N.2791

Quando Giovanni II Bentivogli fece la permuta menzionata ai numeri 2796 e 2797 di questa strada, il Balduini vi comprese ancora una casa con pezzola di terra rimpetto li predetti numeri, che confinava colla via dei Castagnoli, colle suore di Santa Monica nella parte di dietro, con Matteo del fu Tommaso Berò, e cogli eredi di Bartolomeo Piacentini.

Giacomo di Bartolomeo Boateri con Antonio e Bernardino di Alessandro Fava comprarono questo ed altri stabili dai figli .di Gio. Bentivogli, il qual Boateri anche a nome dei soci lo vendette l1 21 gennaio 1527 a Pietro di Giacomo Bonfigli. Rogito Camillo Savioli alias Dall' Occa, nel quale è detto confinare coi Cartari e cogli eredi di Matteo Berò.

Nel 1527 Pietro Bonfigli aveva una casa nei Castagnoli, che confinava la via a settentrione, Lodovico da Carpo medico, a occidente, il Fossato a mezzodì, e il seguente orto ad oriente.

Più aveva una pezza di terra contigua a detta strada dalla parte d' oriente, che confinava con certa via pubblica dalla parte posteriore a mezzogiorno, con l' orto di Lodovico da Carpo a occidente, con Francesco Berò, e con la suddetta casa dalla medesima parte.

Queste proprietà furono acquistate li 16 ottobre 1527 da Domenico di Giovanni Aimi scultore bolognese, e da Romano uomo di molto ingegno.

Un rogito di Carlo Zenzifabri del 4 dicembre 1545 ci dice che la casa degli Aimi nei Castagnoli confinava con Scipione Bianchini, con Filippo Bolognini, e con certa viazzola di dietro.

Molti dei suddetti connotati inducono a sospettare che si tratti di questa casa, che poi fu chiamata casa grande dei Bonfioli nel 1625, in confine dei Pasi e del vicolo Facchini.

Un rogito di Marco Maria Diolaiti dice che la casa di Carlantonio Bonfioli sotto Santa Cecilia nella via dei Castagnoli, in confine dei Bombaci, di uno stradello detto dei Facchini, fu stimata L. 5219, 14. Il 6 giugno 1695 l'Opera dei Vergognosi la vendette al cumolo Cospi, rogito del suddetto Diolaiti, e nel 1715 si dice appartenere all'ospitale della Vita, ultimamente poi era degli eredi di Serafino Cazzani.