N.377,378

Case che Alessandro Vizzani le vendette li 15 maggio 1590 al dott. Albice Duglioli, le quali diconsi unite e poste in Strada Castiglione sotto S. Giovanni in Monte, in confine del compratore a mezzodì, di Alberto Pasi a settentrione, di Vincenzo Lucchini verso l' Aposa o a sera, e col vicolo di S. Damiano dalla stessa parte, per L. 19000. Rogito Francesco Maladrati.

Pare che questo patto fosse di francare, poichè li 23 febbraio 1607 Emilio e Alessandro Viggiani le vendettero a Bartolomeo e Vincislao Lazzari per L. 19000. Rogito Giuseppe Brunetti. Confinavano Gio. Battista Pasi, i Duglioli, l'Avesa, i Lucchini, ossia Gio. Angelelli.

1667, 23 febbraio. Vincislao Lazzari fece testamento lasciando usufruttuaria Diamante Guidotti Lazzari sua moglie, e proprietario Luigi Rossi suo cognato. Rogito Ercole Forti. Nell' inventario legale è compresa questa casa.

I Lazzari terminarono in Paolo naturale, che testò li 7 settembre 1798 a rogito Gio. Maria Pedini, lasciando erede l'ospitale della Vita, e in Anna Maria di Gio. Lazzari e di Diamante Guidoni moglie del conte Luigi Rossi, il quale li 15 maggio 1659 comprò questa casa nobile alla subasta per L. 10025, per poscia rivenderla e pagare i debiti che erano sopra i beni dotali di sua moglie, posti nel comune di S. Marino. Rogito Silvestro Zocchini. Nel 1715 continuava ad essere dei Rossi.

II N. 377 nel 1715 era del cav. Savignani, che dagli eredi Savignani passò ai Scapinelli eredi, che la vendettero li 24 dicembre 1723 per L. 2250 ai Beroaldi. Fu poi comprata dai Zambeccari, siccome pure il N. 378 fu acquistato dal Primicero Francesco Zambeccari, i cui eredi, come successori Angelelli, erano proprietari dal N. 375 al N. 378. Avevano portico con colonne di legno.