Via dei Chiari - dal I volume delle “Cose Notabili…” di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

La via dei Chiari comincia in Strada Castiglione e termina in Cartoleria Vecchia.

La sua lunghezza è di pertiche 58, 3, e la sua superficie di pertiche 66, 79.

L' antica sua denominazione pare che fosse Androna di S. Gio. in Monte, poi del 1451 Androna dei Chiari, dalla famiglia Chiari che vi abitava, finalmente via dei Chiari.

Via dei Chiari a destra entrandovi per Strada Castiglione.

N. 450. Casa dei Pasulini, o Pasolini, che abitavano prima del 1451 in questa situazione.

Il P. frate Gio. Battista Pasulini donò ai gesuiti due case nella via dei Chiari, che confinavano con Vincenzo Pasulini, e con Mastro Pietro Borgognoni, come da Rogito di Girolamo Castellani, delli 27 agosto 1573 (orig. 1513. ? Breventani).

Angiola Roti, vedova di Lodovico Organi, la comprò da Sinibaldo Chiari li 11 maggio 1593, rogito Melchiorre Panzacchi; poscia Altobello Organi la vendette li 25 giugno 1613, per L. 2000, al cav. Carlo Ratta. Rogito Giulio Fasanini. Confinava Cristoforo Chiari e i Recordati.

Sui Pasolini non si hanno che poche memorie, e cioè che avevano sepoltura in S. Gio. in Monte nel 1440, che un Bartolomeo Pasolini, canonico Lateranense, morì in Sant'Afra di Brescia li 26 maggio 1458 d'anni 70, finalmente che Camilla di Vincenzo fu moglie di Cesare Ringhiera nel 1550.

N. 449. Altra casa che del 1451 era degli eredi di Giovanni Pasolini. Pervenne poscia ai Pasi, ed in causa di suor Monica Colomba Pasi fu ceduta alle suore di San Leonardo li 8 agosto 1661. Viene qualificata per essere sotto S. Gio. in Monte, nella via dei Chiari, in confine della strada a settentrione. dei Ratta a ponente mediante chiavica, di Lodovico Malcontenti a mezzodì e levante. Ultimamente spettava ai marchesi Ratta.

N. 448. Stabile venduto li 7 agosto 1451 da Giovanna Magarotti del fu Pietro Albertuzzi, alias Borselli, a Nicolò Zanchini da Fiorenza. Aveva due corti, e mezzo pozzo sotto S. Gio. in Monte, nella via dei Chiari, presso la via pubblica. presso Michele di Bartolino. increspatore da veli (pare a levante), presso gli eredi di Gio. Pasolini (forse a ponente), pagata L. 140. Rogito Pietro Macchiavelli.

Sinibaldo del fu Bartolomeo Chiari aveva case sotto S. Gio. in Monte, nella via dei Chiari, che confinavano con Andrea Pasulini, e con Francesco Chiari. Rogito Nicolò e Francesco Ghisilieri delli 23 marzo 1480.

1521, 21 marzo. Cristoforo del fu Sinibaldo Chiari divise i suoi beni, e toccò a Sinibaldo iuniore la casa grande in via dei Chiari.

1573, 2 marzo. Antonia del fu Sinibaldo iuniore di detto Cristoforo Chiari, moglie di Pellegrino Zambeccari, non avendo figli, fece donazione a Scipione di Livio Zambeccari, figlio del fratello di suo marito, di una casa nella via dei Chiari. Rogito Nane e Aloisio Costa, e Carlantonio Manzolini. Confina gli eredi di Vincenzo Pasulini, con Camillo Chiari, e, mediante chiavica, con Bernardino Balzani.

1583, 23 dicembre. Scipione di Livio Zambeccari vende a Lucrezia del fu Antonio Zovagnoni, per L. 9650, una casa in via dei Chiari. Rogito Carlantonio Manzolini. Confina Paolo Zambeccari, gli eredi di Camillo Chiari, e Bernardino Balzani.

Del 1633 questo stabile, già dei Chiari, era in parte enfiteutico dei Certosini, e negli ultimi tempi apparteneva parte a detti monaci, e parte ai putti della Maddalena.

N. 447. Casa che in parte fu venduta da Vincenzo Pasulini a Paolo Zambeccari per L. 6000, in confine di Cristoforo Gargiaria, e dei Chiari. Rogito Girolamo Caccianemici. Continuò ad appartenere ai Zambeccari della piazzola dei Calderini successori del suddetto Paolo.

Qualcuno crede che la casa di cinque archi dei Zambeccari fosse quella dei Pigna.

Li 3 maggio 1605 la casa del capitano Paolo di Camillo Zambeccari, nella via dei Chiari, fu valutata L. 17700.

N. 446. Li 11 maggio 1574 Ottaviano del fu Alessandro Bianchini, e Vincenza del fu Paolo de Conti, sua moglie, vendono a Cristoforo del fu Gio. Battista Gargiaria una casa in via dei Chiari. Confina Vincenzo Pasolini, o suoi successori, da un lato, gli eredi di Girolamo Dalla Luna dall' altro, Bernardino Balzani e Tommaso Locatelli di dietro, per L. 7000. Rogito Nanne, o Aloisio Sassi.

1595, 29 maggio. La casa di Gio. Battista Gargiaria confina i Zambeccari, i Luna. Bernardino Balzani, e gli eredi Locatelli. Rogito Sebastiano Campeggi.

1626, 3 aprile. Fu completato l'inventario legale dell'eredità di Gio. Battista di Cristoforo Gargiaria, da Catterina Gargiaria moglie di Sebastiano Pigna, dalle suore della Santa, e da quelle di Santa Margherita, nel qual inventario questa casa fu valutata lire 8000, assegnata poi a conto del loro terzo alle suore della Santa in causa di suor Bonaventura, sorella del detto Gio. Battista. Li 11 maggio 1627 l'acquistò l'altra sorella Catterina Gargiaria, vedova di Sebastiano Pigna, per L. 8000. Rogito Vincenzo Sturoli.

Antonio Maria del predetto Sebastiano Libri, alias Pigna, fu marito di Antonia Guarmani, e padre di Elisabetta Cattarina Pigna, poi suor Angela Margarita, che testò nel 1680, a rogito Giuseppe Lodi, lasciando usufruttuario D. Paolo dottore suo zio paterno, e proprietario il convento di Sant' Elena. Il detto D. Paolo morì li 5 marzo 1691, e testò a favore di Gio. Garzoni, ma ciò nonostante parte dell' eredità passò alle dette monache.

Nel 1715 era ancora intestato Antonio Pigna nei libri delle tasse delle seliciate. Nel 1766 parte di questa casa era delle suore di Sant' Elena, e parte del marchese Cesare Bolognini, il quale li 19 giugno di detto anno comprò la porzione di dette suore. Nel rogito vien detto che confina col Primicero Francesco Zambeccari a ponente, coll'ospitale della Vita a levante, e coi Dal Monte a mezzogiorno (vedi Strada Castiglione N. 387). Ultimamente era del marchese Antonio Amorini, nato ed erede Bolognini.

N. 445. Casa che li 14 maggio 1555 era dei Luna, e precisamente di Girolamo del fu' Giacomo Luna. Li 21 giugno 1638 apparteneva a Cattarina Grandi e a Domenico Guarmani Iugali, e siccome si trova ricordata questa casa come dotale nella divisione seguita li 4 maggio 1672 fra Domenico e Nicolò fratelli, e figli del fu Camillo Guarmani, così credesi che fosse dote della detta Grandi, figlia ed erede di Gio. Battista, che testò li 3 aprile 1570. Il suddetto Domenico Guarmani maritò la figlia Elisabetta in Giovanni Pirattini con L. 18000 di dote, il cui terzogenito, Filippo Pirattini, ebbe l'eredità Grandi e Guarmani dopo la morte di Antonia Guarmani Pigna sua zia, e con questa la casa in quistione, poi passata all' ospitale della Vita.

N. 444. Loggia irregolare che introduce alla chiesa di Santa Lucia.

N. 442. Questa casa fu venduta ai Gesuiti li 8 novembre 1651 da Nicolò e fratelli del fu Leonardo Betti Fiorenzoli, per L. 5000. Rogito Alessandro Andrei. Confina i Garani e gli eredi Ferraboschi. Una parte di questa casa fu atterrata per far la cappella di Sant' Ignazio.

N. 441. Dal testamento di Lodovico Ferraboschi delli 18 novembre 1582 si deduce appartenergli, e confinare con i Betti Fiorenzola e colle suore di S. Mattia. Passò poi ai Garani, indi ai Pacchioni.

1517. Compra Battista di Lucca Beroaldi, da Andrea Manzolini, una casa nella via dei Chiari. Rogito Lorenzo Massumatici. Questa è la casa che confinava col Zani e con Antonio da Budrio. (Vedi Strada Castiglione).

N. 439. Portone che chiude l'antica strada detta Campo di Santa Lucia. (Vedi Strada Castiglione). L' acqua di Savena che correva scoperta per detto Campo dirigendosi per Cartoleria Vecchia, per Strada S. Stefano e per Borgo Nuovo, fu coperta circa il 1706. Al cune case di detta strada sono anche in essere, altre fanno parte del Collegio di San Luigi, e la maggior parte furono atterrate per la fabbrica della chiesa di Santa Lucia, o unite al collegio dei Gesuiti.

Per il seguito di questa contrada vedi Cartoleria Vecchia.

Subito passato il detto portone veniva la casa di Gio. Morelli, legatata ai Gesuiti li 11 febbraio 1634. Rogito Giuseppe Vecchi. Dicesi che vi si vedeva uno stemma composto di una stella con sopra tre gigli. In confine della casa del Morelli, dalla parte di levante, vi era quella che li 15 marzo 1655 Anna del fu Bartolomeo Lotti vendette a Giuseppe del fu Alessandro Sforza, che si dice essere in via dei Chiari. Confina a levante gli eredi di Lorenzo Barbieri, a sera il collegio di S. Carlo, per L. 2500. Rogito Domenico Landri.

Del 1664 il Collegio di S. Carlo era detto del Beato Luigi. Rogito Alessandro Andrei.

Via dei Chiari a sinistra entrandovi per Strada Castiglione.

Fianco del palazzo Guastavillani. Si ha il seguente decreto dell'Ornato delli 29 ottobre 1517 : "Filippo Guastavillani ha la sua antica abitazione in Strada Castiglione nell' angolo della via dei Chiari, che intende di ampliare e di ornare, ed ha un portico lungo piedi 20 in detta via dei Chiari, a niuno inserviente, che si permette di chiuderlo donando al proprietario oncie 14 a comodo della rata stessa".

Dov'è il portico sul fianco del palazzo Guastavillani vi erano le case dei Chiari, che si estendevano fino al vicolo Fregatette. Questa famiglia, creduta oriunda dalla Toscana, ma realmente bolognese. così si chiamò da una donna detta Chiara, e chiamavansi anticamente dalla Chiara. Bartolomeo di Matteo di madonna Chiara, Sindaco di Bologna, viveva del 1280. Cristoforo e Sinibaldo di Filippo formarono due rami verso il finire del secolo XVI. Quello di Cristoforo terminò in Camillo Filippo di Antonio, morto pazzo li 29 dicembre 1759. L'altro di Sinibaldo si estinse in Sinibaldo di Filippo, che lasciò Dorotea maritata nel senatore Girolamo Guastavillani, e Anna Maria nel senatore Gregorio Casali.

I Chiari seguiron il partito Geremeo, e furon partigiani dei Bentivogli, abitarono fino dalla loro origine in questa contrada, e vi ebbero molte case. Li 15 settembre 1352 Tommaso di Francesco Chiari ne vendette una a Paolo e Nicolò del fu frale Giacomo Ferlini, per L. 130. Rogito Filippo Alberghi.

Si passa la via Monticelli.

Dall' angolo di questa contrada fino a quello di Cartoleria Vecchia eravi parte del già circondario del monastero di S. Gio. in Monte, poi ridotto a carceri politiche.

Li 3 agosto 1495 i difensori dell'Avere diedero licenza ai Padri di S. Giovanni in Monte di fare una via sotterranea per la quale si passasse dal loro monastero sotto la via dei Chiari ad alcune case di loro ragione poste in detta strada, come da rogito di Virgilio di Beldo.

Si vedrà all' articolo via Monticelli, che questa strada fu aperta in sostituzione di altra detta Fregatette, la quale potevasi considerare per seguito della via che parte da Strada S. Stefano, detta via Ratta S. Gio. in Monte, e che continuando terminava nella via dei Chiari. Dalla via Monticelli alla via chiusa, già detta Fregatette, vi erano sulla via dei Chiari alcune case che aggrandirono il Monastero di S. Gio. in Monte, sulle quali si trovano le notizie seguenti:

1521, 29 ottobre. Concessione del Senato ai Padri di S. Gio. in MontP di una strada pubblica, già accordata per istrumento, rogito Gio. Andrea Garisendi, la quale è presso il loro convento e la via dei Chiari, acciò l'incorporino al loro monastero.

Dov' è aperta la via Monticelli vi era una casa di Lodovico del fu Bartolomeo Ercolani, e di Biagio del fu Bartolomeo Pupini, posta sotto S. Gio. in Monte in via dei Chiari, venduta a Cristoforo del fu Sinibaldo Chiari li 28 settembre 1502, per L. 450. Rogito Giovanni Dal Pino. Confina la via pubblica, Ercole Bertolotti, e Francesco Savignani.

La casa del Bertolotti fu comprata da Filippo di Antonio li 27 giugno 1492, e venduta da Cristoforo di Sinibaldo Chiari. Il rogito d'Eliseo Mamellini la dice pagata L. 387, 13, 11 d'argento, e posta sotto S Gio. in Monte, nella via dei Chiari, in confine Ercolani.

Pare che venisse in seguito la casa, che Giacomo Dalla Seta vendette li 20 aprile 1453 a Giorgio, o Gregorio Grazioli da Imola, per L. 132, posta sotto S. Gio. in Monte, nella via dei Chiari. Rogito Galeotto Manzoli e Nicolò Scardoi.

Il predetto Giorgio, o Gregorio Grazioli, li 19 giugno 1455 comprò da Giacomo Beldo un orto con stanze, sotto S. Gio. in Monte, nella via dei Chiari, con ingresso nella strada di Fregatette (ora chiusa), pagata L. 133, ossia bolognini 28 d'oro e sol di 10. Rogito Frigerino di S. Venanzo.

Gregorio Grazioli li 5 febbraio 1476 assegna a Giovanni del fu Francesco Bolognini una casa con orto sotto la parrocchia di S. Gio. in Monte, nella via dei Chiari, per L. 646. Rogito Matteo Curialti.

Aggiunte

1463, 6 agosto. Compra Ercolano del fu Nicolò Ercolani, da Nicolò del fu Beldo Panzacchia, una casa in via dei Chiari, sotto S. Gio. in Monte. Rogito Lodovico e Cesare Panzacchia.

1497, 14 luglio. Giacomo di Lodovico Bovi, alias dal Bue, compra da Giovanni di Parino Chiari una casa nella via dei Chiari, per L. 145. Rogito Francesco Conti.

1577, 20 luglio. Assegnazione di Vincenzo Pasulini, a Paolo Zambeccari, di una casa in via dei Chiari, per L. 2112. Rogito Cornelio Betti.

1579, 27 maggio. Compra Paolo Zambeccari, da Vincenzo Pasulini, parte di casa in via dei Chiari, per L. 6000. Confina Cristoforo Gargiaria e i Chiari. Rogito Girolamo Caccianemici.