Saragozza (Via)

Via Saragozza.

Dalla confluenza di via Urbana e via del Collegio di Spagna, raggiunge l'arco del Meloncello, fuori di porta Saragozza.

Quartiere Saragozza.

Prima documentazione dell'odonimo: 1118 (Saragoza).

Il nome di questa via è antichissimo, documentato già nel 1118 (Fanti, II, 705) in un actum in Saragoza di manumissione (ovvero liberazione) di un servo. Altri documenti (Fanti, Ibidem) documentano questo toponimo nel XII secolo.

Gli estimi del 1296/97 ricordano la contrata o burgus Saragocie.

Lo Zanti comprese in Saragozza anche l'attuale via del Collegio di Spagna, a cui si rimanda, affermando che la nostra via arrivava alla Croce di Santi.

Il Salaroli (pag. 26) esplicitamente comprese sotto questo odonimo l'attuale via del Collegio di Spagna, ed il tratto di via Urbana dal Collegio di Spagna fino a via Tagliapietre.

Il Banchieri sembrò fare arrivare la Strà Mestra d'Saragozza al Collegio di Spagna, quindi comprendendo il solo tratto di via del Collegio di Spagna fino alla confluenza con l'attuale via Belfiore.

Evidentemente sull'estremo di via Saragozza più lontano dalla porta ci fu confusione perché anche l'attento Salaroli (pag. 63) ripetette la descrizione fatta dall'Alidosi comprendendo non solo l'attuale via del Collegio di Spagna, ma anche il tratto di via Urbana dal Collegio di Spagna fino a via Tagliapietre, per poi contraddirsi a pag. 66 descrivendo la Strada o via Urbana dal Collegio di Spagna a S.Mamolo (via d'Azeglio).

Il Taruffi (coevo del Salaroli) addirittura comprese l'intera via Urbana in via Saragozza, specificando però che questo tratto era detto via Urbana.

Dall'apposizione delle lapidette (1801) fu ufficializzata l'attuale estensione di via Saragozza entro porta.

E' appena il caso di ricordare che nel 1762 (Tontina Mista) si cominciò ad usare la denominazione Strada, che Strada Saragozza fu l'odonimo ufficializzato nel 1801 e che ancora così la nostra via veniva chiamata nel 1868 (Gozzadini). La riforma toponomastica del 1873-78 cambiò il nome in via Saragozza, quale è ancora oggi.

Per quanto riguarda l'origine di questo odonimo, va subito detto che non è vero quanto dissero alcuni autori antichi (Zanti, Banchieri e Salaroli) ovvero che il vicino Collegio di Spagna ne fu in qualche maniera la causa (in particolare, Banchieri e Salaroli affermarono che il fondatore del Collegio di Spagna, il cardinale Egidio di Albornoz era originario di Saragozza, città della Spagna, il che è comunque falso, essendo egli di Cuenca, non lontano da Madrid). Il Collegio di Spagna fu fondato e costruito negli anni 1365/67, mentre il toponimo Saragozza era già in uso da più di due secoli ed indubitabilmente si riferisce a questa zona di Bologna (Fanti, Ibidem).

Sappiamo che la Saragozza spagnola derivò il suo nome dalla corruzione del nome latino Cesaraugusta, e tale ipotesi fu applicata da alcuni storici (tra cui il Gozzadini) anche per la Saragozza bolognese. Alcuni reperti di epoca romana rinvenuti nel XVI secolo nei pressi del palazzo Albergati fanno riferimento alle terme volute da Augusto e ciò sembra essere un elemento a favore dell'ipotesi Cesaraugusta.

Ragioni però di natura linguistica sembrerebbero escludere una derivazione locale di Saragozza da Cesaraugusta (Fanti, II, 707).

Va detto anche che il toponimo Saragozza è presente in parecchi altri luoghi al di fuori di Bologna, tra cui una porta Saragozza a Modena e una contrada Saragozza a Castel San Pietro.

Il Fanti analizzò con estrema attenzione tutti questi elementi (II, 702-710) ed arrivò alla conclusione che probabilmente la Saragozza bolognese è trasposizione del nome della città spagnola, trasposizione avvenuta nel XII secolo per causa non certa (presenza di persone provenienti dalla città spagnola ?).

Fonti citate in questo articolo.

Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.

Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).

Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell'Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.

Taruffi: Antica fondazione della città di Bologna degnissima madre di studj, di Gianandrea Taruffi, pubblicato nel 1738.

Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (Pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.

Tontina Mista: Tontina Mista ossia progetto per illuminare la città di Bologna, pubblicato a Bologna dal Sassi successore del Benacci, 1762

Gozzadini: Studii Archeologico-topografici sulla città di Bologna del conte senatore Giovanni Gozzadini, pubblicato in Atti e Memorie della Regia deputazione di Storia Patria per le provincie di Romagna, anno settimo, Bologna, Regia Tipografia, 1868.

Estimi 1296/97: Atlante Storico delle città italiane. Emilia Romagna, 2 Bologna. A cura di Francesca Bocchi, pubblicato da Grafis, Bologna, 1995,1998 (contiene gli Estimi 1296/1297)

Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.