N.1288 - Palazzo dei Lambertini

Dalle Cose Notabili di Giuseppe Guidicini.

Palazzo dei Lambertini (1). Galeotto di Lambertino Lambertini abitante nella parrocchia di S. Cattaldo , ma che aveva casa anche sotto S. Giusta, testò li 11 settembre 1287 rogito Graziadio. Questa notizia prova il cambiamento di domicilio dalla parrocchia di S. Giusta, (vedi palazzo del Podestà) a quella di S. Cattaldo. In questa età si trovano due rami Lambertini, questo negli Orefici l' altro in strada Stefano (vedi case dei Bolognini).

Moltissimi contratti di compre e vendite, seguite fra li stessi Lambertini di rami diversi si passano sotto silenzio , limitandoci soltanto a dare quelli che porgono notizie di confinanti che possono interessare la storia di questo stabile.

1290 27 Settembre. Mercadante del fu Ottontino comprò da Giacomo del fu Guido Lambertini, una quarta parte di una stanza posta nel Mercato di mezzo sopra il Trivio dei Bonizzi. Confinava la via pubblica , il venditore e Bernardo Alessi, pagata lire 120 rogito Guglielmo di Pietrobono Banzi. Pare che il Trivio dei Bonizzi fosse piuttosto dalla parte del Mercato di mezzo, anzichè da quella che va verso gli Orefici.

1295 31 Maggio. Rodaldo del fu Rodolfo Lamandini Paolo del fu Simone Cervi, e Filippo del fu Balduino Cervi da Roberto detto Gozio del fu Ugolino Lambertino e da Capricino del fu Saraceno Lambertini comprarono una casa sotto S. Cattaldo fra il cortile dei Lambertini in confine di detto Roberto degli eredi di Galeotto Lambertini, e di detto cortile, per lire 300. Rogito Graziadio Aimerici. Li medesimi comprarono nello stesso giorno dal predetto Roberto alcune case unite poste sotto S. Cattaldo fra il cortile dei Lambertini. Confinava la Chiesa predetta, Simone Lambertini, li compratori, la via pubblica e Guglielmo Lambertini nel qual contratto è compresa la metà della sponda dei muro fra le case vendute, e detto Gugliemo, per lire 500 rogito Graziadio Aimerici.

1302 4 Novembre. Locazione concessa da Rombertina del fu Giacomino di Gerardo Orsi, vedova di Guglielmo di Ugolino Lambertini a Dongiovanni del fu Matteo di una casa grande sotto S. Cattaldo, o S. Maria in Solario. Confinava la via pubblica Rumiolo da S. Giorgio , Simone Lambertini , e Donella di Bonafede.

Item tre altre case sotto detta parrocchia in confine della via pubblica di Lanzelotto Lambertini, di Francesco di Galeotto Pietro Ravignani, e detta casa grande per l' annuo affitto di lire 50 rogito Tommaso di Carnelvaro Preti.

1318 12 Giugno. Comprò Egano del fu Lambertino di Giacomino Lambertini da Mandolino del fu Rizzardo di Guidamondo Lambertini una casa con suolo e edifizio sotto S. Cattaldo nel cortile dei Lambertini di larghezza piedi 25 once 6 senza il portico, che era di larghezza piedi 12 e di lunghezza piedi 30 once 2. Confinava con Francesco di Galeotto, gli eredi di Alberto di Marco Lambertini, la Comune, gli eredi di Alberto di Marco Lambertini, rogito Pietro Gabiti.

1318 16 Giugno. Comprò Egano del fu Lambertino da Francesco del fu Galeotto Lambertini col consenso di Bartolomeo e Tommaso fratelli, e figli del fu Rodaldo, del fu Rodolfo Lamandini, e di Mina del fu Filippo Corvi moglie di Benino Rafacani, alcune case unite nella parrocchia di S. Cattaldo dentro il cortile dei Lambertini in confine della chiesa di S. Cattaldo, del venditore, del compratore , della via pubblica e degli eredi di Simone Lambertini per lire 700, rogito Pietro Gabiti.

1318 23 Novembre. Comprò, Alessandro del fu Ugolino dal padre Giovanni Pizzigotti priore dei PP. predicatori come esecutore testamentario del fu Pietro Capriccio d' Ugolino Lambertini un casamento sotto S. Cattaldo o S. Maria in Solario in loco detto il cortile dei Lambertini. Confinava le vie pubbliche, ed Egano Lambertini, per lire 500. Rogito Alberto Ventura.

1320 19 Maggio. Comprò, Mattiolo del fu Zanocco Beccadelli da Mandolino, e Pietro fratelli, e figli del fu Simone Lambertini un casamento con edificio, e una casa bassa con due stanze unite, posto sotto S. Cattaldo, e S. Maria in Solario. Confinava con Egano Lambertini, e la via pubblica, per lire 500 rogito Giacomino. Questa compra fu fatta dal Beccadelli a comodo di Guido di Egano di Lambertino Lambertini.

1500 12 Dicembre. Ulisse del fu Guidantonio Lambertini frate dei minori di S. Francesco aveva la casa grande con la piccola chiesa di S. Cattaldo in confine della Via dei Pavone (stallatico del Sole) di Francesco Cavazza, e degli eredi di Giacomo Renghieri sotto la quale vi erano sei botteghe.

1548 30 Luglio. La casa Lambertini negli Orefici confinava colla via degli Orefici, con quella delle Spaderie, li Boccaferro, e li Cavazza. Rogito Alessandro Stiatici.

Nel 1572 4 Novembre. Il palazzo, stalla e botteghe nella via degli Orefici furono stimate lire 27499.

1620 5 Giugno. Il conte Francesco Montecucoli comprò da Lucrezia del fu Vincenzo Campeggi dal conte Guidantonio e senatore Bartolomeo fratelli Lambertini un Palazzo con botteghe sotto S. Michele del Mercato di Mezzo nella via degli Orefici per lire 43000, rogito Pellegrino Parisi.

Quando un ramo Montecucoli fu inescato nella famiglia Caprara, venne assegnato questo stabile al conte Francesco di Giovanni Battista Montecucoli detto Caprara. Il conte Carlo ultimo del suddetto inesto dicesi che lo vendesse al canonico Fantaguzzi di Cesena. Dopo appartenne a Melloni che lo condusse ad uso di Osteria all' insegna del Leone.

Si pretende che in questo palazzo vi avesse una abitazione, o una stanza per dipingervi il celebre Francesco di Marco Raibolini detto il Francia Orefice, cuniatore e pittore morto li 5 gennaio 1517. Il Seccadennari lo dice figlio di un falegname , abitante sotto la parrocchia di S. Catterina di Saragozza. Nel 1486 Francesco era della Capella di S. Nicolò di S. Felice. Li 20 novembre 1508 il Reggimento gli fece pagare 500 ducati d' oro per mercede di due stampe fatte per la Zecca coll' Immagine del Papa da una parte e coll' insegna del Comune dall' altra, obbligandolo a farne altre.

Giacomo di Francesco Francia testò li 6 dicembre 1556 , e instituì eredi Diamante Conti sua moglie. Rogito Nicolò Panzacchia.

Che i Lambertini discendino da un Lamberto del conte Mondo di Sassonia venuto in Italia con ottone imperatore è cosa dette da alcuni ma non provata. È certo, che gli uomini di Galliera si diedero, e si sottoposero con giuramento di fedeltà a Lambertino de' Lambertini e ciò consta da istrumento rogato in Galliera da Angelo di Pallavo 8°. Id Julii indic. 31. 1165, in presenza del conte Rodolfo, di Comino di Ugolino, e di Alberto da Correggio. Pretendesi che il Comune di Bologna gli donasse varie case verso piazza, ma non si sa se fossero quelle poi unite al Palazzo del Podestà o quelle negli Orefici. Fu famiglia ricca, e potente nel secolo XIII ed ebbe inimicizie sanguinose coi Scannabechi nel 1244 riacese nel 1267 con spargimento di non poco sangue, li 13 giugno di detto anno. Molti di essi seguirono il partito Geremeo. Ebbero case in porta Stiera , in strada S. Stefano , ed altrove. Sugli ultimi tempi continuavano due rami che avevano armi diverse. L'una aveva un Leopardo in campo rosso e nero, e questa era l' antico stemma della famiglia, l'altra ed era quella da cui discese Benedetto XIV, aveva tre Pali rossi in campo d' oro. In Tranivi vi fu un ramo Lambertini già estinto, siccome in Inghilterra, e nei Paesi Bassi. L' ultimo di questa famiglia fu D. Cesare di Egano pronipote del Papa , che morì poverissimo.

Fra il palazzo Lambertini e il vicolo dello stallatico del Sole , e dentro la casa dei Lambertini vi era la chiesa parrocchiale di S. Cattaldo, nella quale non vi si poteva entrare senza il consenso, del Rettore. Che la predetta Chiesa esistesse nel 1002 può essere, ma non vi sono prove che lo constatino.

Li 23 agosto 1566 fu soppressa dal Card. Gabrielle Paleotti in causa di esser mancante di canonica, di sagristia. di cimitero , di campanile e di campane, per avere di rendita lire 38 di Bolognini correnti, e per esser la sua giurisdizione sopra sole cinque case, e ventìcinque parrocchiani. Rogito Cesare Belliosi. La soppressione segui mentre era Rettore D. Michele Todeschini. La cura d'anime fu unita a quella di S. Michele del Mercato di Mezzo della quale era parroco D. Gio. Soleri.

Immagine tratta dal libro di Angelo Finelli Bologna nel Mille - Identificazione della cerchia che le appartenne a quel tempo, edito a Bologna dagli Stabilimenti Tipografici Riuniti nel 1927.

La didascalia dell'immagine è:

Loggia del Palazzo Lambertini