N.265 - Casa Segni
Cartigli
Palazzo Segni
Il portico risale al XV secolo. Nell'interno al pianterreno si trova una bella galleria seicentesca decorata da Angelo Michele Colonna. Al piano nobile sono conservati oltre a varie decorazioni settecentesche tra le quali opere di Vittorio Maria Bigari, Giovan Battista Alberoni e Ubaldo Gandolfi, importanti affreschi di soggetto mitologico di Ludovico, Annibale e Agostino Carracci, qui ricollocati e provenienti da Palazzo Magnani.
Indirizzo:
strada Maggiore, 23
Guidicini
I primi due archi di portico immediati alla via Santa, detta anche Bettania appartenevano alla casa, che fu del rinomato Girolamo da Casio ricco gioielliere, che viaggiò molto in levante, poeta laureato, conte, e senatore per nomina di Leone X, alla qual Magistratura egli rinunziò, che fu accetto, e protetto dai detto Pontefice e da tutta la famiglia Medici, la quale gli donò le armi, e cognome Medici, poi morì carico d'onori nel 1535.
Ignorasi da chi sia stata posseduta immediatamente dopo ai da Casio, ma si sa che appartenne ai Mantachetti che l'abitarono finchè andarono nelle Lamme dopo avuta l'eredità Rinieri.
Li 11 dicembre 1697 Francesco Ruinetti la cedette a Giulio Cesare Basenghi a conto della casa Basenghi in via del Poggiale comprata dal detto Ruinetti. Questo contratto a rogito di Giovanni Maria Pedini dice che confina strada Maggiore, la via di Gerusalemme, i Segni ed essere sotto la parrocchia di S. Michele de' Leprosetti.
Il detto Giulio Cesare di Carlo Basenghi la vendette il 21 luglio 1701 ad Andrea del fu Giacomo Ghisoli per L. 5,300 rogito Alessio Fiori. L'ultimo Basenghi fu Marc' Antonio morto li 14 gennaio 1753 nella casa Gandolfi Oddofredi.
Li 14 dicembre 1717 fu comprata da Gio. Domenico Merendoni per L 5,100.
Nel 1732 4 dicembre continuava ad essere Merendoni. Dopo fu acquistata da Anna Guglielmini celebre cantante che sposò il pittore Gioseffo Marchesi detto il Sansone. Finalmente li 24 dicembre 1767 la comprò il confinante senatore Segni, che dopo vari anni l'incorporò al suo palazzo, ora De Lucca.
Un rogito di Azzo Angelelli del 7 ottobre 1356 dice che Giacomo Guarini comprasse da Giovanna Ghisilieri una casa grande con metà di altra casa in cappella di S. Michele dei Leprosetti in confine della via pubblica degli eredi di Paolo, e di Francesco Mezzovillani, e dei beni dell'ospitale di S. Stefano, la qual casa fece già parte della casa grande di Renato Mezzovillani.
Gli Isolani (vedi N° 263) avevano casa in Strada Maggiore presso l' ospitale di S. Stefano nel 1374. L'indicazione di questo confine comune agli Isolani, e ai Mezzovillani è indizio molto probabile, che qui fossero le case dei Mezzovillani, che d'altronde si sa di certo che Allegratutti di Mezzovillano Mezzovillani era della cappella di S. Michele de Lebroxeto li 21 luglio 1285 come dal memoriale d'Azzolino Cambi de Vitri.
1461 19 marzo. Francesco del fu Gaspare Montecalvi compra da Giovanni del fu Bonifazio di Lodovico Bertucci due case sotto S. Michele de' Leprosetti per L. 1,100. Rogito Paolo Orsi. La prima confina la Strada da due lati, e Giorgio Paselli dagli altri due, l'altra confina due strade, e Giorgio del fu Giovanni Bolognini.
1473 8 gennaio. La casa dei Montecalvi in Strada Maggiore confinava gli Isolani dal lato superiore, e Giorgio Paselli. — Pare che Montecalvi la vendesse ai Vitali.
1537 18 settembre. Compra D. Giacomo di Lodovico Sampieri da Carl' Antonio di Lodovico di Vitale Grassi alias Vitali una casa in Strada Maggiore sotto S. Michele dei Leprosetti. Confina col fratello del venditore, e cogli Isolani. Item il jus di godere una stalla edificata sopra il terreno dei Paselli posta nella via, che da Strada Stefano va a Strada Maggiore per L. 4,000 rogito Latanzio Panzacchia.
1512 12 novembre. Compra Pandora del fu Benedetto Alliotti vedova di Battista Segni tutrice di Francesco, e Battista Segni di lei figliuoli dal dott. Lodovico del fu Filippo Vitali alias Grassi una casa con tre corti posta in Strada Maggiore sotto S. Michele de' Leprosetti. Confina gli eredi di Girolamo Paselli, Giacomo Sampieri, e gli Isolani. Item altra casa ad uso di stalla nella Strada che da Strada Maggiore si va a S. Stefano posta sotto la piazza di S. Stefano in confine dei Paselli, e degli Isolani per L. 3700. Rogito Battista Buoi.
Nel 1524 i fratelli Segni cominciarono a fabbricare la loro casa in Strada Maggiore.
1547 15 novembre. Compra Gio. Battista, e Francesco fratelli e figli del fu Gio. Battista Segni da Tommaso del fu Gio. Francesco Ruggieri una casetta, e stalla sotto S. Michele de' Leprosetti nella via che va a S. Stefano. Confina Giacomo da Casio, i compratori, ed altra casetta del venditore, per L. 1 ,900. Rogito Vincenzo da Argile, e Matteo Zagnoni.
1574 20 aprile. Compra Francesco del fu Battista Segni da Giulio del fu Giorgio Sandelli una casa con bottega sotto il portico ad uso di barbiere posta in Strada Maggiore sotto S. Michele de' Leprosetti per L. 3541.10.11. Confina il compratore, e Orazio Casii. Rogito Teodoro Botti.
1587 5 gennaio. Francesco di Lodovico Sampieri affìtta a Lodovico Loiani la sua casa in Strada Maggiore presso Francesco Segni, e il conte Rodolfo Isolani per annue L. 500. Rogito Francesco Maladrati.
1616 7 dicembre. Francesco, e cav. Lodovico fratelli, e figli del fu Girolamo Segni, anche a nome di monsignor Battista vescovo di Rieti comprano da Giacomo, Filippo, Enrico, ed il senator Gio. Battista, fratelli, e figli del fu Francesco Sampieri una casa in Strada Maggiore sotto S.Michele de' Leprosetti. Confina il compratore, e il conte Alamanno Isolani, per L. 13,000. Rogito Giulio Beloisi.
L'Oretti parlando del palazzo Segni dice che Zaccaria da Fiesso principiò su quel suolo nell'agosto 1444 la fabbrica di una casa, e che le di lui armi erano incise nei capitelli del portico in Strada Maggiore aggiungendo che vi era un vicolo fra gli Isolani, e i Fiessi che poi fu chiuso dal Segni per ingrandire il suo palazzo.
L'Oretti è in errore perchè i Segni non divennero confinanti cogli Isolani in Strada Maggiore che nel 1626, e non vi era sicuramente il vicolo che li dividesse. Sembra poi che la casa del Fiessi fosse più verso Porta Ravegnana. (Vedi N° 267).
Gli stabili Segni furono comprati da Pietro De Luca, che poi furono posseduti dai suoi figli, ed eredi.
Monari: L'indicazione nel 1743 è Segni.