anticamente detto Borgatello e Borgadello, poi Gorgadello.
Questo Vicolo che impropriamente fu detto anche Via - ma che più esattamente parlando, dovrebbe dirsi Vicoli dei Pini, constando di tre distinti tratti - comincia in Mercato di Mezzo presso la Locanda dei Tre Re fra le Case N. 75 e 76, e girando intorno ai tre lati di levante , tramontana e ponente della Casa Oretti, viene a sboccare nello stesso Mercato di Mezzo, fra le Case N. 76 e 77.
La sua lunghezza è di pertiche 16. 08. 04 e l’area ne è di superficiali pertiche 18. 67. 04.
Anticamente il suo nome era Borgatello o Borgadello che si convertì in Gorgadello. Si disse più tardi Vicolo dei Pini, perchè la seconda principale tratta del medesimo, diretta da levante a ponente, rasentava le facciate posteriori delle Case della famiglia Pini, segnate con i numeri 1620, 1621 e 1622 in Via Altabella. Furono chiusi i due Vicoli che servivano quasi di proseguimento diretto a detta seconda tratta del Gorgadello o Vicolo de’ Pini. L’uno di essi proseguivalo verso ponente , sboccando in Via Venezia ove presente mente è la porta della casa N. 1751; l’altro proseguivalo verso levante , passando fra le case segnate con i N.i 1759 e 1760 , sboccando in Via Cavaliera. Quest'ultimo tratto aveva la denominazione di Vicolo Calanchi.
Vicolo dei Pini - lato destro entrando dalla parte della Locanda dei Tre Re proprietà del Collegio di Spagna.
L’Arco di passaggio che vedesi al di sopra dell’ imbocco di questo Vicolo, fu costrutto per unire la Locanda condotta dai Dal-Rè (e per questo detta dei Tre Re) alla Casa degli Oretti, tenuta allora in affitto dalla stessa locandiera Maria Dal-Rè. Il 22 agosto 1791 ne fu permessa la fabbrica, previa verifica che gli stabili de‘ vicini proprietari non ne avessero a risentire danno di sorta.
N. 1760. - Porta della Locanda ed Osteria dei Tre Re - stabile di proprieta del Collegio di Spagna.
N. 1758 - 1757 - 1756 - 1755. - Egressi posteriori delle Case di Via Altabella segnate con i N.i 1621 - 1622 e 1623. (Vedi Via Altabella ai detti numeri).
Si ha un rogito d’ Acccursio di Vincenzo, in data 28 luglio 1360, mediante il quale, per la somma di L. 250. Giovanni del fu Lorenzo di Guido Sacchi, nonchè Gregorio e Bartolomeo del fu Giacomo di Lorenzo di Guido Sacchi, vendono a Nicolò Garsandini una Casa in Via Gorgatello, sotto S. Maria degli Uccelletti, in confine dei compratori e delle Vie da due lati.
N. 1756 - che distingue una casa. detta La Torre. Trovasi infatti nei Libri Parrocchiali di S. Nicolò degli Alberi che la Casa segnata con tale numero indicatavi come proprietà degli Oretti, è distinta con denominazione di Casa della Torre.
Nel 1468, il 28 novembre, a rogito di Gaspare Gambalunga e Rustino Rustini, per la somma di L. 250, Guidantonio del fu Guidantonio Lambertini comprava dalla Compagnia od Arte dei Sartori una Casa con Torre, sotto la parrocchia di S. Michele del Mercato di Mezzo, o di S. Cataldo del Lambertini, e nella contrada detta Gorgadello, cui confina la via pubblica, gli Aimerici e gli eredi di Gaspare Bombace.
Nel 1506, il 7 ottobre, con rogito di Ulisse Musotti e Giacomo Budrioli i fratelli Ercole e Francesco del fu Petronio Maranini compravano, ma col patto di affrancazione, da Cornello del fu Guidantonio Lambertini una parte di una Casa con Torre e Pozzo stimata L. 425 , e situata in parrocchia S. Michele di Mercato di Mezzo, o di S. Maria degli Uccelletti, nella contrada Gorgadello, cui confinano le vie pubbliche, gli Aimerici ed i Bombaci.
N. 1754. - Antico imbocco del soppresso Vicolo che metteva in Via Venezia, superiormente accennato.
N. 1752. -- Il 4 giugno 1465, mediante rogito di Mercadante Copi, per la somma di L. 100, Ulisse del fu Guidantonio Aldraghetto Lambertini comprava da Sabadino del fu Giovanni Arienti, e da Giovanni di lui figlio, la terza parte d’ una Casa da essi posseduta indivisamente con lo stesso compratore e situata nel Mercato di Mezzo, in confine della Residenza dei Capi delle Moline, della Via pubblica detta Mercato di Mezzo e della via Gorgadello.
Vicolo dei Pini - Lato sinistro per chi vi entra dalla parte della Locanda dei Tre Re.
N. 1753 - 1754. - La prima di dette Case fu già dell’Arte o Compagnia dei Sarti, che da un rogito di Cristoforo Roti, del 1634, risulta confinasse col Mercato di Mezzo, con una proprietà di Camillo Faloppia ed una dei Bombelli. La seconda poi, era di certa signora Dalta, del fu Giovanni Andrea Marchi, vedova di Giovanni Pietro Bonzanini, nonchè della loro figliuola Ginevra maritata a Giovanni Antonio Scarselli. E ciò risulta da un atto del 21 marzo 1657, nel quale è detto altresì che codesto stabile era posto sotto la parrocchia di S. Niccolò degli Albari, nel Mercato di Mezzo ed in confine con uno stradello, colli Fontana e con la Compagnia dei Sarti.
Ambidue le dette Case, il 21 luglio 1662, con rogito di Domenico Baldoni, furono comprate per la somma di lire 8,500 da Giuseppe del fu Girolamo Fabbri; e nel rogito stesso è detto che erano situate nel Mercato di Mezzo sotto S. Niccolò degli Albari, in confine di detta Via, dei Bombelli, dei Fontana e di uno Stradello.
Passarono poi agli Oretti che furono gli eredi dei Fabbri dalle Spomiglie e da essi a Giuseppe Landi che vi stabilì un Opificio di telerie.