N.463

Casa che fu assegnata li 21 febbraio 1541 a Maria Ginevra Fantuzzi, vedova del senator Lorenzo di Rinaldo Ariosti. Rogito Annibale Castelli. Questa li 2 luglio 1545 la vendette a Camillo Chiari per L. 3300. Si dice posta sulla piazza di S. Gio. in Monte, in confine dei Cecca da due lati, della via Fregabrette, e di detta piazzola. Rogito Antonio Stancari e Annibale Coltelli.

1569, 22 ottobre. Leone Zecca Tostini compra da Filippo Chiari una casa con portico sotto S. Gio. in Monte, per L. 4500. Rogito Girolamo de' Buoi, e Ippolito Peppi. Confina la piazzola, la via Fregabrette di sopra, il venditore e suoi fratelli dal l' altro lato.

Questa vendita fu fatta dal Chiari per pagare la casa grande sotto S. Salvatore, che confinava con Giovanni dall' Armi, e con Ottaviano Roncò, vendutagli da Cesare, Paolo Emilio, e Achille da Argile Rogito Ippolito Peppi. (Vedi porta Nova N. 1194).

Li 20 settembre 1583 Giovanni Battista di Domenico Polini aveva comprato da Elisabetta Tostini, e da Giovanni e Girolamo Ghiselli, questa casa posta sotto S. Giovanni in Monte nella piazzola di detta chiesa, e in confine dei Cecca, per L. 8000. Rogito Ercole Cavazza. Il detto Polini la vendette a Gio. Battista Sasa per L. 8500. Rogito Alessandro Chiocca. Passò a D. Melchiorre Mogli, che la cedette nel 1592, per L. 9000, al Collegio dei Poeti qui traslocato nello stesso anno dalla casa del fondatore in Borgo Salamo Rogito Alessandro di Teodosio Botti.

Questa casa, o collegio, fu preservato dal contagio nel 1630.

Quando nel 1774 questo collegio passò in via Barbaria al N. 396, la suddetta casa fu acquistata dal cantante Giovanni Lovatini di Cesena, che la risarcì notabilmente e che li 9 dicembre 1774 ebbe il permesso di mettere la ringhiera nella facciata. Gli eredi Lovatini la vendettero al celebre tenore Mombelli piemontese.