Bianchini

È una frottola del Campano, raccolta dal Ghirardacci, che i Bianchini fossero consorti degli Acciaiuoli di Firenze. Bensì dal contado di Firenze passarono a Ferrara ed ottennero la cittadinanza bolognese nel 1400 (1).

Cominciarono ad avere ingerenza nella cosa pubblica al declinare del secolo XV e furono anziani centosette volte, e senatori dal 1508 in poi.

Amerigo di Giovanni si fé' mallevadore nel 1397 del connestabile Cenni da Fagnano del Scolaro, allorchè questi si rimise al soldo de' Bolognesi in aiuto del Gonzaga. Niccolò fu revocato dal bando, in cui era incorso non so per qual cagione (2). Giovanni del suddetto Amerigo, distinto matematico del secolo XV, s' applicò all' astronomia. Fu in corte di Niccolò, di Lionello e di Borso d' Este che l' ebber caro e che se ne valsero come amministratore e come diplomatico. Federigo III imperatore lo distinse concedendogli il proprio stemma (3).

Nel secolo XV Giacomo d' Amerigo fu professore di filosofia e di medicina, nel XVI Francesco di Lodovico e Pompeo insegnarono gius civile. Un altro Pompeo capitano nell' esercito veneziano prese parte alle battaglie derivate dalla lega di Cambrai e segnatamente a quella (1509) in cui rimase prigioniero Francesco marchese di Mantova. Enea fu colonnello di Paolo III e di Clemente VII. Giulio, cavaliere di Malta, capitanò una galera pontificia (1572) nell'armata austro-veneto-papale contro i Turchi, e benchè quel tentenna di don Giovanni d' Austria lasciasse scampare la flotta d' Uluccialì re d' Algeri, pure il Bianchini in un' avvisaglia cadde in man de' Turchi (4).

Questa famiglia, ch' ebbe il marchesato di Zurlesco e la contea di Val d'Oppio (5), finì nel 1829 nell'Anna del conte Pompeo, maritata ad un marchese Borelli d' Imola, e poi a un conte Montanari lasciando ai figli che n' ebbe il cognome e l'eredità.

Nella casa n. 1168 in via Marchesana, che fu negli ultimi tempi dell' ospitale della Morte, erano due torri che a detta dell' Alidosi (6), « sono lontane l'una dall'altra quattro piedi. . . » Una di queste torri, della quale s' ignorano gli antichi proprietarii, dicesi abbia appartenuto ai Bianchini poi ai Lamari ed anche ai Fantuzzi. Dicesi fabbricata nel 1140 e mozzata nel 1507, e se ne vedeva la base al principio di questo secolo per asserzione del Guidicini (7).

La torre Dalle Perle, in Castiglione, era passata in proprietà dei fratelli Giacomo e Bianchino Bianchini, mercanti ricchissimi e da taluni detti erroneamente de' Bianchi, allorchè cadde nel 1484. — Vedasi Dalle Perle.

(1) Ghirardacci, Hist. v. 1, pag. 576. Dolfi, Cronolog., pag. 163. Fantuzzi, Notiz. v. 2, pag. 183.

(2) Ghirardacci, Hist. 2, pag. 490, 608.

(3) Fantuzzi, Notiz. v. 2, pag. 183.

(4) Dolfi, Cronol., pag. 162, 162, 163. Mazzetti, Repert., pag. 55, 56.

(5) Dolfi, Cronol., pag. 164. Guidicini, Cose not. v. 3, pag. 37.

(6) Instrut., pag. 191.

(7) Alidosi, Instrut., pag. 191. Guidicini, Cose not. v. 3, pag. 132 e Palazzi e case ms.