N.76(5). Casa antica dei Lupari

1387, 29 aprile. Domenico di Natale Strazzarolo comprò da Domenico Onesti una casa sotto Santo Stefano in confine dei Rodaldi, per L. 325. Rogito Gio. Santi.

1387, 27 dicembre. Nanne de Lessi comprò da Zenobio Vanni per ducati 800 d'oro una casa sotto Santo Stefano. Confinava strade da due lati, Natale Strazzarolo, Benvenuto del Fieno, Zordino di Lenzo Cospi, Bartolomeo e fratelli, figli del fu Bolognino di Borghesano. Rogito Nerio Coltrari da Forlì.

1388, 11 ottobre. Venturino di Giovanni Lupari, della cappella di S. Giovanni in Monte, (vedi Strada Stefano N. 87), comprò da Nanne Lessi Fiorentino la suddetta casa, per bolognini 1000 d' oro. Confinava due strade, Domenico del fu Natale Strazzarolo da due lati, Zordino Cospi, e Giovanni e Bartolomeo del fu Bolognino Borghesano. Rogito Giovanni Lodovisi. 1390, 28 ottobre. Il detto Venturino Lupari comprò per L. 550 la casa di Domenico del fu Natale Strazzarolo, che confinava col compratore da due lati, con Bartolomeo e con Giovanni del fu Bolognini di Borghesano successori di Bartolomeo di Francesco Savignano cambiatore. Rogito Prendiparte Castagnoli. Venturino di Giovanni Lupari, esercente la mercatura, fu obbligato di vendere il seguente stabile per pagare alcuni creditori, e cioè: 1401, 19 marzo. Bolognino Bolognini comprò per ducati d'oro 1200, anche a comodo di Giovanni suo figlio, da Venturino Lupari, una casa con stalla sotto Santo Stefano vicina ad altri beni del compratore, in confine di strade da due lati, degli eredi di Zordino Cospi, di quelli di Bartolomeo da Savignano (cioè dei Bolognini). Questo stabile era detto la casa antica dei Lupari. Pare però che la vendita al Bolognini fosse un patto di francare, come si vedrà in appresso. 1449, 16 agosto, Nella divisione fra Baldiserra, Marco di Venturino Lupari, Giacomo e Gio. Filippo di Gasparo del predetto Venturino, e Bartolomeo d' altro Bartolomeo del predetto Venturino, venne assegnata a Baldiserra l' antica casa dei Lupari posta in Strada Santo Stefano, presso le vie pubbliche da due lati, (Strada Stefano e il vicolo Paese) presso Leonardo e presso Giovanni di Francesco Bolognini. Il Leonardo deve essere un Cospi, perché, stante le premesse notizie, l'antica casa dei Lupari confinava nel 1401 coi Cospi, e perché il nome di Leonardo non è straniero nella famiglia Cospi.

Nel 1498 testò Giacomo di Gasparo di Venturino di Giovanni di Luparo da Lucca, che s'intitolava Giacomo di Venezia e di Bologna, lasciando a suo figlio Giovanni Gasparo il gius del tesoro, che dicevasi esser nascosto nell' antica casa dei Lupari, la quale confinava colla strada da due lati, cogli eredi di Bartolomeo Cospi, e con quelli di Giovanni Bolognini. Fece un acre declamazione contro Filippo suo fratello per le crudeli persecuzioni fattegli soffrire. Rogito Alessandro Baldi di Venezia.

Nella divisione seguita li 7 ottobre 1537, a rogito di Francesco Boccadicane, fra Alessandro, Giovanni, Alfonso, Cornelio e Girolamo, fratelli Lupari, si trova notato il seguente stabile: Una casa per abitazione di persone, murata, cupata, tasellata e balchionata, con corte, pozzo, cantina in volto, ecc. posta in Bologna, in cappella Santo Stefano. Confinava la via pubblica da due lati, cioè di sotto e a occidente, gli eredi Cospi, e gli eredi di mastro Tommaso del Sapone di dietro.

Dunque la casa antica dei Lupari era nel 1537 in confine dei Cospi, e troviamo che prima di detta epoca si cita sempre la confinazione coi Bolognini, per ciò trovavasi fra i Bolognini e i Cospi. D'altronde si sa che nel 1389, quando cadde la torre dei Rodaldi, era situato in prossimità di questa l'Albergo della Luna. I Lupari a quell'epoca non dimoravano nella loro antica casa, ma nella via Luzzo e da S. Giovanni in Monte, e ciò fa supporre che questa casa fosse messa ad uso di osteria. Si abbia presente ancora la vendita fatta dai Lupari al Bolognini nel 1401. Premesse le quali cose, ed assicurati i lettori che l'Albergo della Luna non fu mai racchiuso nei palazzi Bolognini, si danno i contratti seguenti di affittanze, fatte dai Bolognini stessi, di un' osteria, la quale avrebbe tutta l' apparenza di essere stato l'antico Albergo della Luna:

1527, 21 maggio. Bolognini Gio. Andrea concesse in enfiteusi ad Alessandro Pepoli una casa. Rogito Gio. Battista Buoi.

1527, 29 maggio. Il detto Bolognini permise al Pepoli di sublocarla. Rogito Lattanzio Panzacchia.

1527, 26 settembre. Il Pepoli la cede in enfiteusi a Battista e ad Alberto Cospi. Rogito Gio. Battista Buoi e Lattanzio Panzacchia. In questo rogito è descritta come casa grande divisa in tre mansoni poste sotto Santo Stefano dopo la casa abitata dai Bolognini. Confinava a oriente col cortile Bolognini, a settentrione coi Cospi, a ponente con una viazzola che restava di dietro al palazzo Pepoli, e con un' altra casa del suddetto Gio. Andrea Bolognini dove esso dimorava.

1551, 9 gennaio. Vincenzo Cospi vendè a Baldassarre e a Marcantonio Lupari una casa sotto Santo Stefano e in Strada Santo Stefano, per L. 1800. Confinava Romeo Pepoli, i compratori e l'Androna. Rogito Galeazzo Bovi.

1551, 9 dicembre. Divisione fra Tommaso e Vincenzo del fu Bartolomeo Cospi con Filippo e fratelli del fu Alberto Cospi, di certe case e botteghe e di una casa nobile posta in Strada Stefano, in confine dei Bolognini, dei Pepoli, dei Lupari, dei Rabii, di Strada Stefano e di un viazzolo morto di dietro, prezzate L. 10000. Rogito Alberto Budrioli e Gio. Battista Cevenini.

1566, 22 maggio. Marcantonio Lupari affittò a Baldassarre suo fratello, per annui ducati 38 d'oro, una casa sotto Santo Stefano, presso la strada di Santo Stefano, in luogo detto la Cecca Vecchia, e in confine di Romeo Pepoli. Rogito Leone Masini.

1571, 15 febbraio. Marcantonio Lupari vendè per L. 9000 a Baldassarre suo fratello una casa sotto Santo Stefano, presso Strada Santo Stefano, presso la strada di Rialto (doveva essere la via Paisio), presso Romeo Pepoli ed altri. Rogito Alessandro dal Gambaro.

1642, 21 maggio. Il senator Giovanni del fu senator Marcantonio Lupari assegnò a Giuseppe del fu Vitale Bonfioli, in conto di prezzo di un predio, due case unite con due botteghe sotto, in Strada Santo Stefano, in angolo delle Chiavature (cioè Rialto, ora Volta dei Sampieri), e in confine dei Pepoli e di dette vie, per L. 13000. Rogito Bartolomeo Cattanei.

1642, 30 giugno. Vittoria, moglie del conte Rodorico Pepoli, comprò dal precitalo Giuseppe Bonfioli una di dette case, per L. 1900. Rogito Domenico Albani.

1643, 8 marzo. Il senatore Francesco del fu Taddeo Pepoli comprò da Giuseppe del fu Natale Bonfiglioli, per L. 8000, una casa con due botteghe, posta sotto Santo Stefano nell' angolo opposto alla via del Luzzo, in confine dei Sampierì medianle la via che andava verso Piazza, di Rodorico Pepoli e di altri beni Pepoli a sera. Rogito Francesco Fenici.

1818, 13 maggio. Vincenzo Magli comprò dal marchese Gio. Paolo Pepoli, per scudi 1200, la casa in angolo della Volta dei Sampieri, in confine di una casa dei Marescalchi e del palazzo del venditore. Rogito Antonio Maria Gambarini.