N.1212
Casa fabbricata sul guasto dei Canetoli da Filippo Carlo Ghisilieri, ricordata nella divisione seguita li 20 giugno 1543 fra i figli di Bonaparte Ghisilieri, nella quale si dice: numero sei botteghe sotto le volte dei Ghisilieri, in parrocchia S. Gervasio, presso Filippo Carlo Ghisilieri, presso due strade, e presso i Desideri di dietro.
1660, 20 novembre. Camilla del fu conte Andrea Ghisilieri, ultima di questo ramo, e moglie nel 1655 di Francesco di Virgilio Ghisilieri, poi nel 1657 del senator Guidascanio Orsi, ebbe in cessione la metà della casa dei Ghisilieri, sotto S. Gervasio, nei Gombruti, a titolo di divisione dell' eredità del fu Alessandro iuniore Ghisilieri, e l' altra metà restò a monsignor Francesco Maria Ghisilieri, come da rogito di Costanzo Manfredi.
1738, 2 settembre. I chierici regolari minori dello Spirito Santo comprano dal senator Guidascanio del fu Alessio Orsi una casa grande sotto S. Gervasio, nei Gombruti, che confina detta via, le infrascritte botteghe, uno stradello morto e i Ghisilieri. Idem sei botteghe sotto detta parrocchia, in Strada S. Felice, in luogo detto la loggia dei Ghisilieri, le quali confinano la strada predetta, i Gombruti, la sumentovata casa, e i Ghisilieri, per L. 21000. Rogito Gio. Battista Fabbri.
Fra la detta casa e la chiesa dello Spirito Santo vi è il vicolo chiuso che si disse Chiriazza, il quale direttamente terminava nella via Imperiale di S. Prospero, quasi rimpetto alla chiesa di questo Santo, e piegando anche a settentrione sboccava in Strada S. Felice dove è il portone della macellaria di S. Gervasio.
Li 7 aprile 1700 fu decretato che si chiudesse con portoni e chiavi il vicolo fra i chierici minori dello Spirito Santo e i Senatori Ghisilieri, Alessio Orsi, e Davia in via Gombruti, e dall' altra parte nella via di S. Felice fra i beni Davia, e la macellaria Ghisilieri.