N.825

Casa che alcuni dicono esser stata anticamente dei Malavolta. Li 2 Giugno 1442 fu venduta da Bartolomea Pollicini a Filippo e ad Elena Desideri per lire 395, rogito Francesco Muletti, posta sotto S. Tecla in Borgo Nuovo presso la via pubblica, la Pusterla, Pietro Veli, e Battista Rimondi, e che lo stesso Filippo rivendette li 7 agosto 1456 a Ranucino Ranucini , rogito Giovanni Turchetti, per lire 400. Confinava con Nicolò Moneta e Rolandino Checchini. Nel 1486 sembra che possa aver appartenuto ai Dalle Donne. Fu acquistata dai Sampieri, e trovasi che li 16 ottobre 1589 le case di Alfonso Sampieri sotto S. Maria Castel de' Britti in Borgo Novo confinavano coi Moneta e Mondini, rogito Antonio Malisardi. Passò ai Guidotti mentre li 9 marzo 1593 Curzio, il cav. F. Obizzo e Fabio di Saulo Guidotti assegnarono in solutum un credito di lire 4000 sopra il Monte delle Porte a Bartolomeo di Vincenzo Sampieri, e a Gio. Battista e Vincenzo Maria di Gio. Francesco Sampieri a conto di una casa venduta a detto Guidotti dai Sampieri posta sotto la Ceriola in Borgo Novo in prezzo di lire 11000, rogito Antonio Malisardi nonchè di Camillo Bonasoni 2 marzo 1596, la qual casa li 6 novembre 1589 fu fatta stimare dagli eredi di Alfonso Sampieri mediante Lodovico Maragi muratore che la valutó lire 11454, e la stalla nella Pusterla lire 1292. 4. 9.

Li 21 gennaio 1593 fu comprata da Antonio di Girolamo del fu Bartolomeo Garganelli, rogito Gio. Battista Frasetti, confinante coi Sforza , Moneta , Mondino Mondini e la Pusterla. La stalla confinava coi conti Rossi.

La famiglia Garganelli era antica e molti esercitarono l'arte notarile. Il suo autore è un Vandino di Garganello padre di Bonfigliolo da cui discese il ramo di Borgo Novo, e di Antonio dal quale proviene il ramo non ancora estinto. Antonio Girolamo di Bartolemeo fu l'ultimo di quelli che abitarono in questa casa. Testò egli li 11 giugno 1619, rogito Giulio Vitali, instituendo erede il figlio minore di Lorenzo Ratta e di Livia di Domenico Garganelli , e così sempre il minore dei fratelli in perpetuo. Nell' Inventario legale dell' eredità fatto li 9 settembre 1619, rogito Marcantonio Ghelli, questa casa con stalla fu valutata lire 14000, e dicesi confinasse con Fabio Vittorio, con Tommaso Moneta e colla Pusterla. Il primo a godere di questa eredità fu Gioseffo Carlo Ratta.

1666 20 Marzo. Astorre Hercolani comprò da Giuseppe Carlo Ratta Garganelli una casa sotto la Ceriola. Confinava Bianchi, Moneta , e di dietro lo stradello della Pusterla, rogito Bartolomeo Marsimigli. Sarà stato patto di francare, perchè nel campione del 1715 è intestato il marchese Lodovico Ratta, e ultimamente il march. Benedetto Ratta.