Procolo (Via San)

Via San Procolo.

Da via D'Azeglio a via Tagliapietre.

Quartiere Saragozza.

Prima documentazione dell'odonimo: 1942.

L'attuale via San Procolo è documentata nella pianta dell'Aretusi come Borghetto dei Bastardini (dalla vicinanza dell'Ospitale di San Procolo detto dei Bastardini).

Il Mitelli riportò questo vicolo come Calca Spinazzi (ripreso - Calcaspinazzi - dal Monari, come solito).

La Tontina Mista, evidentemente sbagliando, riportò questa via come Calcavinazzi, che è odonimo da riferire ad altra via (vedi via Calcavinazzi).

Il Guidicini (I, 153) affermò che Calcaspinazzi (nome ufficializzato dalle lapidette del 1801) è nome improprio, dovendo questo vicolo doveva chiamarsi via dei Tagliapietre, essendovi qui botteghe di tali artigiani, e che via dei Tagliapietre fu assegnato erroneamente ad un tratto di via Val d'Aposa.

La spiegazione intuitiva di Calcaspinazzi è probabilmente quella corretta, ovvero indicante la presenza di rovi che ne rendevano poco agevole il passaggio.

Sicuramente una famiglia Calcaspinazzi ipotizzata nell'Origine non è documentata a Bologna.

La via mantenne il nome di Calcaspinazzi fino al 1942 (delibera del podestà del 28 maggio), quando fu ribattezzato via San Procolo, per la vicinanza della chiesa omonima.

Fonti citate in questo articolo.

Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.

Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.

Monari: Città di Bologna posta in pianta in esatta misura con la distinzione de portici che sono in essa, Pianta di Gregorio Monari, pubblicata nel 1745.

Tontina Mista: Tontina Mista ossia progetto per illuminare la città di Bologna, pubblicato a Bologna dal Sassi successore del Benacci, 1762.

Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).

Origine: origine della denominazione delle 334 strade che compongono la città di bologna, di Goldini e C.. Pubblicato a Bologna nel 1843.