Capo di Lucca (Via)

Via Capo di Lucca.

Da via delle Moline a Mura di Porta Galliera.

Quartiere San Vitale.

Prima documentazione dell'odonimo: 1692 (Cul di Lucca).

Anticamente detta Moline (Zanti, Banchieri) ed anche Case Nuove delle Moline (Aretusi) o semplicemente Case Nuove (Salaroli), il nome Cul di Lucca comparve nella pianta del Mitelli, seguito da Gianandrea Taruffi (1738) che chiamò questa via Capo di Lucca.

Tutti gli altri autori chiamarono questa via Capo di Lucca, con l'eccezione del Lipparini che propose una indecente Via Lucca (1875).

Gli antichi odonimi Moline e Case Nuove delle Moline sono di facile spiegazione, riferendosi alle vicine moline e alle case costruite nel 1516 dalla Università delle Moline sul lato destro di via Capo di Lucca entrando da via delle Moline.

Mario Fanti attribuì l'odonimo Agocchie alla parte settentrionale di via Capo di Lucca, seguendo quanto scrisse il Guidicini secondo cui qualche volta la nostra via si disse Agocchie, ma solo verso le mura della città. In reatà Agocchie è da riferire in maniera più precisa alla attuale via del Pallone, come è dimostrato nella descrizione di quest'ultima via.

Come giustamente osservò il Fanti, il nome Lucca non ha nulla a che vedere con l'omonima città toscana, ma è da intendersi come corruzione del nome maschile Luca, fenomeno comunissimo nel bolognese dove abbondano immagini antiche (su carta, terracotta, maiolica) della Beata Vergine di San Lucca.

Chi sia stato questo Luca, non è dato saperlo. Possiamo immaginare, ma senza alcun elemento di prova, che fosse un abitante della zona tanto noto da lasciare il proprio nome alla via. Il Capo (in vernacolo Co') è termine comune nella odonomastica antica bolognese indicando una estremità della via (così come Bocca).

Fonti citate in questo articolo.

Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.

Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell'Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.

Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.

Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.

Taruffi: Antica fondazione della città di Bologna degnissima madre di studj, di Gianandrea Taruffi, pubblicato nel 1738.

Lipparini: Degli uomini illustri cui sono intitolate le piazze e le vie della città di Bologna, di Innocenzo Lipparini, Società Tipografica Compositori, Bologna, 1875.

Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.