Rigosa (Via)

Via Rigosa

Da via Marco Emilio Lepido si dirige a sud e raggiunge il confine del comune proseguendo nel comune di Anzola dell'Emilia.

Quartiere Borgo Panigale.

Delib, podest. 8 giugno 1938.

All'inizio del XIX secolo la Strada di Rigosa coincideva con l'attuale via Olmetola e con il tratto di via Rigosa dal punto in cui questa si raccorda con via Olmetola fino al confine del comune.

La costruzione della Tangenziale cambiò in maniera importante la viabilità della zona. L'antica Strada della Pioppa (si veda quanto scritto per Via del Vivaio) scomparve lasciando un paio di frammenti, uno dei quali fu inglobato dalla nuova via Rigosa (l'altro fu ribattezzato via S. Sebastiano), che da via Marco Emilio Lepido andò a raccordarsi con la vecchia via Rigosa proprio in località Rigosa e determinando il cambio di una parte della vecchia via Rigosa, come si è scritto poc'anzi, in via Olmetola.

Va segnalato che prima del 1938 il tratto tra la località Rigosa ed il confine del comune era chiamato Via Nuova di Gesso (Fanti, II, 774), mentre Strada di Rigosa era la denominazione indicata nella pianta IGM del 1884 e nella pianta di L. Facchini).

L'odonimo Via Nuova di Gesso è intuitivo in quanto questa via portava verso Zola Predosa e quindi Gesso nella valle del Lavino.

La località Rigosa, che diede il nome alla via, coincide con il punto in cui c'è tutt'ora la chiesa parrocchiale di Santa Maria del Carmine di Rigosa, presso il torrente Lavino.

Il toponimo è antichissimo, documentato fin dal IX secolo (Fanti, II, 674) e di origine incerta. Vi fu chi (R. Della Casa, citato dal Fanti) che lo fece derivare da Ratta, Raticosa. altri (Avogaro, sempre citato dal Fanti) lo fecero derivare da un dubbio radicosus, ed infine il Fanti stesso ipotizzò una correlazione tra il nostro Rigosa e la città di Ragusa, il cui nome deriva dal greco e significa "granaio".

Non ci sono elementi per avvalorare una tesi piuttosto che un'altra.

Fonti citate in questo articolo.

Facchini: Carta topografica della provincia di Bologna, seconda metà sec. XIX, disegnata e incisa da L. Facchini. Dalla Cartografia Storica Bolognese della Biblioteca Digitale dell'Archiginnasio di Bologna.

Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.

SIT: Sistemi Informativi Territoriali del Comune di Bologna.