Turati (Via Filippo)

Via Filippo Turati

Da via Andrea Costa a via Saragozza.

Quartiere Saragozza.

Delib. cons. 16 aprile 1949.

Questa via, documentata nelle piante di Andrea Chiesa (1740 e 1762) esattamente con lo stesso percorso attuale, è ancora nota, presso gli abitanti della zona, con il nome di via degli Orbi, nome che fu cambiato nell'attuale con la delibera del 1949.

La pianta IGM del 1884 evidenzia l'odonimo Strada degli Orbi per questa via e la località all'angolo nord occidentale tra questa via e via Saragozza è pure indicata Gli Orbi. Nello stesso punta la pianta di Andrea Chiesa del 1740 indica una Osteria.

Il Fanti (II, 775) fece propria l'affermazione di Giulio Cesare Pietra (Pietra, 405) secondo cui qui si radunavano dei ciechi che chiedevano elemosine al riparo degli archi del portico di San Luca, arrivando ad affermare che l'odonimo è "moderno", comunque posteriore alla costruzione del portico, che per la parte di pianura iniziò nel 1686 proprio vicino all'innesto di via Filippo Turati in via Saragozza.

Ma non è così. L'odonimo è assai più antico e non è legato alla presenza dei portici di San Luca.

Un rogito del 27 agosto 1532 del notaio Pietro di Antonio figlio di Alessandro de Mingholis (atto in Bologna, nella cappella di San Procolo) tratta della compravvendita di terreni posti nella guardia della città nella cappella di Santa Caterina di Saragozza e juxta viam publicam vocatam la via da li orbi. Il riferimento alla parrocchia di Santa Caterina di Saragozza toglie ogni dubbio sull'identificazione di questa via con la nostra via degli Orbi/via Filippo Turati.

In altro punto il rogito recita ... incipiendo eas a cavedagna predicta et prope domum ipsos venditores prosequendo versus sero versus viam publicam vocatam la via dai orbi ...

La classificazione della via come via publica conferma l'importanza della nostra via (altri chiari indizi sono le presenze di questa via nelle mappe del Chiesa e del Mayr del 1825).

I due passi in cui si fa riferimento alla via da li Orbi e alla via dai Orbi.

La sigla del notaio

Fonti citate in questo articolo.

Chiesa (1740): Benedetto XIV (dedicatario); Giuseppe Benedetti (inc.); Andrea Chiesa (dis.), Carta del bolognese per quanto esso si estende seguitamente dalle radici della collina sino al Modonese, Ferrarese, ed alla Romagna, 1732-1738. Stampata a Bologna nel 1740.

Chiesa (1762): Giuseppe Benedetti (inc.); Andrea Chiesa (dis.); Pietro Paolo Conti (committente); Giambattista Migliari (perito); Gaetano Rappini (inc.), Carta topografica di tutta la pianura del Bolognese cavata dalla carta da me Andrea Chiesa stampata dell'anno 1742, e in parte del Ferrarese, e del Ravegnano, desunta, rispetto alle valli di Marmorta, e di Argenta, dalla mappa giudicialmente fatta del 1739, e rispetto al restante, da dette valli fino al mare, dedotta dalla nuova carta fatta l'anno scorso 1761, d'ordine dell'e.mo sig. cardinale Pier Paolo Conti visitatore apostolico, 1762. Stampata a Cento nel 1762.

Mayr: Tommaso Arezzo (dedicatario); Tommaso Barbantini (direttore lavori); Carlo Mayr (dis.); Achille Stucchi (inc.); Stanislao Stucchi, Topografia della provincia ferrarese, della pianura bolognese e di una parte delle provincie di Romagna con l'indicazione dei lavori idraulici eseguiti dal 1767 a tutto giugno del 1825, Milano, 1825.

Pietra: Origine dei nomi delle strade piazze porte in Bologna, di Giulio Cesare Pietra Comune di Bologna editore, pubblicato nel 1933.

Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.

SIT: Sistemi Informativi Territoriali del Comune di Bologna.