N.33

Casa che pretendesi aver appartenuto ai Castellani, poi ai Pedocca. Sotto la data delli 17 agosto 1554 è annunziata per casa grande di Lodovico e Ippolito, fratelli Montecalvi, posta in via e parrocchia di S. Vitale nell'angolo dei Vinazzi.

Nel 1570 era dei Tovagli. Rogito Galeazzo Ghini.

Appartenne poi all'eredità di Gentile di Nicolò Montecalvi, moglie del conte lacopo Pepoli, che per errore è messa dal Crescenzio circa il 1370, ma viveva circa il 1590.

Il senatore Filippo Guastavillani, marito di Elena del predetto Iacopo Pepoli, nella sua qualità di procuratore anche di Vincenza Pepoli nel dottor medico Giovanni Agostino Cuccili Cartari, di lui cognata ed altra delle eredi della suddetta Gentile, vendette questa casa. con altre annesse, al dott. Angelo di Sabadino Passarotti nobile di Bologna,. abitante sotto la parrocchia di S. Vitale.

Il contratto è espresso nei seguenti termini:

1. Una casa grande in Strada e parrocchia S. Vitale, che confinava colla via dei Vinazzi da due lati, con Strada S. Vitale da un altro, e cogli infrascritti beni. Aveva bottega sotto da lardarolo, ed era abitata dal compratore e da D. Francesco di lui fratello.

2. Una casa in via Vinazzi sotto la predetta parrocchia, che confinava colla detta via, coi beni di Ottaviano Palma, e colla suddetta casa grande

3. Altra casa posta nella via Vinazzi. Questa confinava con Nicola Rabuini, e con Alfonso Grassi.

4. Altra casa posta in detta via e parrocchia, che confinava coi Grassi e colle predette case. Rogito Domenico del fu Giovanni Baldini, e Giovanni Lorenzo Muzza. Questa casa era valutala L. 18000.