Chiù (Via del)

Via del Chiù

Da via Aurelio Saffi a via Agucchi.

Quartiere Porto dal n. 1 al n- 19 e dal n. 2 al n. 8, Reno per gli altri numeri.

Delib. podest. 25 giugno 1935.

La via del Chiù è indicata chiaramente solo nelle mappe della seconda metà del XIX secolo (L. Facchini e IGM del 1884). Nella carta di Andrea Chiesa del 1740 vi è un accenno di percorso da via Prati di Caprara fino a via Agucchi, mentre per la rimanente parte del percorso sono indicati i soli torrente Ravone e la canaletta Ghisiliera.

Probabilmente accanto al torrente Ravone era solamente un sentiero che progressivamente si è allargato e consolidato come strada.

La delibera del 1935 sostituì l'odonimo di facile interpretazione di Via di Ravone, con l'attuale via del Chiù. Su via Aurelio Saffi, poco più a ponente dell'imbocco di via del Chiù, era l'osteria del Chiù, esistente ancora all'inizio del secolo XX, ma esistente sicuramente fin dal secolo XVII, essendo ricordata dal Tassoni nella Secchia Rapita (Fanti, I, 293).

Fonti citate in questo articolo.

Chiesa (1740): Benedetto XIV (dedicatario); Giuseppe Benedetti (inc.); Andrea Chiesa (dis.), Carta del bolognese per quanto esso si estende seguitamente dalle radici della collina sino al Modonese, Ferrarese, ed alla Romagna, 1732-1738. Stampata a Bologna nel 1740.

Facchini: Carta topografica della provincia di Bologna, seconda metà sec. XIX, disegnata e incisa da L. Facchini. Dalla Cartografia Storica Bolognese della Biblioteca Digitale dell'Archiginnasio di Bologna.

Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.

SIT: Sistemi Informativi Territoriali del Comune di Bologna.