63 - DIARIO risguardante vari casi occorsi in diverse epoche.

1680, 5 febbraio. Il caporale dei birri Burubù imprigionò il priore degli scuolari, ed alcuni di essi, fra i quali un prete per aver condotto in maschera il dì precedente una donna di mal affare in onta al bando, che rigorosamente lo proibiva. Furono tosto messi in libertà, dacchè sembrava volessero prenderne fiera vendetta, che non ebbe però luogo.

1680, 25 febbraio. Il signor Aurelio Marescalchi vinse la giostra alla Quintana. Fece una comparsa bellissima accompagnato da amorini sopra cavalli bianchi. Non giostrò mai più.

1680, 18 marzo. Li sbirri cominciarono a pattugliare di notte a cavallo. Fu ordinato che nessuno potesse percorrere la città dopo mezza notte, se non per cause giustificate.

1680, 1 maggio. S'aprì la nuova scala dei Fantuzzi fabbricata con disegno del Canali.

1680, 30 giugno. Il senatore Vincenzo Marescotti diede una lauta colazione alla Guardia Svizzera, per il suo primo ingresso al Confalonierato. Era portata da 200 uomini. Vi era una macchina piena di paste di Genova, vini preziosi, Malvasia, greco, uccelli rari, pernici, faggiani, cotturnici, quaglie, ortolani, e di più un cervo ed un capriolo vivi.

1680, 15 settembre. Si cominciò la nuova fabbrica della chiesa di S. Nicolò degli Alberi.

1680, 17 dicembre. Fu mandato in carcere a Roma il conte Nestore Rossi, figlio della contessa Maria Lupari per aver tolto colla forza ad un artigiano libbre 120 orsoglio sotto pretesto che fosse del duca di Modena.

1681, 24 maggio. La sera della vigilia di Pantecoste il lachè del Confaloniere Barbazza tirò un'archibugiata al Barigello de' sbirri ma senza colpirlo. Egli fu ferito da sei schioppetate, e andò a morire sotto il portico di S. Pietro ove fu sepolto.

1681, 22 luglio. Il marchese Felice Montecuculi fece ammazzare Gio. Manzini detto ciabattino caporale del Vescovato, da Gio. Battista Fada e Carlo Ghigi suoi sicari.

1687, 8 febbraio. Fu ucciso Francesco Bosatti Bresciano bracciere di donna Costina, dal figlio del dottore Japelli d'anni 17 in 18, si disse per aver stabilito il matrimonio colla contessa Laura Japelli vedova Dosi. Il Japelli era in compagnia di Giuseppe Gualandini, e Gio. Ippolito Bassi. L' omicidio fu commesso mediante archibugiata.

1687, 21 luglio. Si cominciò a scavar le fondamenta della nuova chiesa della Vita dalla parte delle Pescarie.

1687, 12 marzo. Morì il famoso pittore Angelo Michele Colonna.

1687, 10 marzo. Il conte Ugo Ariosti con Fulvio Rossi ed altri, uccisero Gio. Battista Aldrovandi.

1688, 11 aprile. Giorno delle palme a ore 17 si sentirono tre scosse di terremoto che produssero vari danni nella bassa Romagna.

1688. I collegiali di Spagna partirono perchè non eran mantenuti i suoi privilegi.

1688. Si fabbricò fuori porta S. Vitale la CapeIla della Madonna detta della Cesura (della Cesoia).

1688, 25 luglio. Un fulmine colpì e atterrò la croce del campanile di S. Domenico e nella chiesa fu ucciso dallo stesso il dottore D. Gio. Battista Rossi. Applicava esso alla compilazione di un opera portante gli alberi delle famiglie di Bologna.

1689, 12 agosto. Morì D. Gioseffo marchese Paleotti ultimo del ramo del Cardinale.

1689. In quest'anno fini l'illustre famiglia Biondi, che aveva casa in strada S. Vitale, poi dei Bandiera rimpetto al Begato. Lucilla Biondi ultima di detta famiglia lasciò ai PP. Scalzi una possessione, in S. Antonio di Savena, comprata poi da Francesco Giacobbi per lire 30000 con tanti effetti di Monte, la quale da suo figlio Stanislao fu venduta a Gio. Battista Guidicini.

1693, 3 luglio. Un fulmine abbrucciò la casa del tessitore da seta Cicotti nella via de' Coltellini. Raccolse molte elemosine che in un giorno ammontarono a lire 1000, somma ragguardevole per quei dì.

1693, 17 dicembre, a ore 17. Alessandro Mongiorgi pieno di debiti si appicò nel granaio della sua casa rimpetto al Collegio di Spagna.

1694. Fu graziato il contumace Girolamo Ranchetti, che aveva avute parole e si era battuto col signor Carlo Marescalchi. Pagò la multa di 100 scudi.

1694, 22 luglio. Gio. Battista Belluzzi entrò in S. Guglielmo guidando il carretto dei mobili di sua sorella che si doveva far monaca. Tirò sul carretto più suore conducendole a spasso per il prato. Pagò la multa di scudi 150.

1694, 22 aprile. Morì il dottore di legge Gioseffo Tassi figlio del tabaccare pistoiese Giacomo Tassi, che accumulò grandi ricchezze coi tabacchi.

1695, 19 gennaio, a ore 16. Sotto una botte d'oglio s'acoppò il sensale Gio. Battista Masi giovane spiritoso, che la sera precedente aveva recitato da dottor Balanzone nel Teatro Felicini. La disgrazia avenne dalla Gabella.

1695, 4 febbraio. Morì un Carmelitano Polacco in causa di una zuppa di vino fatta in un vaso da notte.

1695, 26 giugno a ore 11. Furono uccisi li Pagani e compagni a Dozza, e ferite alcune donne d'ordine del conte Filippo Ercolani.

1696, 13 luglio a ore 14 1/2. Cadde dal ponte il pittore Antonio Roli mentre dipingeva la volta di S. Paolo. Si ruppe un braccio, visse 7 ore, e fu sepolto nella compagnia della Carità.

1697, 27 maggio. Nei boschi di Ferrara fu ucciso il famoso musico Siface. Fu in giorno di lunedì a ore 10, venendo a Bologna per rappresentare il Perseo nel Teatro Malvezzi.

1698, 14 gennaio a un'ora e mezza. Andò in aria una casa nella corte di S. Barbara, nella quale morirono tre persone e furonvi molti feriti. Fu polvere che prese fuoco nella casa del signor Lucca Pederzani.

1699, 3 luglio. Fu trovato appicato a ore 18 per disperazione, l'arciprete Scarlattini di Castel S. Pietro, al quale erangli state rubate lire 15000 da un suo castellano riminese fuggito a Roma.

1699, 22 agosto. In quella sera vi fu gran schiamazzo nel teatro Malvezzi, causa volersi carcerare dai sbirri il conte Francesco Ranuzzi, il quale aiutato dai nobili potè rifugiarsi in luogo immune.

1699, 31 ottobre. Fu ucciso da S. Tomraaso del Mercato, Lodovico Boli maestro di casa di Silvio Marsigli, perchè abitando in casa dov'erano donne che avevano male pratiche, dichiarò non voler in casa sua un bordello.

1700, 13 gennaio. Cadde una parte del portico di S. Biagio con grave danno.

1700, 4 marzo. Fu ucciso con schiopettata in Porta, lo sbirro detto Sandrinella. Lo fece ammazzare il conte Francesco Ranuzzi.

1700, 27 settembre, in sabato a 2 1/2 di notte. Fu ammazzato con archibuggiata il senatore Filippo Barbazza, dalla compagnia del buon Gesù. Si suppone lo fosse da certo Alessandro Longhi(Orig. Lunghi) detto il Mancino fratello di Giacomo Longhi (Orig. Lunghi) stampatore. Il suddetto senatore era in spolverina colla spada sotto il braccio, ed incontratosi col Mancino che abitava fuori di Bologna, gli chiese se vi era qualcuno di più, al quale rispose: Chi lo sa, e scostatosi alquanto gli scaricò l' archibuggiata. Si disse in causa di aver dato uno schiaffo ad una signora in maschera a Venezia, altri pretese fosse fatto uccidere da un frate domenicano in causa di una donna. Fu sepolto privatamente in S. Petronio.

1701, a ore 24 1/2 del 18 maggio. Fu ucciso con fucilata il canonico Marsigli di S. Pietro, mentre arrivava sul portone dell'Arcivescovato. Furono carcerati per sospetto tutti li Paccini parenti del dottore, che stavano nella Corte dei Galuzzi.

1701, 28 ottobre. Fu carcerato il senatore Bonfigliuoli per aver fatto bastonare un avvocato.

1701, 27 dicembre. S'accese fuoco nel noviziato di S. Michele in Bosco con danno di lire 6000. I Capuccini si adoprarono molto per estinguerlo.

1702, 28 ottobre. Fu graziato mediante scudi 285 agli Anziani e 28 ai notari, il signor Domenico Bini, per aver ucciso a Settefonti Lucca Marsigli, e Scipione Fava.

1702, 13 dicembre. Negli Orefici nella casa incontro la beccaria si trovò scannato, ed appicato Nicolino celebratissimo suonatore da violoncello, al quale gli avevano tolto i denari.

1703, 10 maggio. Nel sagrato di S. Francesco furono date delle sponsonate dai sbirri al senatore Gessi ed al Priore degli scuolari, i quali stettero in pericolo di vita.

1703, 30 maggio. Dall' ospedale di S. Francesco fu senza offesa scaricata una archibuggiata al conte Nicolò Orsi da uno sbirro, che fu poi mandalo in galera.

1703, 9 giugno. Si diede la corda a tre sbirri, e sette condannati alla galera per l'aggressione fatta al senatore Gessi.

1704, 10 aprile. Fu ucciso da uno scortichino con pugnalata, Betti ministro del Reggimento.

1704, 8 settembre. Furono esiliati d' ordine di Roma, il conte Giuseppe Zambeccari, Amadore Alerano Spada, Aldobrandino Malvezzi, Filippo Davia e Alessandro Sampieri, in causa che il falegname Venturoli che aveva fatto la fiera rifiutò per ordine loro dei biglietti pei palchi al vice-Legato Carraciolo.

1705, 3 febbraio. Nelle Casette di s. Benedetto furono distrutte dal fuoco la casa di un solfanaro e quella di un savonaro, di dietro quella del signor Simone Cagnoli con grave danno di lui, che credesi fosse quella dei Rusconi.

1705, 23 aprile. Nello studio del signor Giacomo Antonio Roffeni da S. Paolo, fu ucciso con due stilettate il dottor Lolli dal Bini in causa d'una scrittura.

1705, 1 agosto. Fu ucciso dai sbirri il signor Nicolò Davia d'anni 18 nella Seliciata di S. Francesco dal lato di S. Isaia.

1705, 20 ottobre. Il conte Paolo Zambeccari e. Giuseppe Gambalunga, si batterono senza ferimento d'alcuno davanti la chiesa del Cestello. Il primo si rifugiò presso il collegio Montalto e il secondo nel convento dei Servi.

1706, 6 marzo. Morì la signora Maria Corsini moglie del signor Antonio Calza pittrice egregia giovane, bellissima. Era di parto e furono odori che gli produssero la morte. Fu portata alle suore di s. Lorenzo, poi alla Santa coll' accompagnamento di tremila persone.

1706. In marzo 100 uomini facevano la spianata sopra il Meloncello per la fabbrica dei portici. Era capo assunto il signor marchese Francesco Monti.

1706. In luglio fu carcerato il signor Gaspare Tacconi, per false polize ammontanti alla cospicua somma di L. 16000, ed era computista del Monte Matrimonio.

1706, 1 dicembre. I sbirri andarono a casa del conte Cornelio Malvasia in strada Maggiore per trarlo in prigione, accusato da un sicario d'esser complice delle bastonate date ad un ventagliaro a capo delle Clavature. Accusò pure il Gessi che era infermo, come anche il Canati che fuggì.

1707, 12 gennaio. L'orefice Malcontenti tirò un' archibugiata al Barigello ma non lo ferì. Fu carcerato perchè amoreggiando con una trecola che vendeva dalla Guardiola, il Barigello l'aveva sgridato.

1707, 8 febbraio. S' annegò la sera a ore 3 nel Porto Naviglio Giuseppe Aldrovandini professore di musica. Era sempre ubriaco, ed eccelente compositore ma morì miserabilissimo.

1707, 16 giugno. Nel teatro Malvezzi ove si recitava l'opera il Fratricida Innocente, nacque contesa di parole fra il senatore Paolo Emilio Fantuzzi, e il conte Ferdinando Marescalchi al quale toccò la peggio sul volto. Il Legato li sottopose al Fisco. Si radunò la nobiltà nella Bravaria, si tenne consiglio, si spedì staffetta a Roma. Vi fu gran sussurro e pericolo di sollevazione.

1707, 17 ottobre. Mori avvelenato nell' Annunziata il Terziario Angioletto per aver bevuto in una scodella dov'era stato posto dell'arsenico per darlo ai sorci.

1709, 2 gennaio. In domenica gelò il vino nel calice nella chiesa di s. Martino, e bisognò prender fuoco per liquefarlo.

1709, 18 febbraio. Morì il signor Gio. Battista Scanni mercante da seta figlio di un cocchiere. Siccome era ricchissimo fu fatto marchese. Si pretese che morisse d'affanno, in causa della fabbrica del suo palazzo da lui intrapresa in S. Felice nella quale spese lire 140,000 e per occorrerne altrettante per finirla.

1709, 16 agosto. Fu ucciso con tre archibuggiate don Tommaso Fornasoni piacentino, priore dei Leggisti dalla Madonna di Gallera. Il fatto seguì di notte, e si pretese che fossero i servitori dell'ambasciatore Aldrovandi, verso il quale il Fornasoni erasi permesso diverse impertinenze.

1709, 17 agosto a ore 3. Fu ammazzato il conte Romolo di Nicolo Fasanini con archibuggiata dall' osteria della Barchetta dal Pavaglione. Era arrivato da Roma all'ave Maria.

1710. In giovedì s'aprì l'Accademia Clementina.

1710, 4 febbraio. Fu data una mortale ferita al conte Rocco Bonfiglioli da S. Paolo. Fu la signora Doratea Paganelli moglie del signor Bernardino Draghi, la quale nell'incontrarlo gli levò la spada dal fianco, e se ne servi per dargli la botta che lo colpì mortalmente, e fu per gelosia.

1710, 8 giugno. Morì all'improviso in Piazza il dottor Sbaraglia il giorno di Pentecoste. Si disse lasciasse uno stato di lire 300.000, del quale ne fu erede ab intestato il signor Marco Collina.

1710, 2 settembre a ore 21. Fece abjura in S. Domenico all'altar maggiore Matteo Bortolotti della (Terra) valle (?) del Sole nel trentino. Era minorista ed aveva celebrate 220 messe. Stette prigione 8 mesi e 4 giorni. Nel 3 settembre gli fu tagliata la testa. Mori in concetto di santo. Fu sepolto in una cassa bollata e messa a parte.

1710, 19 ottobre. Si perdette il P. abbate D. Lauro MineIli di S. Salvatore, nè si seppe mai più nuova di lui. Si pretende che fosse gettato in un trabucco di casa Marescalchi, perchè frequentava di soverchio la signora contessa Pepoli Marescalchi.

1711, 19 luglio. Nel collegio dei nobili il giovinetto Bevilacqua veronese, ammazzò con un temperino Scipione de' Gozzi pesarese d'anni 20 unico di sua casa. L'uccisore fu mandato a Verona.

1712, 4 marzo. Prese il fuoco di notte in tre botteghe sotto gli strazzarolì, e rimase accopata una giovane d'anni 21 figlia d'uno di quei bottegari.

1712, 29 settembre. Fu condotto a casa moribondo in una carrozza il giovane dottor Andrea Salani, che poco dopo morì d'anni 24. Era un giovane pieno di disordini.

1712, 19 novembre. Dall'osteria nella Seliciata di S. Francesco, un facchino gettando un legno dal granaio nella strada, accopò un povero villano che passava a cavallo d'un asino.

1712. In quest'anno fu levata la sepoltura fatta a piramide dei Mezzovillani, che era nel sacrato di S. Domenico vicino a quella dei notari.

1713, 24 febbraio. Il senatore Francesco Davia fu messo nel S. Uffizio per essersi vestito da frate e aver confessata sua moglie, onde scoprire se gli era fedele. Confessò ancora altre persone. Li 29 settembre partì per Roma colla condanna di 5 anni in Castel S. Angelo, ma ritornò il 7 giugno 1715.

1713, 1 giugno. Cadde uno degli angeli della facciata di S. Salvatore, e cadde vicino al prete dottor Garganelli, che non fu per niente molestato. Cadde avanti l'ora di notte e spirava gran vento.

1713, 16 giugno. In venerdì due assassini ad un'ora e mezza tentarono di toglier la vita, e rubare i denari al signor Giacomo Antonio Roffeni famoso notaro. Rimase ferito in testa da un colpo di fuoco, ma per la difesa da lui sostenuta e per esser accorse le donne di casa non fu consumato il delitto.

1713, 20 maggio. Fu la prima volta che si portò la Madonna di s. Luca in città il dopo pranzo, mentre prima si portava di notte.

1713. Filippo zio del dottore Filippo Carlo Brasa, orefice di professione s'appicò in S. Giacomo e dicesi per debiti.

1713, 20 novembre. Fu ucciso con più ferite Pietro, barbiere nel vicolo dietro li Scarselli e li Boschetti, dal signor Flaminio Solimei perchè lo seguiva per strada, altri dissero per donne.

1713, 8 dicembre. Fu carcerato il signor Salvioni in casa sua nel Borgo delle Tovaglie. Si disse che per tre volte aveva tentato d'uccidere la moglie.

1714, 9 febbraio. Fu data una pugnalata al signor Domenico Simonini da S. Andrea degli Ansaldi, dal signor Flaminio Solimei mascherato, altri dissero che fosse il tenente Galerani per ordine del Solimei. Il Simonini guarì.

1714, 12 maggio. Un chierico sparò due pistole senza prender fuoco contro il barigello del vescovo nella bottega del capellaro da S. Arcangelo.

1714, 12 maggio. Lo sbirro Trono fu carcerato per tener mano ai ladri.

1714, 28 giugno. Una giovane per amore ad un vecchio s' accopò da s. Biagio.

1714, 16 agosto. Morì Carlo Felice Querzola ricco merciaio, che lasciò lire 40.000 al signor Gio. Battista Prodieri, altrettante al Beccaro Tacconi, ed il terzo del negozio a Giacomo Belvederi.

1714, 27 novembre. Fu ucciso in campagna l' abbate Conchetti da un contadino, il quale gli tagliò la testa con una ronchetta. L' abbate gli aveva tirato un' archibuggiata per impertinenze usate a delle contadine.

1714, 17 dicembre a ore 3. Fu ucciso d'archibuggiata il signor Gio. Zoppi Bergamasco sotto il portico dei Grati. Fu fatto ammazzare da suo fratello. Il Zoppi fu carcerato. Gli riuscì di discendere dal torrazzo del Criminale dovendo essere condannato a morte. Si rifugiò in casa Marescalchi, dove stette molti giorni nascosto, e poi dal Marescalchi fu fatto sortire travestito dalla città in una sua carrozza e andò in salvo. In casa Marescalchi da S. Salvatore vi è una camera nascosta, nella quale stette il Zoppi. Questa camera non si conosce che dal solo proprietario. Alla morte del conte Ferdinando l'erede non conosceva la posizione in cui questa trovavasi.

1715, 10 settembre. S'aprì la posta delle lettere dalla Piazza del Carbone nelle case degli Amorini, poi Caprara.

1716, 9 febbraio. Fu ucciso d'archibuggiata Carlo donzello di palazzo, che faceva il capellaro da s. Giacomo. Fu ucciso da due maschere mentre sortiva dal festino dei Malvezzi.

1716, 22 marzo. Morì il disgraziato Lodovico Rizzardi fallito di 750.000 lire. Il fallimento si scoprì li 31 gennaio.

1716, 24 agosto. Caddero molti ponti della festa detta della Porcellina dalla parte dei Pozzari e tutto quello dalla parte del Registro. Moltissimi furono feriti e tre morti.

1717, 2 gennaio. Morì Girolamo Cavazza lasciando uno stato di lire 200.000. Stava vicino ai Zagnoni in strada Castiglione, che era la casa dei Dainesi. Suo figlio Antonio fallì. Li creditori vendettero la casa a Pietro Conti, che vi fabbricò la facciata, e poi nel 1745 la vendette ai Zagnoni. Il Cavazza comprò la casa nella Seliciata di strada Maggiore detta il palazzine del re Erode, la quale dal detto Conti fu data in contratto per quella di strada Castiglione. Il Cavazza l'ebbe in conto delle doti di sua madre e di sua moglie, e così gli restò un capitale di lire 45.000.

1717, 17 gennaio. Morì il primogenito dei Formagliari di nome Gaetano e fu per una paura. Era di notte e si trovava rimpetto all'osteria dei Morelli da S. Carlino. Uno lo strinse dicendogli : — Lei si fermi che è morto. — Questi intese salvarlo dal pericolo di cadere in una cloaca aperta in mezzo alla strada, dove andava a precipitarsi, ma l'infelice dovette lo stesso soccombere.

1717, 15 febbraio. In strada S. Stefano si batterono il conte Orazio Bargellini, ed Antonio Sampieri alle ore 17 /2, per ingiurie fatte al cocchiere del Bargellini.

1717, 2 marzo. Fu data un'archibuggiata a Cesare Balestra, braciere della contessa Fantuzzi sotto il portico del ritiro delle dame.

1717, 13 luglio. Domenico Barbiroli uccise la serva di suo fratello, e ferì sua cognata, sulle ore 19 nella Mascarella nella casa dei Barbiroli detta la Cà Grande. Fu per interesse. Morì in carcere all'improvviso.

1717, 23 settembre. Il prete dottor Mario Chierici nella bottega del ventagliaro sotto il Torresotto di S. Francesco maneggiando una pistola, uccise un giovane tintore che ne era il padrone.

1717, 26 novembre. Morì povero Martello Bolognini nipote di Ferdinando, al quale gli fu tagliata la testa nell'ultima stanza dove davasi la corda nella parte superiore del Torrone per aver fatte monete false.

1717, 13 dicembre. A un' ora di notte dalla Croce dei Casali fu ammazzato con più ferite, il signor Domenico Pazzaglia notaro, d'anni 30. Fu fatto ammazzare dal marchese Carlo Pepoli, perchè praticando sua moglie, il Pazzaglia l'aveva fatto sfrattare. Questa donna era sorella dei fratelli Fabbri notari, che amoreggiava prima col signor Carlo Belluzzi. Suo marito si raccomandò al Pepoli per disfarsi del Belluzzi, e l'otenne ma non potè disfarsi del secondo.

1718, 27 febbraio. Fu data una ferita al dottor Gio. Bertuzzini da un individuo mascherato, era questo Angelo Taruffi mandatario del padre della moglie del Bertuzzini per riavere indietro la dote. Il Taruffi fu tolto dal sacrato di S. Rocco e mandato in galera li 24 febbraio 1719.

1718, 12 aprile. Fu tirata una schioppetata al capitano Gallerani, che morì dopo 7 giorni. Si incolparono li Simonini Sangiorgi, per vendicarsi di una ferita data al loro fratello.

1718, 25 ottobre. Un tal Mignani d'anni 23 tentò di fuggir dal carcere. Disceso ad una metà dell'altezza si ruppe la corda e si accoppò.

1719, 14 gennaio. Il conte Alessandro Pepoli avelenò sua moglie con un pancotto. Soccorsa in tempo scampò dalla morte. Era progetto del conte di sposare la contessa Lucrezia Orsi vedova del conte Astorre Ercolani, il quale si sospettò fosse stato anch'esso avvelenato da sua moglie.

1719, 7 marzo. Il figlio dello speziale di Castel Franco, ammazzò il barigello di detto castello detto campanone, che era napoletano.

1719, 23 luglio. In un casino a Mezza Ratta, morì il rinomato pittore Gio. Giuseppe dal Sole, che fu sepolto nei Cappucini.

1719, 4 novembre. In S. Mamolo dalle putte di S. Croce, fu ucciso con archibugiata Angelo lardarolo, da Pietro Maria fattore dei Pini al Meloncello. Aveva una nipote detta Sandrina che voleva maritarsi con Angelo. Lo zio Pietro si rifiutava di sborsar la dote, e di acconsentire al matrimonio, adducendo che Angelo era figlio di uno sbirro. Questi gli fece fare un sequestro, lo zio per vendicarsi uccise lo sposo.

1719, 12 novembre a ore 22. Fu uccisa la moglie del sellaro Angelo rimpetto allo stallatico di Miramonte da un gargiolaro, perchè gli doveva 26 bajocchi di pigione.

1720, 29 maggio a ore 14. S'accoppò Michele canevaro dell'ospedale della Vita, caduto giù da un ponte della nuova fabbrica.

1721, 24 gennaio. Fu data la corda a un ebreo fatto cristiano perchè rubava il denaro dalle cassette, che si trovavano davanti le Madonne nelle strade.

1721, 20 marzo. Morì annegato in Fiaccacollo Francesco figlio del signor Giuseppe Grazioli, che andava a scuola dai gesuiti. Nel giuocare con una barchetta di carta nell'acqua, cadde nel borione. Aveva anni 10, e fu trovato il giorno susseguente nella grada dei Pellacani.

1721, 13 luglio. In domenica a ore 20 1/4, scoppiò tale un temporale, che ruppe tutte le vetriate esposte a settentrione con danno di 30000 ducatoni. Tutto il paese ne soffrì immensamente.

1721, 24 ottobre a ore 23 1/2. Fu ucciso fuori delle Lamme alla Beverara l'ultimo giorno delle vacanze, Angelo Marani giovane unico e ricco, di famiglia genovese, convittore nel collegio del porto Naviglio. Erano vicini alla chiesa 4 o 5 collegiali; Ortensio Giroldi aveva lo schioppo, e l'abbate Savelli di Corsica volle levarglielo. Il Giroldi che era di S. Severino fece forza per non lasciarlo, e parti la schioppetata ferendo in un braccio e nel cuore il Marani.

1721, 15 novembre. Gli Albergati vendettero ai PP. Scalzi per lire 1000 la colonna situata in mezzo la strada di Saragozza, della quale i frati se ne servirono per far l' altare di S. Teresa. Fu venduta ai Grassi, i quali se ne servirono per l' altare predetto, e del resto ne fecero tavole che tutt'ora conservano. Il marmo era antico e di molto valore.

1721, 12 dicembre. D. Francesco Alberici curato di Bisano, fece tirare un'arcbibug- giata ad uno, che poi raccomandossi per essere confessato, il curato accorse, e con un coltello lo scannò, e questo in causa della moglie del suo campanaro.

1722, 16 luglio. Mori la Principessa di Carignano in Galliera, nel palazzo comprato dal Principe d'Este, che era già dei Trofanini e poi dei Piastri.

1722, 25 agosto. Uno sbirro nel passar la Banca se gli sparò lo schioppo, e ferì sei persone.

1723. Fu fatta di nuovo la portaria delle suore di S. Gio. Battista.

1723, 27 gennaio a ore 20. Pigliò fuoco la nobilissima e ricchissima Cedraja del signor Girolamo Alamandini con danno circa di lire 27000.

1723, 2 febbraio. Morì all' improvviso il celebre dottore Antonio Maria Valsalva.

1723, 18 febbraio. Morì Ercole Rasori questuante, al quale furono trovate 100 doppie in tanti quattrinelli di rame. Fu sepolto in S. Cristina di Pietralata.

1723, 19 marzo. Il conte Vincenzo Marescalchi fece bastonare presso Porta Ravegnana un cavallerizzo, che lo beffeggiò il giorno di S. Francesca Romana fuori di porta S. Mamolo essendo il Marescalchi a cavallo. Il cavaliere ebbe subito lo sfratto ma tornò il 29 aprile.

1723, 12 dicembre. Fu bastonato il curiale dottore Gio. Paolo Dalle-Donne dalla Croce dei Casali. Fu carcerato il mandatario, che accusò un prete, il quale si salvò per i tetti quando andarono per arrestarlo.

1724, 26 febbraio. Cadde la volta della chiesa nuova dell'Eremo. Morirono 6 persone, e furono condotti in tre birocci i feriti all' ospedale.

1724, 29 marzo. Fu rubata tutta l'argenteria alla Madonna delle Cappucine, ed i ladri eransi serviti di chiavi false.

1724, 10 maggio. Fu rubato ai Teatini l'Ostensorio, argenteria e denaro. Fu raggiunto il ladro verso il forte Urbano. Era uno studente Teatino, diacono, e nobile veronese.

1724, 28 luglio. Fu dato lo sfratto al prete Carlo Innocenzo Frugoni, sommasco per satire fatte contro il cardinale Ruffo.

1725, 30 gennaio. D. Bartolomeo Ghisilieri rubò alla signora Rosa Volta lire 3000. Fu messo in Torrone, e poi passato al Vescovato.

1725, in febbraio. Michele bracciere della Marescotti fu scovato, per aver finto di esser stato assaltato con perdita del tabarro. Avendo perduto al giuoco tutto il suo denaro, e lire 40 del marchese Gasparo Bolognini, disse d' esser stato assalito da 5 persone dal palazzo Legnani.

1725, 2 giugno. In sabato fu fatto il trasporto degli ammalati dalla Morte al nuovo ospedale della Vita.

1725, 10 luglio. Morì Francesco Agimondi stimatore orefice, lasciando un vuoto di lire 50,000 nella cassa Monte di Pietà. Si pretese essersi avvelenato.

1725, 7 luglio. Morì il signor Matteo Conti, il quale lasciò 300,000 ducatoni.

1725, in settembre. In questo mese fu finita la torre dell'Università.

1725, 19 settembre. Il Legato ordinò, che nelle carte da tarocco si levassero i Papa, e vi si sostituissero i mori. S' accordò 6 mesi per lo spaccio delle carte già fatte.

1725, 9 novembre. Fu condotto prigione, e poi tradotto in fort' Urbano li 10 dicembre il conte Annibale Ringhieri, per aver minacciato il zoppo Pasini procuratore, il quale abitava rimpetto al Ringhieri.

1725, 27 dicembre. Fu scannato un giovane panieraro da un servitore dei Tubertini, per lite avuta in S. Francesco ai vespri degl'Innocenti. Si scambiarono pugni, ed il giovane ricoverato in convento, fu fatto uscire ad un'ora di notte per la porta del Borghetto, dove trovossi appostato il servitore che lo scannò.

1726, 9 giugno. Giorno delle Pentecoste a ore 9, caddero tre fulmini, uno sulla torre Asinelli, l'altro sul campanile di S. Maria Nuova, ed il terzo in quello della Carità. La torre fu rilevata (misurata) nel 1706 da Gio. Andrea Taruffi perito, e capo maestro.

1727, 1 marzo, Morì il Principe d'Avellino in casa Isolani dopo 6 mesi e 24 giorni che sua moglie era morta. Fu avvelenato con della cioccolata, e per la stessa causa morirono il senatore Alamanno Isolani, e il dottore Pietro Giacomo Martelli, segretario del Senato.

1727, 2 maggio. Morì all' improvviso il signor Giuseppe, famoso suonatore da violoncello, e fu sepolto in S. Cristina della Fondazza.

1727, 10 maggio. Fu trovato nel pozzo di S. Giuseppe fuori di Saragozza il prete Spinetti sacerdote lucchese.

1727, 26 giugno. Michele Gherardi lardarolo di S. Giovanni, si gettò giù da un fenestrone della sala Farnese, precipitò nel primo cortile e non morì.

1727, 12 settembre. Bernardo Lolli uccise colla spada Gio. Bergami chirurgo del Torrone di faccia a S. Maria Maggiore. Ferì anche un suo figliuolo in causa di lire 900 che gli doveva il Bergami.

1727, 27 settembre. Bolla di scomunica riservata al Papa a chi giuocherà al Lotto.

1728, 1 marzo. A mezz'ora di notte, fu ammazzato con 25 ferite il dottor Guglielmo Gibelli già causidico, dall'uscio segreto di casa Grassi nella via del Torresotto. Fu ucciso da Paolo Tosi mandatario del marchese Annibale Palmieri da S. Mamolo. Il prete aveva fatto precettare il Palmieri innamorato di una sua sorella Antonia vedova Curti. Si disse che questa donna vestita da abbate era in compagnia del mandatario, il quale ebbe 4 doppie, pagategli dall' avvocato Zini affittuario del Palmieri. Fu poi preso nel Ferrarese ed appicato in Bologna. Il Palmieri con l'Antonia fuggì. Non ritornò che nel 1741 in aprile, pagando 300 scudi agli Anziani e 30 ai notari.

1728, 9 marzo. Morì il segretario Francesco Mastri d'anni 90, che lasciò al reggimento il famoso S. Giovanni, giudicato opera del sommo Raffaele.

1728, 2 luglio. Furono uccisi tre sbirri dal ponte delle Lamme.

1728, 9 agosto. Un ladro nelle Pescane rubbò la spada, che aveva al fianco il Barigello del S. Uffizio.

1728, 28 agosto. Sotto il portico dei Colonna in strada S. Stefano, vi fu un duello fra il marchese Achille Angelelli e il senatore Gio. Antonio Pietramellara. Rimasero ambidue feriti, ma più il Pietramellara e nel basso ventre.

1728, 5 marzo. Si pubblicò l'Indulgenza di 100 giorni per quelli, che in luogo del saluto dicessero — Sia lodato Gesù Cristo — e l' altro rispondesse — Amen — o sempre.

1728, 8 luglio. Fu sfrattato il marchese Monti da tutto lo stato Pontificio per troppo parlare.

1729, 27 gennaio. Morì il signor Francesco Maria Galli detto Busca del Pradello. Li 23 di notte s'alzò col sospetto che vi fossero ladri in casa, e precipitò dalle scale per cui rimasto semivivo, restò in tale stato fino alla susseguente mattina, e fu trovato inviluppato in una coperta da lui presa per difendersi dal freddo.

1729, 16 marzo. Fu ammazzato proditoriamente con 17 ferite nella testa, il tornitore Giacomo Rialti nel casino Ercolani in Casaglia, sotto il portico di S. Luca. Fu il dottore Antonio Francesco DoneIli, figlio del computista d' Ercolani, il quale fece credere al Rialti che negoziava in seta, nel casino suddetto esservene una partita, della quale aveva commissione per la vendita. Gli levò il denaro, che aveva sopra di lui, e la chiave della sua casa con intenzione di derubarlo, ma non gli riuscì, e fuggì in levante.

1729, in aprile. S' incominciò l'aggiunta del convento dei Paolotti, che fu finita nel 1732.

1729, 11 agosto. Fu trovata una donna uccisa nelle Grotte di strada Castiglione, che era amante di Paris Sarazzi, figlio di Giuseppe Sarazzi cassiere del Reggimento. Era da 40 giorni che aveva commesso il delitto per disfarsene. Era una giovinetta reggiana di nome Maria, che conviveva con sua zia Colomba in Cento Trecento. Si pretese che fosse incinta di sei mesi. Il Sarazzi fuggì. Un certo Francesco Minozzi sarto da s. Andrea, stette carcerato diversi mesi.

1729, 4 ottobre a ore 17. Morì per indigestione il signor Sebastiano Bassi celebre mangiatore, e fu sepolto in S. Francesco nella sua arca. In un giorno mangiò 30 bajocchi di pane.

1729, 7 novembre. Morì il ricco mercante Giuseppe Zagnoni, che aveva fatto una primogenitura di 50,000 scudi. Fu sepolto nei Teatini.

1729, 18 dicembre. Morì Marco Antonio Franceschini celebre pittore, che abitava in Fiaccacollo nella già casa Marsigli, poi del dottor Galli.

1729, 30 gennaio. Ebbe un colpo d'apoplesia Gio. Domenico Merendoni già scannatore da porci nel pelatoio, poi mercante da aglio. Suo fratello, e suo nipote Giuseppe erano facchini. Lasciò uno stato di 160,000 scudi, lasciando erede il nipote, il quale seguì le pedate del zio mangiando pane e formaggio soltanto.

1729, 4 luglio. Fu ordinato il riattamento di tutte le strade di Bologna, e di ridarle ad uno stesso livello. Si cominciò da S. Felice e Strada Maggiore. Gli ecclesiastici non volevano prestarvisi, ma vi furono obbligati.

1729, in agosto. I Celestini fabbricarono il loro convento, con un disegno di Francesco Dotti.

1730, 24 agosto. Il beccamorto di S. Isaia fu ucciso dai suoi colleghi (in quel tempo costoro erano facinorosi) e ciò perchè non fu loro accordata certa quota, che avevano imposta sopra ai morti.

1730, 8 novembre. Il fratello di Gio. Battista Canova mercante da grano, morto questo li 9 febbraio, trovò lire 70,000 nel granaio sotto delle immondizie, ed un sacchetto di due quartiroli di Genovine.

1730, 25 agosto. Fu scomunicato Stefano Passerini per ferita mortale data ad un chierico.

1730, 28 ottobre. Si aprì la nuova chiesa di S. Gabriele.

1730, 28 marzo. Il conte Orazio Bargellini comprò da Domenico Piombini eredi di Lattanzio Tonelli, la casa in strada S. Stefano per lire 23,000.

1730, 8 maggio. D. Giuseppe Dal Monte chiesto da Giuseppe Cazzari falegname nella Mascarella di pagargli la pigione, gli diede due coltellate, per le quali morì dopo 10 giorni. Fu condannato a 10 anni di fortezza, dove i suoi fratelli mercanti l'hanno lasciato oltre la sua condanna.

1731, 21 agosto. Fu ammazzato con stilettate Carlo Bottazzi .agente del dazio del tabacco, da un frate di S. Gio. in Monte.

1732, 14 giugno. Fu levata dal mezzo della strada di S. Felice, la Croce che vi era fino al tempo di S. Zama, e fu messa sotto il portico della chiesa di S. Nicolo.

1732, 24 luglio. Rimpetto alla Dogana dipinto sul palazzo, si scoprì il ritratto di Alessandro Capelli fllatogliere ed increspatore, impiccato per un piede per aver portato via il mestiere, e sedotti altri lavoranti. Fu dipinto da un pittore mascherato vicino a quello di Ugolino Menzani, altro filatogliere delinquente dello stesso delitto.

1732, 12 luglio. I Bolognetti andarono ad abitare il palazzo Alamandini in S. Felice.

1732, 18 dicembre, fu letta la prima lezione dalla dottoressa Laura Bassi.

1733, 12 maggio. In martedì nella Fondazza in una casa dei Serviti un gargiolaro uccise sua moglie, e poco mancò che non uccidesse anche la figlia.

1733, 4 ottobre. Fu data la strappata nelle braccia a un ciabattino con tre tratti di corda per aver raccolto cera alla processione in onta al bando.

1733, 23 ottobre. Si seppe che il marchese Monti era stato fatto cavaliere dello Spirito Santo.

1734, 10 maggio. Si cominciarono a demolire le botteghe rimpetto a S. Pietro per fare il Seminario.

1734, 29 dicembre. Fu reintegrato nella nobiltà l'avvocato e il Priore fratelli Sacco provando essi di discendere per retta linea da un loro avo, che fu Anziano e Confaloniere nel 1392.

1735, 7 dicembre alle ore 23. Fuori di Galliera in un prato dei Gambarini ebbe luogo un duello fra il marchese Filippo Davia, e il conte Lucchesi siciliano, ufficiale austriaco. Fu alla pistola. Il cavallo di Davia cadde, mentre la pistola del siciliano non incannò, ed il Luchesi restò ferito.

1736, 6 aprile. Morì all' improviso in piazza Maggiore il ciarlatano detto il Moretto mentre levava i denti.

1737, 28 marzo. Un prete ferì un carrozzaro con schiopettata che morì il 21 aprile. Il prete fu condannato alla galera il 19 maggio.

1737, 11 luglio. Si scoprì che il cassiere Giuseppe Sarazzi aveva tolto dalla cassa del Monte lire 14,000, per fornir denari a suo figlio Paris, autore dell' assassinio della donna trovata nelle Grotte fuori di strada Castiglione.

1737, 15 agosto. Uno sbirro ammazzò un suo compagno per gelosia di una donna. Lo sbirro andò in galera li 24 novembre, e la donna fu frustata.

1704, 8 maggio. Morì all'improviso sul Trebbo dei Casali il senatore Gozzadini.

1706, 11 aprile in domenica. Fu ucciso da S. Paolo il conte Sturoli.

1708, 6 giugno. Fu presentata supplica al Senato da diversi zelanti preti perchè all'occasione del risarcimento della pubblica fontana, si coprisse nelle parti invereconde il Gigante. Fu rigettata.

1709, 30 febbraio. Il commendatore Sampieri di strada Maggiore mentre osservava le sue pistolle, restò morto da una di queste, senza essersene potuto conoscere il come perchè era solo.

1726, 3 agosto. Quattro chiavichini rimasero soffocati dal mefitico di una cloaca in Saragozza.

1739, 6 giugno a ore 22. Si cominciarono i lavori per la fabbrica del ponte sopra Savena, fuori porta S. Vitale dall' architetto Francesco Dotti, per il quale furono impiegate carra 7757 di materiali.