N.265(14)

Isalma del fu Gio. Battista Palcani, vedova Macchiavelli, li 19 gennaio 1569 possedeva una casa grande in Val d'Avesa, posta sotto S. Martino della Croce dei Santi, in confine della via pubblica, di altra via (forse il vicolo morto), della stessa Isalma, e di Agostino de' Baldi.

1566, 15 gennaio. Marcantonio e fratelli Aspertini comprarono da Ercole Pressidoni, alias Fontana, una casa sotto S. Mamolo in via Val d'Aposa, per L. 1020. Rogito Gio. Battista Mezzavacca. Confinava cogli eredi di Sante Sega, e con quelli di Raffaele Macchiavelli da due lati. Questo stabile nel 1591 sembra che appartenesse ai Baldi, poi nel 1601 ai Nobili, indi ai Traeri Bersani fabbricatori di organi, che la possedevano nel 1712.

L'ultimo di questa famiglia fu D. Carlo, morto nel 1768. Passò in seguito ad Agostino Troiani Scarabelli di Modena. Sembra che i suddetti Nobili fossero di quella famiglia ascritta all'arte degli Strazzaroli, della quale fece parte un Giovanni lettor pubblico nel 1417.

Non si sa per qual ragione possedessero i Nobili il sepolcro dei Mezzovillani accanto a quello dei notari nel sagrato di S. Domenico, distrutto nel 1713.