N.2596,2597 Palazzo Malvezzi

Dalle Cose Notabili di Giuseppe Guidicini.

Alberto di Nicola Bianchetti col suo testamento fatto nel 1356, a rogito Pirrino Vinciguerra, lascia una casa a Bianchetto figlio di Tommaso fratello del testatore, posta in Strada S. Donato presso la via pubblica, presso Giacomo Bianchetti dal lato di sotto, presso il voltone dell'antica porta della città che è vicino a Santa Cecilia, e presso il cortile di detta casa grande del testatore, ultimamente condotta da Cleto tintore.

1332, 30 aprile. Giuliano della Virtù compra da Giacomino e Gerardo, fratelli de' Graselli, una casa sotto Santa Cecilia, che confina col fu Bonaventura Paleotti, con Giovanni del fu Bentivoglio Bentivogli, e con Bernardino di Pietro da Quarto notaro, per L. 173. Rogito Pietro Isnardi. Si pone questa notizia per la confinazione dei da Quarto. (Vedi 1425).

I primi acquisti fatti dai Malvezzi Locatelli in questi contorni sono i seguenti:

1420, 28 giugno. Compra Carlo di Giovanni di Paolo di Malvezzi, da Nicolò Castagnoli, una casa sotto la parrocchia di Santa Cecilia, in contrada dei Castagnoli e in confine della strada da due lati, di Gio. Bonifacio Castagnoli, e del fossato dalla parte posteriore, pagata L. 300.

1425, 10 gennaio. Giovanni di Carlo Malvezzi compra da Giovanni Castagnoli una casa sotto Santa Cecilia in Strada S. Donato, per L. 400. Confina con Carlo figlio del compratore, con Pietro Nicolò da Quarto, e con Pietro Crescimbeni nella parte posteriore, e cioè dalla parte del fossato dei Pellacani. L' orto di questa casa era nella via dei Castagnoli presso Pietro da Quarto, la via pubblica e Carlo Malvezzi. Rogito Muzio Sabatini.

1443, 15 maggio. Volendo Carlo del fu Giovanni Malvezzi fabbricare un onorevole edifìzio in Strada S. Donato sotto Santa Cecilia presso la via pubblica davanti, presso un vicolo chiamato la via Fossa, presso gli eredi di Pietro da Quarto, i Sedici concedono di poter fabbricare fino sul suolo di detta via Fossa, purchè questa rimanga larga piedi 12.

1453, 16 ottobre. Carlo del fu Giovanni Malvezzi compra da Battista del fu Giovanni suo fratello la metà di una casa sotto Santa Cecilia in Strada S. Donato, per L. 90. Rogito Matteo Caprara. Confina la via pubblica da due lati, e cioè nella parte anteriore, e posteriore, gli eredi dei da Quarto di sopra, e Carlo Malvezzi.

1462, 4 agosto. Carlo Malvezzi possedendo certo terreno vicino e dietro la sua casa di ragione della Camera di Bologna, e certo fossato ove corre l' acqua dei Pellacani, e vi si portano immondizie e pietriccio, a modo che si riempie il fossato, e l'acqua retrocede sopra la casa di detto Carlo, così vien donato al detto Malvezzi, a con dizione di contornarlo di muro a difesa di detto fossato.

1505, 19 giugno. Ercole del fu Matteo Malvezzi Bentivoglio aveva casa in Strada S. Donato, sotto la parrocchia di Santa Cecilia, in confine di Tiberio Bentivogli, alias Malvezzi.

1518, 3 giugno. Malvezzi Camillo, Giulio e Tiberio d' altro Tiberio, comprano da Galeazzo Serpa un terreno ad uso di corte con muro verso il Fossato, e condotto dei Pellacani, in confine dei Malvezzi, per L. 130. Rogito Gio. Battista Buoi.

1518, 7 luglio. Paolo, Alfonso ed Ercole di altro Ercole del fu Matteo Malvezzi comprano da Galeazzo Serpa metà di una casa sotto Santa Cecilia, per L. 300. Rogito Battista Buoi. Confina a mezzodì con una via vicinale la quale è dopo la casa di detto Galeazzo venditore, col detto compratore dalla parte d' oriente, e cogli eredi di Tiberio Malvezzi a settentrione, e coll'orto di Galeazzo Malvezzi a ponente.

1549, 20 novembre. La casa di Annibale Fava era stata dei Boattieri.

1557, 19 giugno. Consenso dei Padri di S. Giacomo, acciò gli eredi di Viano Viani. che furono i Sassoni, vendino ad Annibale Fava certe case sotto Santa Cecilia, le quali sono rovinose, con botteghe poste in Strada S. Donato, e certe altre nella via per la quale si va alla via di Mezzo, e nell' angolo della medesima, in confine di Giulio Malvezzi e di Annibale Fava. Rogito Bartolomeo Algardi e Giovanni Francesco Grati.

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle "Cose Notabili ..." e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.

(Nord est verso destra). Situazione delle proprietà a metà del XVI secolo delle case in angolo tra Strada San Donato (via Zamboni) e via di Mezzo (via Marsala).

1568, 9 gennaio. La casa di Ercole d' Alfonso Malvezzi, affittata a Teodoro Pellegrini di Verona, era posta sotto Santa Cecilia, e confinava con Giulio Malvezzi, e colle strade da due lati. Rogito Alessandro Chiocca.

1573, 8 gennaio. Stefano Malvezzi vende a Francesco Cavalchi una metà di piccola casa sotto Santa Cecilia, per L. 450, in confine di Ercole Malvezzi e dei Fava. Rogito Alessandro Chiocca.

1576, 8 marzo. Il cav. Ercole del fu Alfonso Malvezzi, della parrocchia di San Sigismondo, vende, col patto della ricupera, a Bartolomeo di Giovanni da Gesso, una casa grande e una casetta con stalla, poste sotto Santa Cecilia in Strada S. Donato, in confine di uno stradello dalla parte posteriore, di Camillo e fratelli Malvezzi eredi di Giulio Malvezzi, e presso quelli di Annibale Fava e di Laura Bentivoglio, la qual casa era abitata da detto dal Gesso. Rogito Cornelio Berti e Girolamo Caccianemicl.

1581, 30 agosto. Il suddetto Ercole Malvezzi della parrocchia di S. Sigismondo affitta a Lelio Pannolini, per annue L. 210, la casa sopracennata, poscia abitata da Bartolomeo Gessi, che confina con Camillo e Fratelli Malvezzi, coi Fava, con Laura Bentivogli, e di dietro uno stradello.

1588, 1 aprile. Pagamento di Ottaviano di Alessandro Fava a Bonifacio Fantuzzi ed a Francesca Sassoni Rigali, di L. 700, residuo di scudi 600 d' oro dovuto ai predetti per prezzo di un casamento composto di diverse case con botteghe in faccia alla chiesa di Santa Cecilia nell' angolo della via di Mezzo, e di Strada S. Donato. Confina i Fava, e i Malvezzi. Questo casamento era stato venduto da detta Francesca, e da altri eredi di Gregorio Sassoni, ad Alessandro Fava di lui padre. Rogito Nane Costa.

1602, 3 agosto. Gregorio d' Ercole Malvezzi compra da Ippolito del conte Giulio Malvezzi una pezza ortiva lungo la strada dei Castagnoli fino all'orto degli eredi di Laura Bentivogli, posta sotto Santa Cecilia, per L. 954. Rogito Francesco Maladrati.

1606, 15 marzo. Casa dei Fava, detta grande, nella via di Mezzo, sotto Santa Cecilia, in confine di Bartolomeo Dondini, del cav. Gio. Agostino Poggi, e della via dei Facchini. Due case vecchie in Strada S. Donato, in confine di Gregorio Malvezzi, e una stalla di dietro in confine di Lodovico Cortari e degli eredi di Antonio Verardini.

1596, 29 marzo. Il conte Camillo Locatelli ed Ercole, fratelli Malvezzi, per ridurre il muro della loro casa a retta linea, ottengono nella via dei Castagnoli suolo pubblico per piedi 9 da una parte e piedi 120 dall' aitra presso la torricella (torre Bentivogli) demolendo porzione di detta torricella, e cioè da un lato piedi 10 e dal l' altro piedi 5 e oncie 4, così che detta torricella rimanga a retta linea col muro Malvezzi, di modo che dove sono gli avanzi di detta torricella, rimanga la via nella parte inferiore piedi 20 e oncie 4, e nella superiore piedi 21 e oncie 1.

1786, 28 aprile. Suolo pubblico concesso al conte Camillo Malvezzi per la sua fabbrica nella via dei Castagnoli. Il detto conte Camillo fece il portico in Strada San Donato e nella via di Mezzo, e la facciata nei Castagnoli durante gli anni 1786, 1787 e 1788.

Pietro Lamo (Graticola di Bologna)

All' incontro del mezzo del portico vi è una strada a mano destra nominata la via di mezzo. E a mano destra alla prima porta vi è la casa dei Fava, ove messer Ottaviano fratello del dottore, ha un bellissimo e raro studio di varie belle opere di valentissimi virtuosi.