Porta Nova

Denominazione moderna(2015): Via Porta Nova.

Guidicini.

La via di Porta Nova secondo le lapidette comincia dal voltone di S. Francesco e termina alla via Barbaziana.

È lunga pertiche 37 Ìpiedi 6 e di superficie 56. 10. 5.

La strada di Porta Nova fu altra volta chiamata Campo lungo e continuava con questa denominazione fino a S. Mamolo dal cantone dell’ Orologio.

1137 18 Settembre. Locazione enfiteotica del Capitolo di S. Pietro a Giacomo e fratelli Paoli da Luca di otto chiusi di terreno vacuo, posti in Porta Nova vicino alla chiesa di S. Salvatore. Rogito Ugo di Giovanni.

1137 19 Ottobre. Altra locazione di terreno, come sopra, posta in Campo lungo, vicino la chiesa di S. Salvatore fatta a Martino e Giovanni fratelli e figlio di Reosto, rogito Ugo di Giovanni.

1210 8 Dicembre. Donazione ai PP. di S. Salvatore di una casa in Porta Nova fatta da Alberto. Rogito Giacomo Lignani.

Li 2 giugno 1209 in un rogito di Testa Capra si nomina la via Nuova di S. Salvatore che conduce alla piazza di Porta Nova.

Lotario Carolingo espugnò Bologna e smantellò le sue mura, quelle cioè del primo recinto.

Li 18 settembre del 1137 in un rogito Ugo di Giovanni, si comincia a trovare nominata Porta Nova, che è il Torresotto di S. Francesco, per cui sembra che riconciliati i Bolognesi coll’ imperatore cominciassero il nuovo recinto cingendo i Borghi di mura.

Il tratto di Porta Nova, dal precitato voltone fino a S. Salvatore fu detto per vari anni strada o via di S. Marino.

Il voltone di Porta Nova, una delle porte del secondo recinto fu affittato dal Comune nel 1428 alle suore di S. Lodovico per 10 bolognini all’ anno.

Nel 1498 era abitato da Gentile di Nicolò Budrioli moglie di Alessandro Cimierio Cimeri probabilmente figlio di Carlo dott. di legge e lettor pubblico di questa nostra Università, dotata di scudi 250 d‘ oro, la quale fu bruciata per stregaria li 14 luglio 1498.

Sembra che per via Nuova si debba intendere nel 1256 Porta Nova ove pubblicavasi i bandi innanzi la casa di Ugolino degli Agresti e presso la casa di Bualello di Azzo Agnesia.

Nel 1289 poi è certo che in Porta Nova si pubblicavano dal Trebbo dei Malconsigli, in Piazza del Carbone e innanzi la casa di Maria Bonagrazia Armanni, dal voltone di S. Francesco all’ angolo della casa Arnoaldi.

Particolare tratto dal Catasto Gregoriano (1835) della città di Bologna, messo a disposizione dall'Archivio di Stato di Roma con il progetto "Imago II".

Porta Nuova a destra cominciando dal Voltone e andando verso la via Barbaziana.

Torresotto di Porta Nova

Si passa il Vicolo Tintinaga.

Via Porta Nova 18 (N.1133)

Via Porta Nova 12 (N.1171)

Via Porta Nova 10 (N.1172), 8 (N.1173)

Si passa il vicolo Felicini.

Via Porta Nova 4, 6 (N.1180)

Via Porta Nova 2 (N.1174)

Via di Porta Nuova a sinistra, cominciando dal Voltone, e continuando verso la via Imperiale di S. Prospero.

Presso il voltone si vedeva al tempo del Masini due antiche finestre, che tradizionalmente ci riferisce avessero appartenuto a certa chiesa dedicata a S. Sotero, sulla. quale alcuni valentissimi autori, hanno fatto molte ricerche riuscite infruttuose, per cui è verificato essere mera favola l’esistenza di tal chiesa in questo luogo, che se mai una chiesa dedicata al detto santo, sia stata in Bologna ed abbia dato la denominazione di Porta Sotera o Stiera dovrebbesi cercare piuttosto nella via S. Felice, e cioè in vicinanza del palazzo Malvasia, poi grande Albergo, ora Pensione Svizzera.

Si passa la via Gombruti.

Via Porta Nova 3 (N.1199) Casa Locatelli