N.389

Casa dei Tossignani che Antonio vendette li 26 settembre 1411 a Giovanni e Daniello Baragazza alias dal Calice, per L. 800. Rogito Gio. Battagliucci. Sono enunciate per due case ed un casamento ossia guasto contiguo, con orto posto sotto Santa Lucia in Strada Castiglione. Confinano Zovardo successore di mastro Pietro Sensali da una parte, Bartolomeo sartore, e Ugolino Gherardi dalla parte di dietro, mediante la chiavica dell' Avesa e delle dette Case. Nel 1399 i Baragazza erano speziali e si dissero dal Calice, per l' insegna della loro bottega. Il testamento di Nicolò di Bartolomeo da Baragazza proibisce di vendere la detta insegna, ed obbliga i suoi eredi ad impedire con tutto il loro potere che altra spezieria adotti uguale insegna. Rogito Paolo di Domenico di Paolo di Castenaso.

1452, 30 agosto. Testamento di Nicolò Baragazza dal Calice, col quale istituisce erede Achille suo figlio naturale leggittimato. Rogito Roberto Bruni.

1482, 29 novembre. Cesare dal Calice vende la metà delle due case a Lodovico dall' Armi. Confinavano coi Padri di S. Michele in Bosco successori di Antonio da Budrio (chiesa nuova di Santa Lucia), cogli eredi di Nicolò Sanuti, con Battista Beroaldi e colla chiavica di dietro. Rogito Matteo Curialti e Gio. Desideri, col patto di francare.

1579, 2 gennaio. La casa di Giulio Cesare dal Calice alias Baragazza confinava con Paolo Recordati, con Tommaso Locatelli, e Girolamo Luna di dietro. Rogito Lodovico Mamellini. Pare che il Luna fosse successore del Beroaldi.

1583, 2 marzo. Il N. 389 dei dal Calice confinava con altra casa del Baragazza e Paolo Manfredini (cioè la tintoreria) e il Seminario.

1609. Come da rogito Gio. Ricci queste case erano di Pietrantonio Torri, e circa il 1775 furon comprate per L. 800 da Gio. Bernardoni. Rogito Gio. Battista Bettoli. Passarono per compra al sarto Tommaso Becchetti, i cui eredi le vendettero al dottor Sabattini.