N.975

Casa con torre e portici, che li 6 ottobre 1376 Giacomo Lancei, o dalle Lanze, comprò da Garzone, o Gaspare Garzoni, e da Bencivenne dalle Pene, o Penne, erede universale di suo fratello per testamento delli 30 giugno 1372, rogito Antonio Zenzifabri, la qual casa è posta in Strada Maggiore sotto S. Bartolomeo. Confina Lorenzo e Giovanni Bellinzoni, o suoi eredi, gli eredi di Pietro Lamberti, e il detto dalle Penne venditore. Per L. 550. Rogito Francesco Manzolini.

Dopo i Lancei si trova che fu di Francesco Grassi, che la lasciò in legato agli ospedali della Vita e della Morte, i di cui sindaci li 3 giugno 1428 la vendettero al dottor medico Lorenzo per L. 900. Rogito Frigerino Sanvenanzo, nel quale si qualifica per casa grande con torre sotto S. Bartolomeo, in confine della strada pubblica da due lati, di Antonio di Giacomo de' Cesti, e degli eredi del fu Giovanni de Muglio.

Li 4 giugno 1463 apparteneva a Violante da Castagnolo, che la vendette in detto giorno a Nicolò Sanuti riformatore, il quale li 11 dello stesso mese ed anno la diede in enfiteusi a Nicolò del fu Giacomo del fu Nannino Letti, per annue L. 21. Rogito di Domenico Scarduini.

Li 5 marzo 1516 Nannino del suddetto Nicolò Letti francò il canone, come consta da un rogito di Bornio Sala e di Tommaso Grengoli.

Giacomo e Lorenzo Nannini, alias dei Letti, li 19 luglio 1522 la vendettero a Matteo di Paolo Lupari, per L. 4000. Rogito Priamo Bailardi ed Ercole Borgognini. È detto essere casa con torre e tre botteghe, sotto S. Bartolomeo di Porta Ravegnana, in Strada Maggiore, e nel cantone della via del Luzzo dove vi è l'entrata di detta casa. che confina da due lati col compratore.

Nicolò di Nannino de Lectis spagnuolo, detto poi volgarmente dai Letti, si stabili in Bologna, e del 1456 i di lui successori avevano casa e bottega in cappella S. Damiano degli Scannabecchi. Il celebre Gregorio Letti, nato in Milano, era di questa famiglia.

Vi era un' arma rappresentante un cervo rampante, che fra le zanne sosteneva un bastone nodoso.