortesia
La bella, e saggia mia donna imitate:
Hor eccomi di nuovo, e più che pria.
A dir di vostra e di sua gran beltate
E dimostrarvi quanto son suo, e vostro
Poi che sete splendor del secol nostro.
Si omette di riportare il testo completo del documento, tanto inutile quanto pesante. Il documento può essere - in ogni caso, trovato qui a pag. 346.