Piella (Via)

Via Piella.

Da via Marsala a via Augusto Righi.

Quartiere San Vitale.

Prima documentazione dell'odonimo: 1835 (Via del Torresotto Piella).

Questa via fu considerata da quasi tutti gli autori separata in due: una prima via da via Marsala a via Bertiera, ed una seconda da via Bertiera a via Augusto Righi.

Solo lo Zanti chiamò questa via Giardino per tutta la sua lunghezza.

Gli altri autori generalmente chiamarono Giardino la prima e Torresotto del Mercato la seconda, con alcune eccezioni, che ora vediamo.

L'Alidosi chiamò la prima via come Chiriazza già detta Govesa.

Analogamente, nella pianta dell'Aretusi la prima via è indicata come Chiriazza mentre la seconda, oltre che Torresotto del Mercato viene indicata come Porta Govesa.

Nella pianta del Mitelli la seconda via è chiamata semplicemente Via del Torresotto.

Pure il Monari chiamò Giardino la prima via, ma lasciò anonima la seconda.

Il Salaroli elencò Chiriazza, Giardino, Govesa, Govona per la prima via.

Il Guidicini (II, 236) per la prima via, oltre a Giardino e a ripetere quanto già affermato dall'Aretusi e dal Salaroli (Chiriazza, Govesa e Govona) elencò anche Britiero, anche se, come il Guidicini stesso testimoniò, usato raramente.

Le lapidette del 1801 ufficializzarono Vicolo Giardino per la prima via e Via del Torresotto per la seconda.

Il cognome della famiglia Piella compare per la prima volta come parte di un odonimo nel 1835 (Itinerario), come Via del Torresotto Piella.

Con la riforma toponomastica del 1873-78 le due vie furono unificate sotto il nome di via Piella.

Analizziamo ora i vari odonimi usati per queste due vie (poi riunite in una).

Giardino.

Il Fanti (II, 611) la classificò come denominazione di trasparente significato. In effetti Zanti e Banchieri furono concordi nell'identificare l'origine di questo odonimo con la presenza di un giardino all'interno delle mura della seconda cerchia.

Chiriazza.

Odonimo di difficile interpretazione. Il Fanti avanzò cautamente l'ipotesi di un soprannome di persona. Qui ci si astiene dal fare ulteriori ipotesi, ma si evidenzia che esisteva a Bologna un altro vicolo, ora scomparso, che si chiamava Chiriazza (Guidicini, II, 271) o Chiriazzo (dietro alla Beccaria dei SS. Gervasio e Protasio, Aretusi) .

Britiero.

Questo odonimo fu usato anche per il vicolo Cattani, ed è da mettere in relazione con via Bertiera, alle cui voci si rimanda.

Torresotto del Mercato.

Interpretazione molto facile: su questa via è presente tuttora una porta della seconda cerchia di mura. Le porte di questa cerchia, come ampiamente noto, venivano chiamate torresotti. Del Mercato perchè questa porta (ed il relativo tratto di via) si affacciavano sulla piazza (o campo) del Mercato.

Govesa, Govona.

Govesa o Govona era il nome che anticamente aveva la porta o torresotto della seconda cerchia, prima di essere conosciuta come Torresotto del Mercato. Altre forme documentate sono Govese, Guvexe (Fanti, II, 611). Per quanto riguarda l'origine di questo odonimo, l'Avogaro (pag. 13) propose la derivazione da Arcoveggio, località che poteva essere raggiunta uscendo da questa porta, che quindi avrebbe preso il nome di Porta (Ar)govesa.

Piella

La casa contrassegnata dai numeri 12, 13 e 14 di via Piella, il 14 settembre 1693 divenne di proprietà di Paolo Piella, mediante una permuta. Questa casa era piuttosto malandata e fu dal Piella ristrutturata. Il Torresotto, contiguo alla casa, cominciò ad essere chiamato dei Piella (Guidicini, V, 132).

Fonti citate in questo articolo.

Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.

Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.

Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.

Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (Pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.

Monari: Città di Bologna posta in pianta in esatta misura con la distinzione de portici che sono in essa, Pianta di Gregorio Monari, pubblicata nel 1745.

Itinerario: Itinerario di tutte le strade, borghi, vie, vicoli e viazzoli della città di Bologna colla distintiva d'ogni Strada a qual commissariato di Polizia appartenga, pubblicato a Bologna nel 1835.

Origine: origine della denominazione delle 334 strade che compongono la città di bologna, di Goldini e C.. Pubblicato a Bologna nel 1843

Avogaro: Contributo onomastico alla corografia di Bologna antica, di Carlo Avogaro, in "L'Archiginnasio", Bologna, XVIII(1923) e XIX(1924).

Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.