Marescalchi (Via)

Via Marescalchi.

Da via d'Azeglio a piazza Galileo.

Quartiere Saragozza.

Prima documentazione dell'odonimo: 1692 (Marescalchi).

L'odonimo Marescalchi compare per la prima volta nel 1692 con la pianta del Mitelli.

fino al XVIII secolo venivano distinte due diverse vie: una da via d'Azeglio a via de' Fusari, l'altra da via de' Fusari a piazza Galileo.

Il primo tratto venne ignorato dallo Zanti, mentre venne chiamato dal Banchieri Baruncella e dall'Aretusi Borghetto di Santa Maria della Baroncella, odonimi che si spiegano facilmente dalla chiesa di Santa Maria della Baroncella, tutt'ora esistente in via de' Fusari al numero 12, ed infine il Mitelli indicò solo questo tratto come via Marescalchi.

Il secondo tratto, ignorato dallo Zanti, dal Banchieri e dal Mitelli, fu chiamato Stradello dei Caprari dall'Aretusi. In questo caso a dare il nome allo stradello fu l'abitazione dei Caprara, tutt'ora esistente al numero 4 di piazza Galileo.

Fu il Monari, nel 1745 ad indicare con Marescalchi la via quale è oggi nella sua completezza, odonimo ufficializzato nel 1801 dalle lapidette.

Con la riforma toponomastica del 1873-78 divenne via Marescalchi.

Come chiarì il Guidicini (III, 135), furono le botteghe dei maniscalchi (marescalchi) presenti in questa zona a dare il nome alla via (e non la famiglia Marescalchi che diede nome ad altra via (via Oleari)).

Fonti citate in questo articolo.

Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.

Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell'Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.

Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.

Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.

Monari: Città di Bologna posta in pianta in esatta misura con la distinzione de portici che sono in essa, Pianta di Gregorio Monari, pubblicata nel 1745.

Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).