N.400

N. 400. Palazzo dei conti Zambeccari, famiglia senatoria.

Sul finire del secolo XIII erano quivi le case dei Belvisi. Il famoso Giacomo nacque circa il 1270 da Benvenuto giurisperito non dottore di leggi, e da Bartolomea Picciolpassi, famiglia l'una e l'altra di antichissima data, popolari e del partito Lambertazzi.

Si è detto giurisperito, o giudice, perchè, il giurisperito o giudice, poteva patrocinar le cause, ma non salir la cattedra.

Morì Giacomo nel 1438 ai primi di febbraio, e si sa che aveva alloggiato in propria casa dirimpetto a S. Barbaziano.

1326 li 22 ottobre. Le dette case erano state comprate dal sacerdote Pietro di Salò procuratore di maestro Guglielmo da Brescia medico pontificio, ed arcidiacono di Bologna, il quale testò in Parigi li 9 maggio 1326 ordinando la fondazione di un collegio in Bologna da appellarsi collegio Bresciano, a comodo di alcuni giovani , che dovessero applicarsi agli studi del ius o della medicina, da eleggersi dall' arcidiacono di Bologna.

Il Ghirardacci sotto la data del 1326 racconta che il senato concesse a Guglielmo Grisia di comprare alcune case in Bologna per fabbricarvi un collegio da chiamarsi collegio dei Bresciani. Questo può dirsi il primo collegio che abbia esistito in Bologna benchè fino dal 1256 fosse stato istituito l'Avignonese da ZoeneTencarari, ma gli alunni di questo collegio ricevevano un assegno in contanti, vivevano sparsi per la città e non avevano casa determinata per convivervici collegialmente come volle mastro Guglielmo per li suoi scolari Bresciani.

1394 li 28 giugno. Bonifazio IX con sua Bolla concesse al Collegio Bresciano di permutare li suoi beni posti in Bologna con Nicolò Zambeccari. La permessa permuta si risolvette in una enfiteusi stipulata li 7 ottobre 1404 fra il rettore e gli scolari di detto Collegio, con Nicolò Zambeccari, colla quale fu locata per anni 29 una casa grande sotto S. Barbaziano in confine della via pubblica davanti, colle infrascritte case da due lati, con certo terreno pubblico, e coi beni delle suore convertite.

Altra casa annessa che confina colla via pubblica; coi beni del fu Battista Balduini, con Rustigano Rustigani.

Altra casa in detta parocchia che confina colle case delle suore convertite e la via pubblica pagando per simile permuta in complesso l'annuo canone di L. 80, rogito Vittorio Leonori.

Fissata questa locazione i collegiali avranno lasciato libero allo Zambeccari il descritto locale, ignorandosi quale a loro sia stato sostituito; ma è probabile che ad imitazione del Collegio Avignonese si pagasse agli alunni una pensione mensile, colla quale si mantenessero a loro elezione in case particolari.

1408 li 10 gennaio. Si rinnovò il contratto di dette case in numero di tre contigue e poste sotto S. Barbaziano in confine della via pubblica, delle suore suddette, degli eredi di Rustigano Rustigani per annue L. 80; ma si aggiunge in questa corrisposta essere comprese alcune pezze di terre, qua e là sparse in Bologna, rogito Filippo d'Angelino Marsigli e Matteo Griffoni.

Che il Collegio Bresciano abbia continuato a sussistere, lo constatiamo dalla elezione fatta li 10 novembre 1432 da Giovanni Andrea Caldarini, vicario di Leonardo Labelli arcidiacono di Bologna, di Egidio Antaldi scolaro del detto collegio, come da rogito Filippo Formaglini.

1410 li 13 settembre. Compra Nicolò, del fu Bartolomeo Zambeccari, da Giovanni del fu Paolo Gombruti, una casa sotto S. Barbaziano, la quale confina col compratore, gli eredi di Giovanni Baldoini, ossia Franceschino Poeti, colla via pubblica ed altri, per L. 50, rogito Filippo Marsigli.

1413 li 17 aprile. Confisca dei beni di Nicolò del fu Bartolomeo Zambeccari devoluti alla Camera di Bologna in causa dei suoi demeriti per ordine dei difensori all' avere, rogito Pasio Fantuzzi.

1423 li 22 febbraio. Donazione di Gesia Querzi Baldoini a Bernardino del fu Carlo Zambeccari di due case contigue sotto S. Barbaziano, rogito Giacomo Mogli e Guido Gandoni.

1437 li 4 aprile. Una Bolla di Eugenio IV ordina che la pensione pagata da Nicolò Zambeccari al Collegio di Brescia sia applicata invece al Collegio Gregoriano, e ciò fa supporre l' unione dei due Collegi in un solo.

1489 li 31 dicembre. Pellegrino e Giovanni del fu Paolo Zambeccari fanno permuta col capitolo di S. Pietro del canone dovuto per le case sotto S. Barbaziano in confine delle suore convertite e di Antonio Pandolfi, rogito Giacomo Mascari alias Budrioli.

1503 li 6 aprile Compra Paolo di Pellegrino Zambeccari da Filippo del fu Antonio Roffeni tavole 10 ortive sotto le Muratelle nella via del Fossato, confinano con detta via, coi Roffeni, cogli eredi di Paolo Cospi, colla piazzetta di detto Zambeccari dalla parte di dietro per L. 13, rogito Lianoro Lianori. Le famiglie Roffeni erano padrone del locale che fu poi monastero di dame appellato della Concezione.

1508 li 3 giugno. Compra Paolo di Pellegrino Zambeccari da Francesco di Gaspare del fu Francesco Roffeni una casa sotto S. Barbaziano in via Barbaria. Confina con Virgilio Poeti, cogli eredi di Antonio da Casio oggi Mellini da due lati per L. 800 a rogito Giacomo Beroaldi e Giacomo Budrioli.

1511 li 10 maggio. Compra fatta da Paolo del fu Pellegrino Zambeccari dalle suore di S. Maria della Misericordia dette Convertite, di una torre, casa ed orto, che è di là dalla torre dalla parte superiore, nella parrocchia di S. Barbaziano nella via Barbaria in luogo detto la Torre di Gualengo. Confina la via pubblica, il detto Paolo compratore, Virgilio Poeti, il muro antico della città e Girolamo Boccaferri. Il terreno ammontava a tavole 60 compreso lo spazio ov' è la torre suindicata , rogito Ulisse Musoni e Giacomo Budrioli.

1511 li 18 ottobre. Compra Paolo Zambeccari da Francesco da Roffeno una casa sotto S. Barbaziano per L. 800, rogito Ulisse Musotti.

1515 il 12 gennaio. Decreto del Legato Giulio de' Medici (quegli che fu poi Papa Leone X ) a favore di Paolo Zambeccari col quale conferma la donazione fatta da Virgilio Poeti al detto Zambeccari di certa strada situata nel lato posteriore della casa dei Zambeccari sotto la parrocchia di S. Barbaziano in confine della casa dei Poeti.

1515 li 28 giugno. Vertendo lite fra il cavaliere Virgilio Poeti e lo stesso Zambeccari, in causa di terreno della parte posteriore fra essi confinante e le case loro, dove è una via che le divide, fu convenuto che tal lite si finirebbe se il pubblico gli donasse detta via; lo che fu concesso a patto di aprire altra strada sul terreno dello Zambeccari, posto sotto S. Barbaziano in lunghezza piedi 9 con fossato.

1529 li 11 agosto. Nella divisione fra i figli di Paolo Zambeccari fu stimata la casa grande L.7,500,

la casa nuova nella piazzola con una stalla antica sotto S. Barbaziano L.1,467

La casa nel Fossato con orto e torre L.4,639.

Rogito Alessandro Accolto.

Oltre agli stabili ed i possedimenti rurali qui sopra descritti che il Mentesan idice appartenere alla famiglia Zambeccari eravi pure un mobigliare magnifico e sontuoso. Il Vasari nella vita di Francesco Francia celebre pittore ed orefice, ci trasmette essere questi stato amicissimo di Paolo o Polo Zambeccari che gli commise un quadro assai grande rappresentante la natività di Cristo che riuscì uno dei più classici suoi lavori, del quale disgraziatamente oggi ignorasene l' allogazione.

I Balduini detti da S. Barbaziano erano di famiglia antica ed illustre, di fazione Geremea, la quale conta il celebre Iacopo dottore di leggi scolaro di Azzone e di Oddofredo, maestro d'Innocenzo IV pontefice.

Iacopo suddetto morì nel 1240 e fu sepolto in bel deposito posto nell' angolo della chiesa di S. Barbaziano. La famiglia fini nel secoto XV con Ginevra maritata in Ottaviano Fantuzzi, il quale viveva nel 1490, ed, a quanto pare, essa fu l'ultima dei Balduini, che per essere attaccati al partito dei Bentivogli, soffersero moltissimo e decaddero dall'avito splendore.

Un' altra famiglia Balduini fiorì nel secolo XVII, ma questa derivò da un Giovanni Battista, nativo di Milano, che si stabilì in Bologna e vi morì nel 1585.

La famiglia Gualenghi fu parimenti illustre ed antica, ma di essa non si hanno che poche notizie del secolo XIII, e sembra mancasse di successione al principiare del secolo XIV. La torre di essa famiglia nella via detta in oggi Stradelazzo nella parte posteriore del palazzo Zambeccari è la torre Gualenghi non Zambeccari.

Verso la fine del portico del palazzo Zambeccari eravi la casa dei Gombruti che fu poi acquistata dai Zambeccari nel 1410, e dopo, verso sempre l' oriente, veniva quella di Giacomo Balduini che l'abitava nel 1211 e che si estendeva ancora sul suolo del vicino.