Calcaspinazzi, dal I volume delle "Cose Notabili..." di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

Da S. Mamolo in faccia a S. Procolo fino a Tagliapietre.

La sua lunghezza è di pert. 16, 05, 0, e la sua superficie di pert. 27, 49, 9.

Calcaspinazzi è quella via che da Strada S. Mamolo, quasi rimpetto a S. Procolo,, termina nell'odierna via dei Tagliapietre. Il suo antico nome era Borghetto dei Bastardini dal vicino ospedale; dopo fu detta via Tagliapietre perchè vari di questo mestiere vi avevano le loro botteghe. Questa denominazione è ora capricciosamente applicata a parte della via Val d' Aposa.

Calcaspinazzi a destra entrandoci per S. Mamolo.

N. 268. Casa antichissima che fu d' un ramo dei Canetoli. È questa degna di apposito rimarco per avervi abitato il Cardinale Antonio Gaetano venuto a Bologna nel 1410 con Papa Alessandro V. Passò quindi ai Gomesi, e Girolamo la vendette li 13 novembre 1567 a Giacomo Budalocchi per L. 2450. Rogito Antenore Machiavelli, Francesco Fronti, e Bartolomeo Vasselli. Nel contratto si dice essere nella contrada detta rimpetto alla portazza dei bastardini, confinare la strada a mezzodì, Giulio Mantovani e Raffaele Macchiavelli a sera.

N. 267. Casa con portico di due larghissimi archi, con fascia ornata ai medesimi e quattro finestre in facciata, che del 1552 era di Gomezio de' Guidonici, e che Girolamo Gomesi vendette come la precedente li 13 novembre 1557 a Raffaele Macchiavelli per L. 7500, rogito Antenore Macchiavelli. È detto trovarsi in Val d' Aposa sotto S. Mamolo. Questo stabile nel 1715 era di Silvio Marsili, e venduto da' suoi successori a Gio. e Giuseppe fratelli Domenichini.

N. 266. Casa, che secondo un decreto dell'Ornato del 26 novembre 1522. era di Alessandro Mantovani, il qual decreto dice, che avendo questi comprato una casa in Val d' Aposa confinante da due parti con Gomezio de' Guidonici, e con mastro Chiaro Francesco dei Genuli, e volendovi riformare ed alzarvi colonne di pietra nel portico, in sostituzione di quelle di legno, gli vien concesso suolo pubblico particolarmente verso oriente, e cioè in Calcaspinazzi verso la chiesa di S. Procolo, per raddrizzarla. I Mantovani erano originari ferraresi e furono nobili. Li dissero anche Albertini, nè si trova di loro memoria dopo una Laura maritata in Alberto Bottrigari, la quale testò nel 1669.

Dai Mantovani questa casa passò ai Ferranti, indi ai Fiorini del dottor medico Pier Iacopo di Sebastiano lettor pubblico, il cui figlio Pietro, causidico e notaro di celebre memoria, lasciò una sua figlia erede, di nome Angela maritata in Domenico Maria Guicciardini morto verso la fine del secolo passato.

Bisogna però distinguere questa famiglia Fiorini. dall'altra che abitava nel Pradello N. 847, la quale credesi che discenda dal pittore ed architetto Gio. Battista che fioriva nel 1550.

Il canonico Antonio Francesco Guicciardini vendette li 23 luglio 1791 questo stabile a Giacomo di Maria Cesari. Passò per ragioni dotali al dottor causidico Filippo Baravelli marito di una figlia del detto Giacomo Cesari.