N.991

Casa che del 1528 era di Giovanni dagli Organi, poi dei Barbieri. Li 22 dicembre 1623 Alessandro Barbieri la vendette al conte Francesco Pepoli per L. 9000. Rogito Scipione Carrazzi. Confinava da un lato i De Caneto, dall' altro Gio. Battista Balzani, e di dietro l' orto di S. Procolo.

1674, 5 gennaio. Cecilia figlia ed erede del celebre avvocato Paolo Zani e moglie di Amos Cavalca, e Maria Egidia Gualandi, vedova del detto avvocato, la vendettero per L. 8000, a rogito Lodovico Barilli, al dott. Pier Francesco di Paolo Giuseppe Castelli, di famiglia altra volta provvista di beni di fortuna, allevato nel collegio Comelli, causidico di grido, uomo illibato, e sindaco di Reggimento morto nel 1680. Il di lui figlio Paolo, detto per eredità Ippolito Perratini, dottor in leggi, vescovo di Targa in partibus, uomo ingenuo e di raro carattere, morì in questa casa lasciando erede un figlio di Masini suo pronipote ex sorore.