NN.1708,1709

Case dei Prendiparte. I Prendiparte avevano casa in questa situazione del 1289, nel qual anno vendettero una delle loro case sotto S. Nicolò degli Albari a Bartolomeo Panciera da Reggio. Il 2 agosto 1358 si trova che Lambertino del fu Simone Prendiparte comprò per L. 350, a rogito Gaspare di Giuliano di Barrufaldino Micheli, una casa grande con torre posta sotto S. Sinesio, in confine di Antonio Zanettini, della via pubblica da due lati, e di Finello di Guido con proibizione del venditore, che la detta torre possa vendersi ad altri che agli Agnati dei Prendiparte. In occasione di questa vendita, diversi altri dei Prendiparte cedono al compratore le ragioni che loro spettavano su detta torre e casa, per disposizione del testamento del fu Pietro Giacomo Prendiparte, rogito Nicolò di Michelino Zambonini dell' 8 dicembre 1306. Questa torre si dice tuttora torre coronata, per avere verso la sua sommità certi risalti nel muro tutto attorno a guisa di corona.

1387, 30 aprile. Nicolò Bettuccio compra da Giacomo e Guglielmo di Beltrame del fu Nicolò Prendiparte una casa con altre due casette contigue poste parte sotto S. Sinesio, e parte sotto S. Nicolò degli Albari. Confinano la torre dei Prendiparte, Azzone Salomoni, e Finello di Guido, le quali case erano del fu Lamberto Prendiparte, pagate L. 700, rogito Arzone Bualelli. Quando e come passasse parte di questa casa e torre ai Fabruzzi, non si conosce, ma si sa che alla fine del secolo XV la torre si conosceva per torre dei Fabruzzi, della qual famiglia non si hanno notizie. Si congettura però che essendo stati confiscati i beni dei Fabruzzi ai tempi delle disgrazie della famiglia Bentivogli, avessero subito tal pena per aver appartenuto a quel partito. Trovasi che li 30 ottobre 1508, Lorenzo de Flisco governatore di Bologna, assegnò, in vista della loro povertà e condizione, a Francesca ed a Cassandra figlie di Gio. Fantuzzi, esistenti nel nuovo monastero di Santa Maria della Consolazione, la metà di una casa con torre posta in cappella de' SS. Sinesio e Teopompo, presso la via pubblica da tre lati, presso i beni di Avolio, e dei Gargiaria, e che gli donò altra metà spettante a ser Domenico Fabruzzi ribelle e confiscata alla Camera, con patto però che detta torre non possa distruggersi in qualunque siasi tempo.

1530, 11 maggio. Compra di questa casa fatta da Ercole Seccadenari, dalle suore della Consolazione, poi della Concezione, e dal dott. Romeo Bucchi. Rogito Girolamo Cattaneo.

1588, 5 ottobre. Ottaviano, Giovanni e Lucio fratelli, e figli del fu Valerio Seccadenari, vendono alla Mensa Arcivescovile di Bologna una casa grande con torre grande detta torre dei Fabrucci, posta sotto S. Nicolò degli Albari, per L. 12000. Rogito Alessandro Silvestri ed Antonio Barbieri. Confina la strada da tre lati, e quella mediante due lati col palazzo Arcivescovile e Giacomo Maria Fava, e Marcantonio Vasselli. Fu comprata per rifarvi le stalle, mentre si reputavano indecenti quelle esistenti nel cortile Arcivescovile.

1597, 17 dicembre. Il vescovo Alfonso Paleotti assegna al Seminario, già istituito nel 1568 in istrada Castiglione in casa di Antonio da Budrio, poi Vizzani, due case sotto S. Nicolò degli Albari, e cioè una grande con torre, e l' altra piccola, e queste per abitazione del Collegio, in luogo della casa grande in istrada Castiglione. Rogito Girolamo Folchi. Il trasporto del Seminario da Strada Castiglione in queste case si effettuò li 30 gennaio 1599.

1599, 2 aprile. Giovanna del fu Carlantonio Vasselli vende al Seminario una casa sotto S. Nicolò degli Albari. Confina due altre case del compratore Camillo Felini, la strada davanti, e la chiavica di dietro, per L. 3000. Rogito Girolamo Folchi.

Traslocato il Seminario rimpetto alla Cattedrale, il N. 1708 servì di carceri arcivescovili, ed il N. 1709 ad abitazione del Bargello fino al 1796.