N.98

Casa dei Savi data in dote a Porzia Rossi, moglie di Lodovico Ghelli, posta in Strada S. Felice, sotto S. Gervasio, dirimpetto al palazzo Malvasia, nell'angolo di Belvedere, in confine d'altre casette di Veronica Savi Legnani, e degli Spontoni di dietro. Passò al conte Tedeschi, poi a Pietro e Luigi fratelli Gnudi, fabbricatori di rosogli.

I nomi antichi della famiglia magnatizia Savi sono facili a confondersi con quelli della famiglia dai Biselli (Bolognetti).

In quella dei Savi si trova un Diotisalvi, un Bonmichele suo figlio, e un Bolognetto cav. Gaudente figlio di Bonmichele, e fratello di Isnardino.

In quella dei dai Biselli si trova Diotisalvi padre di Bonmichele padre di Bolognetto, e di Salvolino.

Così per tre generazioni, avo, padre, e figlio, s' incontrano gli stessi nomi in due diverse famiglie.

La famiglia dei Savi di Bonmichele si disse anche talvolta da Sani' Alberto, e a bitavano sotto S. Gervasio, e S. Prospero, ed erano di fazione Lambertazza, detratto un sol ramo. La famiglia dai Biselli de Vignatio S. Vitalis stava nei Vinazzi di San Vitale; fu essa pure Lambertazza, e si trova compresa nel bando del 1268.

Nell'estate del 1777 il Gnudi, detto Burrini, comprò parte della casa Savi dai Guidotti, e fabbricò il portico con terazzo, dietro licenza ottenuta li 27 gennaio 1778. Li 20 agosto 1779 era finito.