Borgo Orfeo, dal IV volume delle “Cose Notabili…” di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

Borgo Orfeo comincia da strada Castiglione, e termina nella via Coltellini in faccia alla Via di S. Pietro Martire.

La sua lunghezza è di pertiche 31. 04, e la sua superficie pertiche 54. 33 3.

Si disse via del Pozzo degli Oseletti. Un rogito di Jacopino dei 27 marzo 1253 tratta della compra fatta da Cambio da Sesto, da Ziriolo di Palmerio da Baragazza di un casamento nel Borgo di strada Castiglione appresso il Pozzo degli Oseletti nella Vigna che fu di Lambertino Accarisi, il qual casamento è di sei chiusi, e in testa di piedi 12 pagata lire 6. 33. Un rogito di Bonvicino di Leonardo Firmano delli 12 aprile 1266 parla di Enrighetto da Roncorio Comm. di Bernardo Can. di S. Pietro, il quale comprò da Riccardino, e fratelli e figli di Petrizolo Armanini una casa con orto nella via di strada Castiglione della contrada del Pozzo degli Oselletti. Confinava la via pubblica da due lati, Ventura di Mainetto da Panico, e Lucia di Corradino in prezzo di L. 150. Sembra che qui si tratti della. casa N. 276, come abbasso. Vedi strada Castiglione.

Nel 1305 (orig. 1205, ma è errore, di cui il Breventani non si accorse. La fonte è l'Alidosi, che riporta, appunto, 1305) si diceva Borgo Arrufato, o Borgo Ruffo perchè si considerava per facente parte della via di S. Pietro martire. Si disse via del Pozzo Rosso da un Pozzo che era sulla strada, come si dirà a appresso.

Nel 1289 pubblicavansi i Bandi davanti al pozzo degli Ocelletti.

Li 29 novembre 1592 , i proprietari delle case di questa strada chiesero di essere esentati dalla tassa che si voleva loro imporre per i portici costrutti, e da costruirsi nella via dei Coltelli.

Borgo Orfeo entrandovi a destra per strada Castiglione.

N.276 Stabili di Giacomo Arrenghiera, poi li 5 febbraio 1481 come da rogito di Andrea della Cecca di Lodovico Panzacchia, e di Benedetto dall’Oglio appartennero con altre aderenze al padre, e figli Lupari come eredi di Francesca del detto Giacomo Arrenghiera; nel qual rogito si dice esser casa posta nell’angolo del pozzo rosso, e di strada Castiglione con sentiero per far corda, e con due casette sulla via della chiesuola, e cioè sul vicolo della chiesa degli Angeli.

Li 18 giugno 1541 era di Giacomo della Lippa, rogito Camino Morandi.

Li 17 aprile 1572, era di Michele Guerra di Badalo sotto S. Lucia nell’angolo di strada Castiglione e di Borgo Arutfato, confinava i beni di S. Giovanni Gerosolomìtano e pagava soldi 6. 8 alla mensa, rogito Francesco Barbadori.

Li 13 maggio 1666, Luca, e Vincenzo fratelli Barbieri lo cedettero ai creditori del fu dott. Giacomo Barbieri come da rogito Camillo Benni e Lorenzo Garofalo. Si dice esser casa ad uso di tintoria nell’ angolo di strada Castiglione, e di Borgo Orfeo.

Finalmente passò a Carlantonio e Giuseppe M. Rivani li cui creditori lo vendettero a Paris M. Boschi per lire 7700 li 10 luglio 1681, rogito Francesco M. al Sole.

N.268 Casa che si pretende abbia ricoverato una società forse di religiose.

Nel 1612 2 marzo. Gabrielle , e fratelli Goiti comprarono da Bernardino Saccomani una casa in Borgo Orfeo in confine dei Biondini , dei Zoppi e dei Pallanti, per lire 6000, rogito Nicolò Oliventi.

1632 18 Novembre. La casa di Lucrezio del fu Lodovico Goiti in Borgo Orfeo. confinava di dietro con Giovanni Battista Zanetti, di sotto con Giovanni Battista Biondini, di sopra Melchiorre Zoppi rogito Silvestro Ranuzzi.

Nel 1715 apparteneva alla compagnia dei poveri, ed ulimamente a diversi.

N.267. Casa dei Biondini, poi del 1715 di Giovanni Battista Bertoletti, poi del pittore di quadratura Giuseppe Terzi.

N.265. Casa che dicevasi la Casa rossa della Vita.

1711 19 Dicembre. Giovanni, Giacomo Riva riceva in permuta questa casa dal marchese Camillo Zambeccari, nel qual contratto si dice essere sotto S. Biagio in Borgo Orfeo larga piedi 72. Confinava le suore della Trinità, il Riguzzi e le suore della Concezione. Fu comprata da Giovanni Camillo del fu Giovanni Battista Cevenini per lire 4000, rogito Alessio Fiori. Appartenne al dott. Contoli, ed ultimamente a Cattarina Fracassi.

Borgo Orfeo a sinistra entrandovi per strada Castiglione.

NN. 188. 187. 186. Chiesa e Convento di suore Terzlarie Francescane di S. Maria della Vittoria detta del Pozzo rosso.

Non si può convenire nell’ opinione di quelli che applicano a queste Terziarie l’ origine da quelle che unitamente ai Terziari dell’ ordine stesso cedettero il locale di S. Antonio di Val d’ Aposa alle suore di S. Margarita nel 1594, per il detto locale. Fu venduto non da Terziari e Terziarie, ma da una Compagnia di S. Antonio come consta da due rogiti di Annibale Cavalli dei 25 febbraio 1593 e 4 novembre 1594. Vedi Val d’ Aposa N.1437.

È quasi certo che queste Terziarie ebbero comune l’origine con quelle della Anunziata di Saragozza. Vedi detta via N. 245 mentre ebbero comuni gli interessi colla regola, nonchè la superiora detta Ministra che risiedeva bensì nel collegio di Saragozza, ma'estendeva la sua autorità sulle Terziarie Francescane sparse in Bologna e presiedeva poi anche alle raccolte in Borgo Orfeo. Nel campione delle case fatto del 1715 si trova una casa delle suore dell’Annunziata posta in Borgo Orfeo di fronte piedi 11, che però non sembra il N.187, forse quella donata dai Zanchini nel 1625 a una devota donna che vi raccolse Terziarie Francescane, ne prese l’abito, e fu riconosciuta come fondatrice del Collegio di Borgo Orfeo, il quale prosperò più dell’altro di Saragozza.

Nel 1722 (orig. 1772 corretto con il ? dal Breventani) fu qui ridotta una stanza ad uso oratorio , dedicato a S. Maria della Vittoria per opera di suor Antonia M. Covi morta 9 agosto 1738 d’ anni 83, poi benedetto li 16 aprile 1726.

Pietro Conti intraprese a proteggere queste Terziare con larghe elemosine impiegate poi a ingrandire l’ Oratorio, ed il Reclusorio, e a fabbricare una ben ornata Chìesina esterna che fù aperta nel 1738.

Ai PP. Osservanti di S. Francesco regolatori dei due Colleggi dispiaceva questa separazione in quello di Borgo Orfeo, ma quello di Saragozza ottenne da Benedetto XlV un decreto dei 22 dicembre 1745 eseguito li 12 gennaio 1746 rogito Antonio Nanni che metteva il convento della Annunziatina di Saragozza sotto l’immediata tutela del parroco pro tempore di S. Maria delle Muratelle. Le suore del Pozzo rosso s’impiegavano nell’ educazione di ragazze, e di qualche giovane educanda, la Chiesa era dedicata alla Concezione, e a S. Pasquale.

Li 6 settembre 1805 per decreto 8 luglio anno stesso queste Terziarie passarono con pensione nel Convento del Corpus Domini, e li 12 luglio 1810 furono soppresse. Questo locale fu comprato da Luigi dal Re, come da rogito del dottor. Serafino Betti delli 8 agosto 1810.

Portone dell'orto del Convento delle suore dei Servi il qual orto è di tor. 1.

N.185. Casa dei Zanchini, poi di monsignor Zambeccari erede. Si fa menzione di questa casa, perchè rincontro alla medesima vi era il Pozzo degli Oselletti ricordato nel 1253 poi detto Pozzo rosso, dalla tinta rossa. con cui era coperto il suo parapetto, e che fu chiuso prima nel 1623. Il Melloni pretende che questo Pozzo fosse nel crociale di Borgo Orfeo, della via Nuova del Baracano, della via Coltellini, e degli Angeli. Molte strade avevano pubblici pozzi, vari dei quali si sono notati al titolo -- Via dei Poeti.

Nel 1487 8 agosto e 3 settembre i Zanchini comprarono nella via del Pozzo sotto S. Lucia una casa da Domenico da Castel S. Pietro per lire 157 d’ argento. Rogito Alessandro Bottrigari, ed un altra da Alessandro Papia per lire 124. 12. 4 d’ argento rogito Giulio Bottrigari.

1487 3 Settembre. Le predette case confinavano con altri beni Zanchini.

Aggiunte

1572 17 Aprile casa di Michele Guerra da Badalo sotto S. Lucia nell’angolo di strada Castiglione e di Borgo Aruffato. Confinava i beni di S. Giovanni Gerosolomitano. Pagava soldi 6 denari 8 d’ annuo canone alla mensa. Rogito di Giacomo della Lippa.

1541 18 Giugno. La suddetta casa del Guerra da Badalo era di Giacomo della Lippa. Rogito Camillo Morandi.