Descrizione dell'antico locale di San Bartolomeo di Porta Ravegnana

A mezzodì — Strada Maggiore. — Nell'angolo del vicolo ora chiuso detto stradello dell'Osteria, e delle stalle e anticamente Androna Grassa, vi era il vestibolo del Monte di Pietà, e precisamente dov'è in oggi la porta della porteria del già Collegio dei Teatini.

Veniva in seguito il muro del cortile del Monte di Pietà il quale terminava alla porta laterale che resta verso le Torri della Chiesa attuale.

Cominciava subito il fianco della casa di Orazio, e Gregorio Civetti con ingresso sotto il portico dalla parte di ponente.

A Ponente — Nell'angolo vi era la predetta casa dei Civetti colla quale confinava quella di Paolo, e di Andrea Forti. Questi il 23 settembre 1606 vendettero i miglioramenti fatti in questa parte di palazzo di S. Bartolomeo di Porta ai Presidenti del Monte di Pietà per L. 8,500 rogito Giulio Belvisi, ed Ercole Cavazzi.

Veniva dopo la casa dei Forti, la residenza del Monte di Pietà, il cui ingresso era sotto l'ultimo arco dell'attual portico.

Nella parte che si avanza sulla piazza Ravegnana vi era la Chiesa di San Bartolomeo paralella alla Strada di S. Vitale.

Terminava questo fianco con una casetta che era quella del cappellano della Chiesa che coincideva col luogo dov'è attualmente il campanile.

A settentrione — Strada S. Vitale. — Terminato il fianco della casa del cappellano veniva un luogo che terminava al vicolo detto la Viazzola, e poi dei Padri, il quale era un cui di sacco che dava accesso al Mangano.

Veniva poi la casa del priore Gozzadini, dopo la quale il vicolo morto detto la Fossa che terminava contro la casetta già Grassi poi Pontelli. Terminava questa raccolta di stabili colla casa del Dosi con portico, che si estendeva fino alla via di Castel Tialto.