N.268

Cartigli

Palazzo Bonfioli Rossi

La facciata è stata ricostruita alla metà dell'Ottocento in forme neoclassiche. Nel secondo cortile si trova un fregio dipinto a fresco da L. Spada, L. Massari, F. Brizio, che rappresenta episodi della Gerusalemme del Tasso (1620 c.). Al piano nobile, gli stessi artisti, insieme ad A. Tiarini, sono gli autori dei fregi e del soffitti rappresentanti episodi di storia romana. Al pianterreno le pitture delle volte sono attribuite a F. Carboni, F. Brizio e L. Cigni. Pittoresca la scala circolare attribuita ad Ercole Fichi.

Indirizzo:

strada Maggiore, 29

Guidicini

Il N° 268 di 4 archi di portico era di Francesco Bottrigari, al quale il 3 settembre 1554 Gozzadino, e i fratelli Gozzadini concessero di poter tenere cinque finestre nel muro divisorio delle loro case sotto S. Michele de' Leprosetti in Strada Maggiose rogito Angelo Zenzifabri, o Zensi.

Li 11 marzo 1577 apparteneva a Giulio Cesare, e Flaminio del fu cavalier Francesco Bottrigari, e in detto giorno fu venduta per L. 18,000 a Rodolfo del fu Antonio Bonfiglioli. Rogito Ercole Castellani. Si dice essere casa grande con giardino posta in Strada Maggiore sotto la parrocchia di S. Michele de' Leprosetti. Lo stesso Bonfiglioli comprò da Antonio Giavarini tre case contigue nella via di Gerusalemme sotto S. Stefano per L. 2,688. Rogito del detto Castellano del 1° settembre 1577.

Monari: l'indicazione nel 1743 è Bonfiglioli.