N.299

Stabile sulla cui porta vedovasi un' arma con sette gigli, oltre i 3 in testa venduto nel 1572 29 ottobre da Gio. Battista Bargellini, rogito Melchiorre Panzacchia, a Gio. Battista, e Lorenzo fratelli Azzolini per L. 5250. Il marchese senatore Francesco Azzolini morto li 22 novembre 1701, li 2 ottobre 1663 lo aveva venduto per L. 16000 rogito Carlo Vanotti agli eredi di Domenico Comelli che cosi ordinava nel suo testamento del 28 maggio 1663 rogito Carlo Vanotti.

E qui ebbe sede il collegio Comelli.

Il fondatore Io dotò di un capitale di scudi 24,000 che qualcuno lo fa ascendere a scudi 30,000 per il mantenimento di cinque individui bolognesi, che per anni cinque dovevano applicare agli studi poi laurearsi in qualche facoltà. Fu aperto nel 1665, e vestivano l'abito nero con toga, e stola dello stesso colore a piedi della quale vi era ricamata l' arma Comelli. La nomina spettava alla famiglia Taruffl, e alle monache de' Santi Bernardino, e Marta.

Francesco, e Antonio Lorenzo fratelli Taruffi fecero donazione causa mortis alla regina d'Ungheria del Gius del collegio Comelli li 6 luglio 1743 per scrittura privata riconosciuta li 28 maggio 1746 dal notaro Ercole Valla, la quale da Antonio Lorenzo erede ab intestato del fratello Francesco fu revocata nel suo testamento del 15 febbraio 1755. Rogito Ignazio Pilla.

Li 14 luglio 1798 essendo state soppresse le predette monache de' Santi Bernardino, e Marta, subentrò il governo nel diritto delle loro nomine, e per la morte di D. Cesare Taruffi subentrarono Vincenzo Taruffl Beltrandi, e Giuseppe Guermani notaro, che cedette il diritto al dott. Antonio Guermani suo cugino.