N.2519 - Chiesa di Santa Maria Maddalena

Cartigli

Chiesa di Santa Maria Maddalena

Fondata nel XII secolo, fu affidata alle suore di Santa Caterina di Quarto dal 1291 al 1668, quando divenne parrocchia. Ricostruita completamente su disegno di Alfonso Torreggiani (1761-63) e di Raimondo Compagnini, che architettò il portico, poi modificato da Vicenzo Vannini nel 1835. Nell'interno dipinti di T. Pasarotti, F. Cavazzoni, P. Fancelli; sculture di A. G. Piò, P. Tadolini e Compianto in terracotta policroma di G. Mazza (1681).

Indirizzo:

via Zamboni, 49

Dalle Cose Notabili di Giuseppe Guidicini.

Dicesi che la chiesa parrochiale e priorale di Santa Maria Maddalena avesse cura d'anime prima del 1274, e che il jus patronato appartenesse al Capitolo della Cattedrale. È probabile, che quando nel 1291 si traslocarono quivi le suore di Santa Caterina di Quarto, col consenso del Capitolo e Canonici di S. Pietro padroni della Maddalena di Strada S. Donato, fabbricassero una chiesa, dove anche oggi vedesi un altare dedicato alla Croce, il quale resta fra l' ospedale di S. Giacomo, e la parrochia della Maddalena, e fa parte di quest'ultima.

Dov' è la chiesa attuale eravi quella finita li 21 luglio 1584 coll'aggiunta di portico sulla Strada di S. Donato, fatta a spese dei parrochiani, che si cominciò a demolire li 3 marzo 1761 per la fabbrica della nuova, della quale fu posta la prima pietra li 28 aprile susseguente, poi aperta li 22 luglio 1763. Il Senato concesse pertiche otto e piedi dieci di suolo pubblico per questa fabbrica. I parrochiani fecero un cotimo col capo mastro muratore Michel Angelo Galletti accordandogli L. 24000 e i materiali della fabbrica vecchia. La giurisdizione parrochiale non è andata soggetta ad alcun cambiamento.

Miscellanea: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie - per la parte antica - prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I

Santa Maria Maddalena.

Parrocchia e priorato in Strada San Donato.

Si ha memoria di questa parrocchia sino dal 1274.

Nel 1291 fu data alle monache di Santa Caterina di Quarto fuori della città, nel qual tempo, cioè fino dall'8 maggio 1805, vi avevano eretto un convento governato dai Padri Domenicani.

Nel 1454 dopo essere stata aggrandita la chiesa, furono fatte, per lascito di Paolo Tibaldi muratore, le due prime volte.

Il 22 dicembre 1468 le suore furono unite a quello di S. Gio. Battista in Strada Sant'Isaia.

Ultimamente si vedeva ancora l' antica chiesa delle monache ed era quella dove ora è la capella della Croce che confina colla confraternita di S. Giacomo.

Il 21 luglio 1584 fu rinnovata la chiesa ed il portico con architettura di Giovanni Picinini, e poi ricostrutta alla metà del secolo XVIII con disegno di Alfonso Torreggiani e di Raimondo Campanini.

Un decreto reale unì a questa parrocchia quella di S. Sigismondo. Un altro decreto arcivescovile conservò parrocchia S. Sigismondo ed unì alla Maddalena quella di S. Leonardo.

L'ospedale Azzolini, di privata proprietà della parrocchia, fu avocato dall'opera di carità, la quale si obbligò di mantenervi dodici uomini e dodici donne ammalate nel tempo della scuola di clinica, della quale ne era ultimamente professore il dott. Tommasini Parmeggiano.