Ranocchi (Vicolo)

Vicolo Ranocchi.

Da via degli Orefici a via Pescherie Vecchie.

Quartiere Santo Stefano.

Prima documentazione dell'odonimo: 1475 (Via dei Ranocchi).

Questo antico vicolo fu sfiorato dagli sventramenti che interessarono gli isolati tra via Rizzoli e via degli Orefici. Prima degli sventramenti, il vicolo aveva una naturale estensione verso via Rizzoli, estensione costituita dallo scomparso Stallatico del Sole (si veda quanto scritto su via degli Artieri).

L'antica Contrata Gorgadello, documentata negli estimi del 1296/97 probabilmente indicava l'insieme di questi due vicoli (Guidicini, IV, 381, Alidosi, pag. 20, Salaroli, pag. 41).

Un documento pubblicato da Alessandro Molinari Pradelli (Osterie e Locande di Bologna, pag. 193-195) datato 1475 dimostra che già a quel tempo questo vicolo era chiamato Via dei Ranocchi.

All'inizio del XVII secolo questo vicolo era chiamato Stradello dei Ranocchi (Alidosi, Banchieri e Aretusi).

Le piante del Mitelli e del Monari lo lasciarono anonimo, mentre l'Alidosi e il Salaroli affiancarono a Stradello dei Ranocchi gli odonimi Gorgadello e via de Pescaroli.

Nel XIX secolo prevalse la forma che è arrivata a noi oggi: vicolo Ranocchi.

Gorgadello sembra nome generico di via, in quanto è odonimo antico comune ad altri vicoli (Via dei Felicini, lo scomparso Vicolo dei Pini sul Mercato di Mezzo, la scomparsa via del Paradiso da via San Vitale alla chiesa di Santa Cecilia, e lo scomparso vicolo Tosapecore sul Mercato di Mezzo).

Il Guidicini (IV, 309) riportò pareri di altri (Melloni) secondo cui una famiglia Gargadelli, documentata alla fine del XIII secolo, potrebbe avere dato nome alla via (cosa peraltro improbabile proprio per la diffusione appena descritta dell'odonimo Gorgadello. L'odonimo Ranocchi è facilmente spiegabile sapendo che questa era la zona delle Pescarie, ed in particolare in questo vicolo vi erano parecchie botteghe che vendevano ranocchi. La stessa ragione è evidentemente alla base dell'odonimo via dei Pescaroli ricordata dal Salaroli.

Fonti citate in questo articolo.

Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).

Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell'Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.

Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.

Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.

Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (Pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.

Monari: Città di Bologna posta in pianta in esatta misura con la distinzione de portici che sono in essa, Pianta di Gregorio Monari, pubblicata nel 1745.

Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).

Alessandro Molinari Pradelli: Osterie e Locande di Bologna, di Alessandro Molinari Pradelli, pubblicato da Newton Compton Editori, Roma, 1980.

Estimi 1296/97: Atlante Storico delle città italiane. Emilia Romagna, 2 Bologna. A cura di Francesca Bocchi, pubblicato da Grafis, Bologna, 1995,1998 (contiene gli Estimi 1296/1297).