N.630

Casa che del 1671 14 luglio, era di Benedetto del fu Agostino Sarti e confinava con beni dell’ Ospitale della Morte (pare debba dire dei mendicanti), rogito Gioseffo Medici.

Li 20 agosto 1683 era del detto Benedetto Sarti, e di Giuseppe Zagni, i quali la cedettero a Raimondo Maria Pistorini con rogito di Lucantonio Tiraferri, e confinava mediante stradello con Cesare Riguzzi.

Fu fabbricata dal detto Pistorini, al quale fu concesso per decreto delli 28 aprile 1689, di occupare il portico, che era largo piedi 15 e lungo piedi 108 once 11. Questa misura eccede la fronte attuale di questa casa, quindl per spiegar la concesione convien credere che egli chiudesse anche il portico delle case da lui condotte in enfiteusi dall’ Opera dei Mendicanti. Questo stabile prese il nome di Palazzo del Re Erode, che fu abbandonato ai creditori del dottor medico Baldassare Francesco del suddetto dottor Raimondo morto fallito nel 1730. Fu acquistato dal conte Girolomo del conte Pietro Bolognetti morto li 28 marzo 1740.

Li 11 giugno 1748 vi mori il pittore Felice Torelli inquilino al terzo piano.

Questa casa apparteneva a Pietro di Matteo Conti, il quale comprò il casamento dei Cavazza in strada Castiglione e diede questa casa in parte di prezzo. I Cavazza la vendettero ai Francia e questi a Giovanni Pellegrino Facci già lardarolo sull’angolo di strada S. Vitale con strada S.Donato, il quale vi fabbricò l’altana, e lasciò un patrimonio ai suoi eredi di lire 157,831. 09 in stabili, e lire 488,251. 10. 7 in crediti. Il suo passivo ammontava a circa L. 200,000. Gli eredi di quest’ ultimo la diedero in affitto vitaliziario all’avv. conte Antonio Aldini.