N.1052

Sembra che questa casa fosse dei Lupari, sotto la data delli 16 agosto 1449, e ciò risulta dalla divisione sottoscritta in detto giorno, fra Baldiserra Marco, e Giacomo del fu Venturino Lupari. Toccò questo stabile al predetto Giacomo e in appresso passò ai Barbieri.

1628 11 Aprile. Transazione fra Cornelia Lombardi Barbieri erede usufruttuaria e Ginevra figlia ed erede proprietaria del fu cav. Girolomo Barbieri, e moglie di Carlo Filippo Malvezzi in concorso di Nicolò Barbieri alias Gandolfo Ruffini sulle pretensioni che il detto Gandolfo aveva sul fedecomesso di Nicolò Barbieri marito della suddetta Cornelia, dalla quale risulta che lo stato Barbieri aveva una casa grande , e cinque altre contigue sotto S. Andrea degli Ansaldi. Rogito Vittorio Biondini.

Lucrezia di Giacomo Barbieri, fu moglie di Giovanni Battista d’ Antonio Maria Ruffini e sorella di Nicolò Barbieri, che morendo lasciò erede Gandolfo Ruffini di lui nipote coll’ obbligo di assumere nome e cognome ed armi del testatore, per cui il detto Gandolfo si disse Nicolò Barbieri. 1661 12 Aprile. Comprò il dottor dal Chierico, da Nicolò Barbieri d’ altro Nicolò alias Gandolfo Ruffini e da Flora Rossi Ruffini di lui madre, e tutrice una casa grande con altre annesse, sotto S. Andrea degli Ansaldi. Confinava la via da tre lati, per lire 10000, rogito Girolamo Zanini. Ercole da Chierico o Chierici ultimo della sua famiglia. Morì in ottobre del 1760 e furono eredi Francesco e Antonio fratelli Taruffi nipoti di sorelle.

I Chierici o del Chierico detti Filippo del Chierico erano orefici nel 1327.

Ercole di Filippo a dottorato in legge li 28 aprile 1582, fu lettore pubblico e vicario dell’ Arcivescovo Alfonso Paleotti.

Gli eredi Taruffi vendettero questa casa a Bartolomeo Gavasetti veneziano, maestro di ballo, dal quale passò a D. Giovanni Battista Dall’ Oca canonico di S. Petronio, morto nel 1781, che la lasciò al dottor causidico Giovanni Battista Fochi marito di una sua nipote dal lato di sorella.