Ricci

Erano geremei, ed allorchè costoro, facendo le prime prove per proscrivere gli emuli, cominciarono nel 1217 a battagliar per le vie, i Ricci e gli Aleari azzuffaronsi con i Savioli. Nello stesso anno però vennero fatte paci e parentele, e quelle avvenute fra le famiglie sopraddette furono le più corredate (1). Passarono eziandìo nel dominio della storia le nimicizie e le paci stabilite per compromesso (1270) fra i Ricci e Ugolino di Fantolino da Cerfugnano, celebrato dal divino poeta (2), delle quali inimicizie erano stata cagione alcuni possedimenti sull' imolese. Ma poco dopo fu turbata la quiete pubblica in Bologna da Mediglialtri de' Ricci, con l' uccisione di Princivalle Artenisi. Come faziosi e autori di rivolgimenti, Bartolommeo e Rizzardo furono citati al parlamento di Ravenna da Bertoldo conte della Romagna (1280) e dovettero dare ostaggi (3).

Codesti tre, Mediglialtri, Bartolommeo e Rizzardo, ch' eran fratelli, e figli del già Jacopino, avevano posseduto nove dei servi che furono manomessi. Tommaso Ricci ebbe il bando per aver congiurato in favore di Azzo d' Este (1303, 1305). I figli di lui furono anch' essi a quel tempo colpiti di sfratto e di confisca, per incendii e saccheggi di case dei lambertazzi. Richiamati sei anni dopo, vennero redintegrati con possedimenti dei ribelli (4). Frattanto Benvenuto, capitano dei cavalli bolognesi, e Petruccio andarono a soccorrer Firenze e furono citati da Enrico imperatore che l' assediava. Ghidino, colpevole di molti misfatti, fu appiccato nel 1335: era, al dire del Ghirardacci (5) « giovine valoroso e di animo invincibile, ma oltremodo fastidioso ed al mal fare molto licenzioso ». Ultima notizia dei Ricci è l' anzianato sostenuto nel 1352, per la trentottesima volta.

La loro torre o tubata era nella parecchia di s. Gervasio presso la piazza di tal nome, e possedevala nel 1274 Froa del già Jacopino Ricci, vedova di Buvalello Azzoni, la quale ne promise la vendita per 400 lire (che poi fu effettuata) a Scannabecco Romanzi, con atto rogato sotto il portico della casa di Tommaso e di Bartolommeo, figli del già Benvenuto Ricci (6). Presso la qual casa pubblicavansi i bandi nel 1289 (7).

(1) Savioli, Ann. v. 5, pag. 399, 404.

(2) Purgatorio, e. 14, v. 121.

(3) Ghirardacci, Hist. v. 1, pag. 251, 254. Savioli, Ann. v. 5, pag. 438, 471.

(4) Ghirardacci, Hist. v. 1, pag. 474, 488, 557.

(5) Histor. v. 1, pag. 503, 559, 565; v. 2, pag. 122.

(6) Docum. n. 96.

(7) Alidosi, Instrut.. pag. 60.