1381-1390

1381

(FI) 25 archi di mura vengono costruiti tra porta Maggiore e porta S.Stefano. Nello stesso anno si procede con mura tra porta Mascarella e il Malcantone (2 archi e 9 braccia). 37 archi tra porta Maggiore e porta S.Vitale (e un battifredo). 7 archi tra porta S.Vitale e porta S.Giacomo.

(HB) I bolognesi accolgono il signore d'Angiò, diretto verso la Puglia.

(HB) Peste con un morto su tre.

(MG) 8 agosto: Granaglione, Capanne e Capugnano concludono con Bologna l'affitanza dei Bagni di Porretta, impegnandosi a riattare i Bagni.

(S8) l'11 aprile viene denunciato William del Northumberland, che è entrato nelle scuole di Giovanni da Legnano, rubando un codice delle decretali, di proprietà dell'inglese William, in prestito a Thomas Bennet.

(52) Transazione tra comune cittadino e comunità montane per l'esercizio dei bagni di Porretta. Le comunità vi manterranno i diritti acquisiti sui bagni con l'impegno a mantenerli e a migliorarli e a costruire alberghi in muratura.

(MP) Viene costruito uno spezzone di 25 cancelle presso il battifredo di S.Cristina (oggi nei paraggi di piazza Carducci).

(MP) Si concede agli abitanti della zona di riaprire porta Mascarella e di fortificarla a proprie spese.

(MP) Viene costruito il tratto di mura tra S.Giacomo e porta S.Vitale (in quest'anno vengono pagate 4500 lire al capomastro Domenico Gotti e ai muratori che hanno compiuto gli ultimi sette archi.

(MP) Vengono costruite 37 cancelle tra porta S.Vitale e porta Maggiore.

(G6) Padre Andrea Manfredi da Faenza viene confermato generale dell'ordine dei servi di Maria. In questo periodo egli porsegue la costruzione della chiesa in Strada Maggiore.

(CA) Il castello di Bargi è rafforzato sotto il controllo di Bernabone de Guidoça, a spese di tutti i comuni del vicariato di Castel di Casio.

1382

(HB) il 16 febbraio muore Giovanni da Legnano ed è sepolto presso la chiesa dei Domenicani. Grande lutto.

(HB) Muore Pietro da Mulio, primo fra i grammatici.

(ST) Ceno di Martilino di Verzuno usa il Limentra occidentale per trasportare 20 metes di legname al Reno e di qui a Bologna: per flumen Romentia et de ipso flumine in flumen Reni ... .

(ST) Dagli Atti del Vicariato di Caprara apprendiamo che una compagnia (Gerardo quondam Enrigetto Lambertini e Paolo quondam Nicolò Castelli) è stata derubata del legname che veniva fatto fluitare dal Dardagna al Silla ed infine in Reno. Il lavoro di trasporto era commissionato dal comune di Bologna. Gli accusati vengono un po' da tutte le parti dell'Appennino.

(52) Le nuove costruzioni ai bagni di Porretta hanno difficoltà ad essere portate avanti (malgrado l'assunzione di due comacini) a causa della mancanza di materiale.

(14) La contessa Caterina ... quondam comitis Aghinolfi et uxor quondam Stacii olim comitis Alberti de comittibus Alberti ... rivendica i propri diritti feudali nei confronti degli Anziani e del vessillifero di giustizia del popolo e del comune di Bologna.

(14) Gennaio: Cino di Martilino esige una certa somma, per il tramite del capitano della Montagna di Casio, ad un suo debitore per avere inviato 20 metes di legname tagliato nei suoi boschi di Verzuno ed inviati a Bologna ... per flumen Romentie et de ipso flumine in flumen Reni ... .

(14) 22 novembre: il governo di Bologna pare riconoscere alla contessa Caterina i suoi diritti feudali. Una lettera indirizzata al capitano della Montagna in Casio ordina che manuteneat deffendat et conservet eidem domine (Caterine) comitisse omne suum ius, iusdicionem et honorem eidem domine Caterine comitisse spectantem in terra et curia Miunçonis ... . La ragione dell'arrendevolezza del comune di Bologna è che la contessa è imparentata con dei Panico che hanno aiutato la città in questi ultimi tempi.

(CA) Cino di Martilino di Verzuno affida al Limentra 20 metes di legname per farle affluire al Reno e quindi a Bologna: per flumen Romentia et de ipso flumine in flumen Reni ... .

(CA) L'ufficiale alle fortificazioni esenta gli abitanti di Casio e Guzzano dal compito di manutenzione della rocca di Bargi. I bargesi protestano vivacemente considerando ciò contrario agli statuti.

(CA) In una dichiarazione del sere di Moscacchia (procuratore della contessa Caterina di Mogone), in riferimento alle rivendicazioni della contessa Caterina di Mogone, Bargi non viene elencata tra i possessi degli Alberti.

(VO) Probabilmente esiste un ospitale al Bagno della Porretta. Uno scritto di quest'anno si riferisce a lavori di muratura da farsi da parte di tale maestro Giovanni e tale maestro Bondineo, che chiedono al vicario di Capugnano di sciogliere il contratto poichè il massaro non fornisce, come viceversa concordato pietra, calce e rena.

(VO) Atti del vicariato di Rocca Pitigliana: è ricordato tale Picinello Lanturelli di Lizzano che esercita arte medica.

(VE) La compagnia di Gerardo quondam Henrigetto Lombardini e di Paolo quondam Nicolò Castelli, conductores lignaminis de Dardagna, subisce un grosso furto di legname non lontano da Vergato. Il procuratore della compagnia denuncia al vicario di Caprara sopra Panico per furto molti uomini di Sibano, Caprara, Capriglia, Venola, Sperticano, Vergato e altri paesi. E' denunciato anche il fabbro di Vergato, tale Bernardo. Il governo non procede però contro queste persone.

(VE) Dagli atti civili e criminali del vicariato di Caprara sopra Panico risulta che a Vergato lavorano un mugnaio e un fabbro - maniscalco e un albergatore, l'hospitator Giovanni Cortisi di Porcalia o Porcela. Si ha notizia di una fiera mercato a Vergato dove il vicario di Caprara vi porta il suo banchum iuris per le udienze civili e criminali. Il notaio che redige gli atti, tale Jacobus quondam ser Ducci di Moscacchia, li data in casella dicti fori Vergati.

(TO) Taddeo Azzoguidi, per avere tentato più volte di fare entrare i Pepoli in Bologna, viene definitivamente bandito dalla città.

(PM) 26 gennaio: muore Bartolomea, sorella di Maxe di Seragliani, priora da lungo tempo del monastero di S. Caterina in strada S. Donato.

(TO) Viene demolita la Gabella costruita dopo la vendita al comune effettuata dai Pepoli nel 1336. Verrà ampliata con l'aggiunta della Loggia dei Mercanti grazie all'acquisto di uno stabile anch'esso dei Pepoli.

(CA) Giugno: gli abitanti di Camugnano di S. Martino si lamentano che la contessa Caterina di Mogone usurpa continuamente territoria di Bologna e che vengono minacciati da lei e dal di lei genero, Ugolino da Panico, figlio di Maghinardo il Grande.

(CA) 16 giugno: il governo di Bologna invia istruzioni al capitano della montagna a Castel di Casio di procedere alla formazione di una amministrazione comunale a Guzzano con il compito di custodire la tranquillità e di riscuotere i tributi come per le altre terre soggette a Bologna.

(CA) 21 giugno: vengono convocati dal capitano della montagna a Casio Amadorino Ceccarini, Ghirarduccio di Bello di Guzzano, Giovanni di Mattelo di Casio detto Cinta, abitante a Guzzano, Nerino di Girardo di Guzzano, abitante a Custozza, Pietro di Nuto e Guido di Bondi di Camugnano omnes laboratori terreni sive territori dicte comitisse (Caterina di Mogone): l'obbiettivo è quello di eleggere la prima amministrazione comunale di Guzzano. Amadorino diviene massaro e Ghirarduccio saltaro. La contessa Caterina protesta immediatamente e rivendica omne suum ius iurisdicionem et honorem eidem domine comitisse Caterine spectantem in terra et curia munconis.

(CA) Dopo il 21 giugno e prima del 30: il governo di Bologna accoglie la protesta della contessa Caterina ed invita il capitano della Montagna a fare giustizia prout in eadem suplicatione.

(CA) 30 giugno: il governo, esaminate le ragioni dei contendenti, emette una sentenza definitiva: territorium quod apelatur Aguçani, Campogemoli et Mogonis pleno iure spectare et pertinere spectasse et pertinisse ad comune Bononie quoad merum et mistum imperium e che potestatem iuris et iurisdichionis esse de curia Camugnani Sancti Martini. La sentenza è emessa alla presenza di Parisino Girardelli, massaro di Camugnano, e di Giacomo di Guglielmo di Pavia, procuratore della contessa. Pare però che il capitano della montagna non venga informato del contenuto della sentenza ...

(CA) Dicembre: la contessa Caterina presenta al capitano della montagna la prima lettera a lei favorevole del governo di Bologna. Il capitano convoca 12 fideles della contessa debitori e ribelli. Questi ultimi, infuriati, eleggono un proprio procuratore e ricusano il capitano ed il suo giudice o vicario appellandosi alla sentenza del 30 giugno.

1383

(HB) Traslazione della testa di S.Domenico in un reliquiario d'argento.

(HB) Miracoli legati alla traslazione. Si dice anche che chi ha visto il corpo è morto entro l'anno.

(ST) Un documento del capitanato di Casio parla di un mulino a Vergato posto iuxta Rhenum et viam publicam per Lucam.

(41) Il capo di S.Domenico viene estratto dalla tomba e posto in un reliquiario di Jacopo Roseto.

(52) Forte incidenza nel territorio di Capugnano della peste, forse portata dall'uso dei bagni di Porretta.

(53) Guidinello degli Alberti è padrone di Castiglione e riceve in una delle tre case entro le mura una delegazione del comune di Bologna: ...in castro Castiglionis gatti in pallatio habitationis dicti Guidinelli ... .

(14) 7 gennaio: il procuratore della contessa Caterina di Mogone presenta una petitio al capitano della montagna in Casio, dichiarando che ... castrum Mangoni cum villis suis Guçani, Porcilis, Cinxoni eius curie cum tota curia et cum omnibus poteribus, fidelibus, terris,... iuribus et iurisdicionibus ipsius castri semper fuit et est castrum per se separatum a comitibus Florentie et Bononie et semper fuit et est comitatus et districtus comitum Albertorum de Mangone ... . Non viene citata Castrola nelle terre di Limentra e ciò fa pensare che Castrola sia effettivamente sotto il controllo di Montepiano.

(MP) Si inizia, sotto la direzione di Antonio di Vincenzo, la costruzione delle mura tra porta Saragozza e porta S.Isaia.

(G6) Il mercante pistoiese Gabriele Arrighi lascia un'eredità di 5000 ducati d'oro ai Servi di Maria, semplificando il progetto di padre Andrea Manfredi di edificazione della chiesa di S.Maria dei Servi.

(W1) Si apre il cantiere di S. Maria dei Servi.

(W1) Muore il giurista Giovanni da Legnano.

(W3) Si inizia una nuova chiesa in Strada Maggiore su progetto di Padre Andrea da Faenza, ex generale dei Serviti ed architetto.

(CA) 3 luglio, liber A provisonum in capreto: il governo di Bologna denuncia che munitiones at victualia castrorum rocharum et fortiliciorum ... debitis temporibus non mutantur vel renovantur e si ordina a castelani vel custodes di rinnovare in settembre ed ottobre le munitiones che non si possono conservare, con pene gravi per i trasgressori. Le munitiones rappresentano tutto quanto serve alla guarnigione di un castello, dalle armi alle vettovaglie, dal vasellame a legname e ferro, etc. Tra le munitiones troviamo le ballotte per le bombarde (pietre di varie dimensioni), capestri, zappe, picconi, vanghe, badili, biette, manarini, campane per allarmi, sacchi di pane, barili di vino, carni affumicate, fave, farina, panieri ... candele.

(VO) Grave peste.

(VE) Capitanato di Casio, 9, 27 agosto: mulino a Vergato posto ... iuxta Rhenum et viam publicam per Lucam .

(TO) Dopo quest'anno (e prima del 1408) viene soppressa la capella di S. Maria di Castello, che viene inglobata in S. Luca di Castello.

(CA) Lite tra contadini, rappresentati da un legale, da questi definiti de contrata Aguçani curie Camugnani, ed il legale della contessa Caterina di Mogone, ser Giacomo di ser Duccio della Moscacchia. La contessa protesta essere castrum Mangone cum villis suis Guçani, Porcilis et Cinxonis eius curia cum tota eius curia et cum omnibus poderiis, fidelibus ... iuribus et iurisdictionis ipsius castri sempre fuit et est castrum per se et separatum a comitibus Florentie et Bononie et semper fuit et est comitatus et districtus dominorum comittum Albertinorum de Mangone...

(CA) Gli anziani intervengono nella causa tra la contessa Caterina ed i suoi presunti fideles togliendola al tribunale del capitano della montagna e rimettendola al giudice del podestà di Bologna. La contessa perde i suoi privilegi salvo qualche corba di grano e di vino di un ex suddito, proveniente da una trafficante (usuraia ?) di Camugnano, tale donna Bonissima, che le aveva sequestrate.

1384

(HB) Don Bartolomeo, abate dei SS Naborre e Felice, ha fatto costruire il campanile della chiesa (quale ???) ed a lui sono legati magnifici corali.

(HB) Inizia la costruzione del palazzo dei notai.

(SB) Viene innalzata la loggia della gabella, che diventerà poi il palazzo dei mercanti.

(MP) Vengono ultimate le mura tra porta Saragozza e porta S.Isaia.

(MP) Viene terminato il tratto di mura tra porta S.Isaia e porta S.Felice.

(G6) Padrea Andrea da Faenza è a Firenze per dirigere i lavori di costruzione di una nuova chiesa con annessa scala di accesso al secondo piano del monastero, costruzione decisa dai frati dell'Annunciata.

(CA) 27 marzo, capitanato della montagna: è documentato il sistema di raccolta dell'acqua piovana nei castelli per mezzo di docce che confluiscono in una cisterna.

(CA) 27 gennaio, capitanato della montagna: è documentato il forno come di proprietà privata. E' documentata una nota di pagamento del massaro per la costruzione e la copertura domus furni in recepto Roche Garnaglionis. Le riserve alimentari nei castri ( munitiones et victualia) vengono conservate nella parte propriamente militare (cassero o torre) del castello.

(CA) 2 maggio, capitanato della montagna: il magister murator Martino de Como lavora alla torre di Baragazza, mentre i magistri muratores Martino di Alberto de Cumis e Niccolò di Giovanni da Parma lavorano alla rocca di Bruscolo.

1385

(FI) Viene venduta la torre dei Malvicini in via Battisasso.

(FI) Vengono costruite le mura tra porta S.Mamolo e porta Saragozza. Ora le mura sono ultimate.

(HB) Alleanza tra il conte di virtù e Firenze e Bologna. Ci si impegna a tenere pronti 1200 lance, cioè drappelli con almeno tre cavalli. Ciò tra tutti gli alleati.

(HB) Il fratello bastardo Rinaldo del conte di Barbiano si impossessa del castello di famiglia togliendolo al comune di Bologna. Viene ripreso dopo un laborioso assedio. Era capitano del castello il bolognese Giacomo Boccadiferro. Sono stati dipinti sul muro del palazzo comunale le faccie del conte Lucio di Lando e dei suoi uomini, rei di avere favorito l'impresa di Rinaldo.

(ST) Si parla di Via per quam itur de Sasso de Grossena Pistorium e del Mulino di Vergato che è juxta rhenum et viam publicam per lucam, testimonianze della via pubblica toscana di Saragozza.

(OT) Negli estimi compaiono Bruno e Giovanni Parisi del fu Mazone, del fu Zavarone.

(E4) Tale Mengo di Bresetulo (Bersetola, presso Monterenzio vecchia) possiede un terreno arabile nella curia di Monterenzio in loco dicto la Fiamingha.

(E4) Un abitante di Cassano, Ugolino quondam Francesco quondam Ugolino, da poco emigrato da Ozzano, possiede metà di un terreno prativo posto nella curia di Cassano in loco dicto La Tomba confinante con la stratam de Flamengha ed il fratello Bertolo ne possiede l'altra metà che confina con la stessa strada. La località "Tomba" va cercata presso le Scope.

(E4) Nel territorio di Bisano in loco dicto la Mazacavra, presso il rio Nazolano, il rio de Piscinabea e Ronchu Merli, la strata de Flamingha è confine di un terreno boschivo e cespuglioso che il massaro (Giacomo di Sandro di Michele) dichiara di proprietà del comune.

(F3) Dante Perugino abita nella sua cappella di S.Agata come precettore dei figli di Giacomo Pepoli. Il 19 agosto viene accusato di nefandissimus scelus et sodomiticum actum et stuprum in pueros masculos e viene arso dopo essere stato rinchiuso in un capannello di rami secchi.

(14) Estimo di Traserra: ... unam porcam cum duobus porcolis.

(MP) Viene costruito il tratto tra porta S.Mamolo e porta Saragozza.

(CA) Nell'estimo di Verzuno si parla degli Heredes q, domine Orabilis e di iusta subcessores domine Mirabilis sive possessiones hospitalis Sancti Antoni de Greglio.

(CA) A Suviana gli estimi rivelano parecchie domus paleate, domus coperte de paleis, domuncule coperte de paleis.

(CA) In una denuncia di estimo di Traserra si legge una porca cum duobus porcolis.

(CA) Nell'estimo di Stagno sono registrate 7 case (forse solo di paglia assieme ad altre parzialmente o totalmente in muratura) in castelatio mentre parecchia gente vadit per mundum mendicandum.

(VE) Dagli estimi di quest'anno si ricava che Liserna - Vergato ha 26 fumanti. Tra gli esenti vi sono i conti di Panico. Per questa ragione in loco dicto Vergado risultano solo 3 fumanti: Peregrinus con terra a Vergato, Refus quondam Vinelli olim Bartolomei con casa murata coperta di tavole in loco dicto Vergato iuxta stratam publicam, con terra a La Vigna iuxta comitem Ugolino da Panico, infine Filippo quondam Lorenzo del contado di FIrenza, hospitator (Albergatore) di Vergato. L'estimo di Liserna è di 462 lire. Vengono registrati 3 porci, 4 maiali, 4 porcelli, 22 tra pecore e capre, un bue e una vacca. I due animali grossi, di padroni diversi, non sono destinati all'aratura, ma al tiro di tregge. Vi son albergatori (di cui uno, tale Benvenuto Perotti, fugge lasciando molti debiti), una merciaia, tale domina Gnesia, un mulino iuxta Rhenum et viam publicam per Lucam.

(VE) Nell'estimo si trova: ... in loco dicto castelaro iuxta viam publicam ... .

(VE) Negli estimi di Castelnuovo si sa che vi è una domum de paleis ed un'altra di legname e di paglia poste in castello. Inoltre vi è un fumante di nome Castellano, figlio di Paolo, figlio di un altro Castellano.

(CA) Il feudo delle Mogne comprende (estimi) tutto il lato orientale fino a Rio Fobbio, monte Casciaro nel versante del Setta, congiungendosi con i territori toscani dei domini diretti degli Alberti.

(CA) Guidinello degli Alberti ha in mano il castello di Castiglione dei Gatti. Bologna tiene plura colloquia con Firenze, probabilmente per studiare l'eliminazione di Guidinello.

(CG) Francesco Parisi comanda 200 pedoni nella spedizione di soccorso a Castel S. Prospero, dove però i bolognesi vengono duramente sconfitti a causa dell'inettitudine del comando.

1386

(HB) Il camaldolese priore degli Angeli è stato ingabbiato sulla facciata del palazzo perchè aveva congiurato per fare entrare Taddeo Pepoli. Altri sono stati decapitati. Altri sono stati citati alla ringhiera: Taddeo Pepoli, Marsilio Liazzari, Begetolo Guidotti, Gherardo Pascipoveri, Tommaso Pascipoveri, Giordano Bianchi, Francesco Lombardi, Giovanni Papazzoni, Giovanni Tacconi, tale Becchino, Nicola Liazzari et al.

(HB) Saccheggio ai danni del contado di Faenza. E' costruita la bastia di S.Procolo nel Faentino da Bologna. Dopo 20 giorni di occupazione i faentini hanno ceduto il territorio occupato dalla bastia per un tiro di balestra dalla bastia stessa. Si è trattato di una reazione per i danni causati da Eustorgio.

(HB) E' decapitato in piazza Bernabò Pepoli, entrato di nascosto in città. Stessa sorte a Federico Pavanesi, che lo accompagnava. Bernabò è stato ucciso subito perchè poteva chieder aiuto al conte di Virtù, suo amico.

(HB) Muore il priore degli Angeli in gabbia.

(HB) Costruito il castello di Medicina.

(MG) Il vicariato della montagna di Capugnano deve dare a Bologna 40 armigeri. 16 vengono da Granaglione. Il vicariato ora comprende: Porretta, Moscaccia, Lizzano, Belvedere, Monteacuto delle Alpi, Gaggio Montano, Rocca Corneta, Granaglione.

(S8) L'inglese Richard Tharliton è rettore degli studenti di legge.

(52) Grave epizozia presso Capugnano.

(W1) Inizia l'ampliamento di S. Maria dei Servi.

(W1) Il veneziano Pier Paolo delle Masegne è a Bologna. Forse lavora all'arca del giurista Giovanni da Legnano.

(TO) Arrigo del fu Giovanni dal Ferro incomincia a scarnire l'interno dei muri della torre dei Rodaldi.

(TO) Il priore dei frati degli Angeli sopravvive per 13 settimane alla gabbia appesa alla torre degli Asinelli. Poi muore.

(PM) 27 agosto: viene tagliata la testa in piazza del comune al nobile Bernabò Pepoli, figlio di Andrea. Viene giustiziato nella piazza del mercato nello stesso modo e nello stesso giorno Federico dei Pavanesi, cittadino di Bologna della cappella di S. Mamolo. Federico aveva fatto entrare Bernabò Pepoli in Bologna.

(CG) Francesco di Berto Parisi e Giovanni di Berto Parisi fanno parte del consiglio dei 600.

1387

(HB) Sconfitto e messo in fuga il conte Lucio.

(MG) Granaglione è (da qualche tempo) nelle mani degli estensi, che ne reclamano la signoria. I buoni rapporti però ora in fase di progresso tra Bologna e Modena risolvono la vertenza, con le popolazioni della zona che comunque subiscono danni non lievi.

(52) La situazione dei bagni di Porretta è ancora tutt'altro che soddisfacente.

(52) Ancora carestia e peste nei dintorni e poi guerra contro gli estensi che occupano tutta la parte sinistra del Reno. Capugnano fornisce 40 uomini di cui 16 di Granaglione. Casio ne fornisce 30.

(52) Il vicario di Capugnano dispone il riattamento dei bagni.

(F3) Il 3 febbraio a Gaggio tal magister Johannes puerorum fa causa a Giovanni Lanfranchi di Grecchia reclamando 15 soldi di bolognini di debito per l'istruzione impartita al figlio.

(G6) Padre Andrea Manfredi da Faenza capeggia una delegazione cittadina per ristabilire la pace del comune con il papa Urbano VI. A metà giugno le parti si incontrano e viene stilata la riconciliazione.

(VO) Luglio: il vicario di Capugnano chiede ripetutamente al massaro del Bagno di Porretta di riparare porte, sedili e tasselli di un hospitium prossimo al bagno, in maniera tale che i malati non vengano visti dall'esterno.

(VO) Viene ricordato negli estimi Giglio (o Egidio) di Tavernola, noto per l'arte medica.

(PM) 29 agosto: viene impiccato per la gola nella piazza del comune Guiduzzo da Monzuno ed il maestro Francesco da Forlì, medico, dopo il desinare, quasi circa alle diciotto ore.

(TO) Giovanni Lapi fa parte del consiglio dei 600.

1388

(FI) Viene ricordata la torre dei Garisendini in via Stallatici.

(HB) Costruito Castelbolognese, vicino al ponte di S.Procolo.

(HB) Francesco Ramponi e Bartolomeo da Saliceto portano condoglianze al marchese Alberto per la morte del marchese Nicolò.

(HB) Rientrano su forte cauzione Andrea Bentivoglio e Petruccio Bianchi.

(HB) Vengono aggiunti i gigli del re di Francia nell'insegna del comune.

(HB) Gaspare Calderini è imprigionato per avere scritto proteste al papa in merito al governo cittadino: è stato rilasciato su cauzione di 200 monete d'oro.

(HB) Beldo Panzacchi di Roncastaldo è giustiziato per avere passato informazioni a Giovanni Acuto.

(HB) Il podestà ordina che i cittadini portino un berretto bianco sia alle adunate sia no.

(HB) Viene sistemata sugli Asinelli la campana del fuoco, che segnala gli incendi.

(HB) Giustiziati un ufficiale di polizia e due soldati perchè derubavano e uccidevano i mercanti nei pressi della città: sono stati torturati, seppelliti a testa in giù fino alla morte ed impiccati nudi con i genitali in vista.

(AP) Viene costruito a Liano un castello dagli abitanti.

(W1) Il comune di Bologna decide la costruzione di una chiesa dedicata a S. Petronio. Ciò causa l'invenzione della tomba di S. Pietro in S. Stefano, giustificata dalla tomba di tal Simone rinvenuta nel 1141 (il clamore che ne segue richiama migliaia di pellegrini da tutto il mondo. Al punto che il papa Eugenio IV dovrà ordinare la cessazione del culto e la chiusura della chiesa, facendone murare le porte. Il papa Niccolò V in seguito affiderà il monastero in "commenda" ad una persona di sua fiducia, non appartenente alla società monastica che verrà sciolta).

(W1) Contratto con cui si commissiona a Pier Paolo delle Masegne (poi attribuito in seguito ai più anziani fratelli delle Masegne) per il polittico di S. Francesco.

(W1) Viene deliberata la costruzione di S. Petronio.

(W1) Pier Paolo delle Masegne inizia a lavorare alla pala di S. Francesco, il cui contratto di allogazione è stato sottoscritto dal fratello Jacobello (che forse vi lavora anch'egli).

(W2) Ultimo anno di lettura allo Studio di Biago Pelacani da Parma.

(W3) Jacobello e Pier Paolo dalle Masegne iniziano a lavorare alla ancona marmorea di S. Francesco.

(W8) Cittadinanza bolognese (con esenzione da alcuni tributi) agli abitanti di Budrio.

(CA) Ufficio dei fortilizi: tra le munitiones troviamo le ballotte per le bombarde (pietre di varie dimensioni), capestri, zappe, picconi, vanghe, badili, biette, manarini, campane per allarmi, sacchi di pane, barili di vino, carni affumicate, fave, farina, panieri ... candele.

(CA) Ufficio dei fortilizi: è inviato a Bargi, con 6 armati di cui due balestrieri, il capitaneus Giovanni di Pietro da Tavernola, e uguale truppa è inviata a Stagno sotto il comando di Cancellerio di Nannino Marsili. I due capitanei hanno ferma di un anno.

1389

(FI) Viene ricordata la torre dei Saliceti (Ger.) in via Battisasso.

(HB) Crolla la torre dei Rodaldi senza fare vittime. Al suo posto si costruisce il palazzo di Gardino Cospi.

(HB) Pietro de Bianchi guida una delegazione in Francia per chieder l'appoggio del re. Questi restituisce il suo vessillo con gigli d'oro in campo azzurro che sono stati messi tra le insegne della città.

(HB) Due donne rubano, sono imprigionate e danno fuoco al carcere. Per questo sono decapitate.

(HB) Per legge 5 anni di prigionia è il massimo per debiti: altrimenti non rimangono più braccianti in campagna, tutti pesantemente indebitati.

(HB) Francesco Ramponi e Giovanni Fantuzzi vanno dal conte di Virtù per appianare divergenze, ma non ottengono pressochè nulla.

(HB) Peste: 3 morti su cinque.

(HB) Eustorgio di Faenza, in visita, alloggia in S.Domenico.

(HB) Grave gelata l'8 aprile che ha causato carestia fortissima. Sono comprate all'estero 300.000 corbe di frumento ed una corba costa 3 lire.

(HB) Muore il cardinale, vescovo di Bologna, in val Verde e viene seppellito in S.Pietro. Ai funerali partecipano, oltre al fratello, l'abate di S.Felice, Lorenzo da Pino, Marco Legnani, Ugolino Scappi, Giovanni dalla Calcina e Paolo Cospi.

(HB) Congiura per dare la città al conte di virtù: sono decapitati: Melchiorre da Saliceto e Giovanni di Mengolo Isolani. Alberto Galluzzi è in esilio a S.Lorenzo in Collina. Sono stati imprigionati: il legista Bartolomeo da Saliceto, Colo Garisendi, mercante di panni, Nicola Galluzzi, Andrea Tomari, Giovanni della Calcina, Nerino Galluzzi. Tutti sono stati esiliati tranne Bartolomeo che è stato perdonato per il suo sapere (insegna allo studio). Forte multe a tutti. Bartolomeo appena libero fugge dal marchese di Ferrara: gli sono confiscati tutti i beni ed è condannato a morte in contumacia. Per pubblico editto si impone a tutti coloro che sono implicati nella congiura di costituirsi. Si costituisce Melchiorre Manzoli e pochi altri, a cui sono state tolte tutte le cariche (ma non la libertà).

(HB) Fantuzzo Fantuzzi è stato multato perchè trovato in possesso di lettere contro il governo cittadino.

(HB) Ambasceria al re di Francia: Ugolino Preti (dottore e cavaliere), Giovanni di Aristotele (dottore) e Pietro Bianchi.

(HB) E' decapitato Ugolino da Panico, per avere congiurato con Alberto Galluzzi. Con la stessa accusa sono esiliati Matteo Griffoni e Francesco Bottrigari.

(52) Relazione del capitano Malatesta Mattei che dà per la montagna un quadro tragico di violenze, assassinii e lenocinii.

(94) Giovanni di Michele, abate di S.Procolo, apre l'arca del santo e trova i resti di due persone (i due santi ?). La data è 18 dicembre.

(B2) Pietro de' Bianchi va ambasciatore a Carlo VI in Francia e torna con un gonfalone francese, segno della benevolenza regale.

(E6) Da quest'anno gli statuti impongono i prezzi dei libri universitari decretando che gli originali più antichi implicano prezzi delle copie più elevati.

(W1) 22 febbraio: all'ora terza (l'ora terza corrisponde alle ore 20) crolla la torre dei Rodaldi in via S. Stefano, a causa delle scarniture fatte alla base. Le sue mura, misurate dopo il crollo2. In realtà tale misura fu rilevata dal Gozzadini nel XIX secolo., hanno spessore di 1,16 metri.

(W8) Il capitano della montagna convoca 134 massari (è un'operazione che avviene con una certa frequenza). Di quest'anno è noto il numero dei massari..

(TO) 22 febbraio: crolla la torre dei Rodaldi all'ora terza, travolgendo le case di Pietro e fra Bagarotto Bianchi, all'angolo tra Strada S.Stefano e via del Luzzo. Muoiono una o due persone. I ministrali della parrocchia di S.Stefano, Zordino Bianchi e Lodovico de' Bonanni, denunciano come colpevole del crollo Arrigo del fu Giovanni dal Ferro, che avrebbe scarnito l'interno dei muri tre anni fa alla base della torre.

(PM) Grande mortalità di uomini, donne e bambini nella città di Bologna.

(PM) 7 dicembre: viene tagliata la testa, in piazza del comune, a Giovanni di Mengolo Isolani e a Merchione da Saliceto procuratore, entrambi importanti cittadini di Bologna. Secondo la condanna hanno favorito il conte di Virtù, figlio di Galeazzo Visconti da Milano, per farlo diventare signore di Bologna.

(PM) Venerdì 31 dicembre: viene tagliata la testa, sulla piazza del comune, al nobile Ugolino da Panico, per avere favorito il conte di Virtù.

(PM) Domenica 23 marzo di notte: muore Filippo Caraffa da Napoli, con l titolo di cardinale di S. Martino in Monte e amministratore del vescovato di Bologna. Era stato portato infermo alla chiesa di Valverde.

(PM) Il martedì 25 i cardinala Caraffa viene seppellito nella chiesa di S. Pietro, nel muro della sagrestia nuova, verso la strada, dove viene messa una lapide con la sua arma.

1390

(FI) Viene demolita la torre Cornacchina in via del Pavaglione.

(FI) Viene demolita la torre Rustigani (Lam.) in P.za Maggiore.

(HB) Prestito pubblico con interesse al 10%.

(HB) Inizia la costruzione di S.Petronio di fronte all'Ospedale della Morte. I responsabili sono Andrea di Cambio e Simone Bonsignori.

(HB) I Malatesta sconfiggono i bolognesi comandati da Ugolino Ghisilieri. Viene quindi sospeso un torneo in programma. Il podestà ritiene responsabili della sconfitta le prostitute al seguito dell'esercito bolognese e le fa frustare sulle natiche nude. Si narra di una di loro morta dalla vergogna (o dalle .. frustate) per avere messo in mostra il suo gran sedere ...

(HB) Viene abbattuta una antica torre per fare posto a S.Petronio.

(HB) Un funanbolo ha camminato su una corda tesa tra il palazzo del podestà e quello dei notai.

(HB) Il consiglio decide di fare rientrare i fuoriusciti: Alberto Guidotti, Federico Pascipoveri, Gerardo Pascipoveri, Tommaso Pascipoveri, Maso Magnani, Giovanni Papazzoni.

(HB) Arrivano 3 messi con tromba (detti trombetti) con la dichiarazione di guerra del conte di Virtù, del marchese di Mantova e di Ferrara: vengono vestiti in broccato di seta con le insegne del comune di Bologna, di Firenze e del re di Francia e vengono così rispediti al mittente (sotto pena di morte se non si fossero presentati così vestiti).

(HB) L'esercito nemico viene sconfitto nel territorio bolognese. Subito dopo le milizie bolognesi si sono dirette nel ferrarese dove hanno fatto razzie. I Visdomini hanno distrutto Pontenaro.

(HB) Solenne cerimonia in S.Pietro dove nelle fondamenta viene messa la prima pietra con le insegne del comune.

(HB) L'esercito del conte di Virtù è di nuovo nel bolognese, ma non accetta battaglia vicino al Samoggia e fugge: vengono inseguiti e viene catturato il loro capo Facino Cane, il conte Giovanni da Barbiano e il conte Giovanni da Oretto (fra i dieci della balia). Le truppe bolognesi sono arrivate quasi al Po, facendo razzia e sono tornate vincitrici a Bologna con grande bottino.

(HB) Pubblico decreto che nomina cittadini bolognesi coloro che hanno consegnato alcuni castelli nel Frignano.

(HB) Muore Pietro di Noè Zancari (tra i dieci della balia), stimato ed astuto uomo di governo: sepolto in S.Domenico. Muore un altro dei dieci della balia: Giordano Cospi, sepolto in S.Giovanni in Monte.

(HB) Cambio Boattieri viene decapitato dopo essere stato riconosciuto tra i prigionieri dell'esercito nemico.

(FB) Il 7 giugno viene posta la prima pietra di S.Petronio.

(SB) Fondazione della basilica di S.Petronio.

(24) Le case e la torre dei Conoscenti, rimasti senza eredi, vengono lasciati al comune e dal comune vengono donati ad Astorre Manfredi, ora amico dei bolognesi.

(MP) La circla può ora essere considerata completa, in base al programma varato nel 1270.

(G3) 12 agosto: le truppe di Gian Galeazzo Visconti, che già hanno distrutto la torre di Molinella ed assalito invano la torre dei Cavalli, mettono a ferro e fuoco il paese e la pieve di S.Martino in Argine. Tali truppe sono comandate da Alberto V d'Este, alleato di Gian Galeazzo.

(G6) 31 gennaio: il Consiglio generale dei 600 emette il decreto riguardante l'avvio dei lavori di costruzione della chiesa di S.Petronio. Vengono definiti dei periti (valentes boni viri) in numero di due: Andrea da Faenza e Antonio di Vincenzo.

(G6) 26 febbraio: i due periti per la costruzione di S.Petronio presentano il loro progetto, immediatamente accettato e si decide di fare un modello in gesso della chiesa. Si impegna Antonio di Vincenzo a costruire il modello eo modo, forma et ordine secundum deliberationem et declarationem reverendi patris et domini fratris Andree Generalis Ordinis Servorum, cuius domini Generalis declarationi et arbitramento stare debeat de predictis omni et quacumque alia declaratione cessante.

(W1) (?) Antonio di Vincenzo costruisce un modello in muratura dell'erigenda S. Petronio in scala 1/12. E' così grande che può andarci dentro. Viene costruito tale modello nel cortile del Palazzo Pepoli (il modello verrà demolito nel 1402).

(W1) 7 Giugno: viene posta la prima pietra di S. Petronio.

(W1) Inizio anno: opera già la fabbrica di S. Petronio, un organo del comune formato da quattro soprastanti o fabbriceri. Tale fabbrica definisce un sistema di tassazione che permette al comune di trovare i fondi necessari al mantenimento del cantiere.

(TO) 9 aprile, ore diciassette (corrispondente a mezzogiorno. Le ore venivano contate da mezz'ora dopo il tramonto): viene demolita la torre Cornacchina presso Piazza Maggiore, di fronte all'ospedale della Morte, per fare posto al cantiere di S.Petronio. Per demolire la torre, ne vengono scavati tre lati e simultaneamente puntellati con puntelli in legno, che poi vengono bruciate.

(PM) Domenica 23 gennaio: alla seconda ora di notte vengono assassinati il maestro Tommaso Arienti, sua moglie ed un figlio adottivo di 5 anni (probabilmente assassinati da un famiglio). I corpi rimangono lì fino al martedì 25 quando vengono trovati e seppelliti. Il famiglio micida ha rubato soldi ed altre cose in casa di Tommaso.

(PM) 24 gennaio, lunedì; viene in visita il cardinale de Lanzone di Francia. Entra dalla porta di Galliera e si stabilisce in S. Domenico anche per il giorno seguente. Il 26, dopo avere ricevuto parecchie importanti visite, lascia Bologna diretto a Roma.

(PM) 9 aprile, sabato, ore 17 di giorno: viene demolita una alta e bella torre sulla piazza, davanti all'Ospedale della Morte. La torre si chiamava Cornacchina ed ostacolava la costruzione della nuova chiesa di S. Petronio, voluta dal comune di Bologna. La torre viene puntellata con travi di legno, scavato il piede, e poi appiccato il fuoco alle travi.

(PM) 1 maggio, ora terza: vengono il Bologna tre trombetti, uno da parte del conte di Virtù, un altro da parte del marchese Alberto di Ferrara, l'ultimo da parte di Francesco, signore di Mantova. Portano una dichiarazione di guerra al reggimento di Bologna.

(PM) 7 giugno, mattina: fra Bartolomeo dei frati minori (e vescovo di città ignota: dal manoscritto non si capisce) fece cantare una messa in S. Pietro, dove benedice una bella pietra lavorata, con l'arma del comune di Bologna, per la fondazione della nuova chiesa di S. Petronio. Dopodichè si portano dove dovrà essere fondata la chiesa e viene posta la prima pietra, alla presenza di tutte le autorità cittadine.

(PM) 17 giugno: Francesco Novello, figlio di Francesco, signore di Carrara, entra con grande enfasi nella prima zona fortificata della città di Padova. In pochi giorni ottiene a signoria di tutta la città, salvo che il castello grande e la cittadella di Padova.

(PM) 26 giugno: dalla ringhiera viene annunciato al popolo di Bologna che Francesco Novello è diventato signore di Padova. La notizia viene appresa con rande gioia e vengono fatti fuochi anche sulla torre degli Asinelli.

(PM) 27 giugno: Francesco Novello ottiene la resa degli occupanti il castello grande in cambio della vita.

(PM) 4 settembre: la notizia della resa del castello grande di Padova a Francesco Novello viene pubblicata alla ringhiera del comune.

(PM) Sabato 8 ottobre: Martino da Glemona (sic), dottore di decretale, vicario della corte del vescovato, vacante la sede episcopale, condanna Battista, apostata, ladro e traditore del comune e cavallaro del comune a prigione perpetua (il testo continua con un ambiguo "e finalmente puro fo relassado viuo e sano").

(TO) (?) Ugolino Ghisilieri, alla guida dell'esercito bolognese, viene sconfitto in Romagna dai Malatesta.

(TO) Giovanni Lapi viene nominato avvocato del comune assieme a Carlo Zambeccari, per il salario di 20 fiorini ogni due mesi.

(TO) Giovanni Lapi (e non Francesco, come dice il Gozzadini) e Giovanni Monterenzi sono scelti come procuratori per i bolognesi nelle trattative di pace con il marchese Alberto d'Este.

(CG) Francesco Parisi assieme ad altri 7 viene designato dal comune per la riscossione delle tasse.