N.1463

Case antiche dei Magnani prima del 1324, come dal citato rogito di Pennio di Gino Penni, e dall'altro di Gio. di Biagio Vinciguerra delli 14 aprile 1363. Avevano prima dell' alienazione fatta al Pelloni una fronte di piedi 55, e una terza parte delle medesime fu affittata, nel 1514, a Bartolomeo di Lodovico Bolognini, da Alessandro di Verzuso Magnani, per ducati 12 1/2 d'oro.

Li 4 maggio 1583 fu qui aperto il Monte Matrimonio, che vi rimase fin che passò in via Altabella.

È verosimile che i Magnani acquistassero la casa che li 14 aprile 1363 Cattarina di Giacomo Ferrarini, moglie di Giuliano di Filippo Usberti, comprò da diversi, sotto S. Nicolò degli Albari, in confine della compagnia dei marzari, e di Tommaso di Gandolfo Magnani, pagata L. 240. Rogito Gio. di Biagio di Vinciguerra.

Nell'Inventario legale di Cristoforo Magnani, rogito Martino Diolaiti delli 15 giugno 1657, son notate due case aderenti in via Cavaliera, con tre botteghe. Confinano colla detta via, collo stradello detto Ghetto nella parte posteriore, lo stesso stradello a mezzodì, e con Girolamo Bonfioli a settentrione. La prima aveva piedi 22 di fronte, e la seconda piedi 35.

Li 25 giugno 1712 continuava il primo di questi stabili ad essere dei Magnani, nel qual giorno il conte Cristoforo ottenne licenza di permutare tre colonne di legno del suo portico in altrettanti pillastri di pietra. Rogito Bartolomeo Serafino Betti.

Giuseppe Celsi mercante di ferrarezza aveva comprata la casa dei Magnani e parte di una dei Tubertini, stata già Magnani, le aveva unite e fatto il suo negozio. Nel 1773 comprò per L. 17000 la residenza del Monte Matrimonio, che confinava dalla parte di S. Martino. La porta di detta residenza è quella che serviva ultimamente d'ingresso alle tre suddette case riunite in una sola, che erano di piedi 47 di fronte.