1351-1360

1351

(FI) Giovanni Visconti (comprata la signoria di Bologna da Giovanni e Giacomo Pepoli) costruisce la cosiddetta fortezza di piazza, presumibilmente in piazza Maggiore, circondata da steccati. A ciò si riferisce il termine di "porta di Piazza Maggiore" ricordato dal Guidicini: ne sarebbero esistite 2: una è l'attuale voltone de' Foscherari ad oriente, l'altra a ponente non esiste più.

(FI) Secondo il Finelli, il Visconti avrebbe fatto costurire quest'anno la fortezza del Pratello

(HB) Giacomo viene imprigionato a Bologna e Giovanni a Milano affinchè cedano le terre che si erano riservati con la vendita.

(HB) Il 13 settembre viene imprigionato Giacomo con i figli, perchè tramava di riprendere la città. Il capitano di porta Castiglione, tale Andrea di Cecco, e Paganino, servo di Giacomo vengono impiccati alla porta stessa, perchè avrebbero dovuto aprirla per fare entrare truppe.

(HB) Vengono sequestrati tutti i beni di Giacomo che viene inviato a Milano.

(HB) Tutto ciò è stato pubblicamente annunciato dalla ringhiera.

(HB) Spese di guerra: un soldo per ogni corba di vino tenuta in cantina.

(HB) Incendio nelle stalle: danneggiato il palazzo di Re Enzo e del podestà.

(HB) Secondo alcuni sarebbe stato operante in quest'anno Giovanni da Oleggio, capitano del signore di Milano.

(FB) Giovanni da Oleggio governa per conto dei Visconti.

(S8) Dalle carte del notaio Lenzio Cospi ricaviamo che Colombino Oizoni di Pavia, studente in utroque jure, riceve in prestito 60 lire dall'inglese Franceschina.

(SB) Giovanni Visconti nomina Giovanni da Oleggio capitano di Bologna.

(44) Alla fine di gennaio viene stipulata una tregua con il conte di Romagna, ponendo termine ad una lunga serie di operazioni belliche.

(44) Alla fine di aprile si organizzano cavalcate contro gli Alidosi di Imola.

(44) Verso la fine di luglio Giovanni da Oleggio si appresta a marciare contro Firenze. Giovanni è capitano del popolo e di fatto luogotenente del Visconti. Intanto lo stato della città è desolante: mancano generi di prima necessità.

(44) Si supplica l'arcivescovo di tollerare il grano introdotto di contrabbando.

(44) Verso ottobre hanno fine le operazioni in toscana (che hanno avuto alterne fortune) e i bolognesi sono costretti a ritirarsi. Viene emesso per rappresaglia dall'Oleggio un bando che colpisce i toscani (fiorentini, pistoiesi, perugini, senesi, aretini) che devono lasciare la città entro 15 giorni. Il bando non vale per i toscani iscritti nelle liste delle tasse.

(44) Probabile inasprimento delle imposte fiscali per consentire ai Visconti la ripresa delle ostilità verso la lega toscana.

(44) C'è l'applicazione ormai consuetudinaria della locazione del dazio: coloro che sono deputati ad incantandum, vendendum seu locandum dacia et gabella sono uomini dei Visconti: Guillelmus de Meletulo (vicario generale del Visconti), Simon de Pontremulo (giudice e vicario di Guasparinus Vicecomitis de Mediolano, podestà di Bologna per il Visconti, Guasparelus Nerobius de Mediolano (tesoriere per il Visconti), accanto ai quali vi sono in rappresentanza dei Bolognesi Santolinus de Bechadellis e Francischinus de Lucedis appartenenti agli anziani e consoli di Bologna. L'assegnazione viene fatta al miglior offerente nel consiglio degli 800, e per quest'anno risulta essere vincitore Guillelmus Broçardo de Mediolano per la somma complessiva di 14.000 lire in bolognini pagata in versamenti rateali). Ciò è indice della penetrazione del gruppo milanese nella vita di Bologna.

(44) Da quest'anno i conduttori del dazio hanno facilitazioni ed esenzioni (ad esempio dall'esercito).

(44) Il dazio era pagato alle porte.

(44) Arriva seta dal lontano Cataio.

(44) I mercanti fiorentini vengono nuovamente tassati mediante dazio all'incirca come nel 1317

(D3) Il fonditore Rolando fonde la campana di Monte Armato.

1352

(HB) Freddo glaciale per la Pentecoste.

(HB) Il papa invia a Bologna un abate per prendere possesso della città. Subito dopo (11 novembre) il papa accorda il possesso di Bologna ai Visconti.

(S1) Giovanni Battaglia (o Battaglioli) vende grandi quantità di legname per fortificazioni al comune. Tale legname non viene pagato e il Battaglia va alla corte milanese per chiedere giustizia che, seppure tardivamente, viene comunque fatta.

(OT) Vimignano fa comune a sè.

(44) In primavera riprende la guerra contro la lega toscana.

(W1) Viene costruito il "Torrone", nel recinto del palazzo del Comune.

(TO) Alcuni della famiglia dei Lapi (lo stemma dei Lapi è, secondo il Salaroli, verde con tre fasce d'oro ondate e capo d'oro con due foglie versi d'edera. La tomba di famiglia è in S. Francesco) sono tra i 10 di balia, gli Anziani e il consiglio generale.

1353

(FI) Secondo alcuni viene costruita una cittadella presso S.Maria in Solario, presso l'attuale Via Orefici.

(HB) Un ducato o fiorino d'oro era al cambio 35 soldi.

(HB) Essendo le torri Asinelli e Garisenda patrimonio pubblico, essendo la famiglia Asinelli estinta, è stato costruito a spese del comune un ballatoio sulle due torri.

(HB) Bonifacio Carbonesi, in viaggio da Verona a Bologna è stato assassinato nel ferrarese e sepolto in S.Domenico.

(S1) In ottobre si costruisce il corridore tra le due torri.

(S1) E' da poco finita la guerra contro Firenze, forse con il legname venduto da Giovanni Battaglia l'anno prima. Viene pagato un affitto ai Garisendi (pro pensione turris).

(44) La guerra contro la lega toscana si prolunga fino a quest'anno lasciando la città in gravi difficoltà economiche.

(W3) Vitale da Bologna dipinge l'Incoronazione della Vergine, poi posta in S. Salvatore.

(TO) Viene costruita una fortezza attorno alla torre degli Asinelli, che forse arriva alla Garisenda.

1354

(FI) Ponte levatoio a porta S.Mamolo.

(FI) Ponte levatoio a porta Castiglione.

(FI) Ponte levatoio a porta S.Stefano.

(FI) Ponte levatoio a porta S.Vitale.

(FI) Ponte levatoio a porta S.Donato.

(FI) Ponte levatoio a porta Mascarella.

(HB) Giovanni Oleggio fa decapitare dei ribelli che non avevano obbedito all'ordine di attaccare Modena e si erano rivoltati. Tra gli altri nel foro boario sono stati decapitati: Delfino Gozzadini, Romeo Bianchi, Guerrino Vizzani, Lippo Galluzzi, Giacomo Bentivoglio, Michele Bentivoglio, Gregorio Bianchetti, Bechetto Garisendi Mengolino Garfagnini. Dopo alcuni giorni sono pure stati decapitati: Giacomo Bianchi assieme al figlio e Giovanni Mezzovillani.

(HB) Si ordina di portare tutte le armi in arcivescovado: si obbedisce dal terrore.

(HB) E' stato demolito il serraglio di S.Donato.

(HB) Vengono cacciati i Bentivoglio assieme a 100 cittadini tra cui Bernardo da Loiano.

(HB) Muore l'arcivescovo di Milano ed i suoi domini sono spartiti tra i nipoti Matteo (a cui tocca Bologna), Bernabò e Galeazzo. L'annuncio è stato dato in piazza. E' stata fatta una messa solenne in S.Pietro per l'arcivescovo defunto.

(MP) Ora tutte le porta sono dotate di rivelini.

(MP) Porta S.Mamolo viene dotata di ponte levatoio.

(MP) Porta Mascarella viene dotata di ponte levatoio.

(MP) Porta S.Donato viene dotata di ponte levatoio.

(MP) Porta S.Vitale viene dotata di rivelino e ponte levatoio.

(G6) Il frate gaudente Pietro dei Baciacomari lascia la somma di quadrigentas libras bon. et non ultra per la costruzione di una cappella in S.Maria dei Servi.

1355

(HB) Giovanni (Visconti) da Oleggio si è proclamato signore di Bologna con l'appoggio del marchese di Ferrara. I bolognesi non si dispiacciono.

(HB) Si narra di un bestemmiatore colpito da paralisi davanti ad un'immagine della madonna presso la croce di porta Ravegnana.

(HB) Muore alla fine di settembre Matteo Visconti.

(HB) Pace in novembre tra Bernabò Visconti e Giovanni da Oleggio. Il popolo esulta.

(FB) Giovanni da Oleggio si fa proclamare signore di Bologna.

(SB) Giovanni da Oleggio è signore di Bologna.

(SB) Muore Giovanni Visconti, e l'Oleggio riesce a farsi proclamare signore della città, malgrado spettasse ai nipoti dell'arcivescovo.

(TO) Non dopo ques'anno viene mozzata la torre Garisenda.

1356

(HB) Giovanni Pepoli (residente a Milano) invia un sicario per uccidere Giovanni da Oleggio. Tale sicario però viene scoperto e viene torturato ed infine squartato.

(HB) l'11 febbraio vengono decapitati in piazza Enrico del fu Castruccio Castracani, Galeotto da Panico, Raimondi da Parma (podestà), Bernardo da Panico, che cospiravano per uccidere l'Oleggio per incarico di Bernabò.

(HB) Muore Paolo Liazzari, legista famoso.

(HB) E' stato decapitato Rosso Liazzari, che cercava di dare Nonantola al nemico.

(HB) L'Oleggio riceve il marchese di Ferrara e quello di Mantova, che vengono ospitati in S.Domenico.

(HB) Anche Guglielmo Guastavillani cospira contro l'Oleggio e viene decapitato.

(HB) Pesante rincaro del dazio sul vino.

(S7) Viene introdotta la 'Chirurgia' di Bruno.

(SB) Giovanni da Oleggio è signore di Bologna.

(TO) Francesco Ghisilieri tenta una rivolta contro Giovanni da Oleggio, ma le cose gli vanno male. Deve fuggire preciopitosamente dalla città, ma lascia nelle mani del boia 12 complici.

1357

(HB) Il papa lancia l'interdetto su Bologna.

(HB) Con l'aiuto di Ferrara e Mantova, l'Oleggio respinge l'attacco di Bernabò.

(SB) Giovanni da Oleggio è signore di Bologna.

(E4) I Fiorentini, alleati con gli Ubaldini, sbarrano il passo dello Stale con opere imponenti per impedire il transito della compagnia del conte Lando dal bolognese in Mugello.

(G6) Costruzione (per i prossimi 6 anni) dell'abside di S.Maria dei Servi, in cui dipinge Vitale degli Equi.

(W2) Giacomo Allegretti (successore nelle corti di Romagna di Guido Bonatti), medico, poeta, filosofo, astrologo, legge filosofia allo Studio di Bologna.

1358

(HB) Vengono impiccati al ponte di Reno 12 banditi della valle del Reno.

(HB) Viene revocato l'interdetto (dopo 18 mesi).

(SB) Giovanni da Oleggio è signore di Bologna.

(E4) I Fiorentini, alleati con gli Ubaldini, sbarrano il passo dello Stale con opere imponenti per impedire il transito della compagnia del conte Lando dal bolognese in Mugello.

(G6) Padre Andrea Manfredi da Faenza è priore della chiesa di S.Maria dei Servi a Bologna.

(CA) Gli statuti vietano rinnovati vincoli servili di tipo homancium (legame al padrone) e manentitia (legame al fondo).

1359

(FI) Viene venduta la torre dei Lapi in via Asse.

(HB) Grande nevicata: più di 4 piedi (1.5 mt). Crolla per il peso della neve S.Martino dell'Aposa.

(HB) Viene ferocemente giustiziato un altro sicario venuto da Parma per uccidere l'Oleggio.

(HB) I signori di Milano, assieme a Giacomo Pepoli, entrano con forze ingenti nel bolognese, ma l'Oleggio rifiuta la battaglia, vedendosi inferiore. Vengono presi tutti i castelli ad ovest di Bologna.

(HB) Mentre vengono evacuate le colline vicino a Bologna, i nemici deviano il corso del canale di Reno costringendo i cittadini ad operare su mulini a forza muscolare.

(HB) La città è stretta d'assedio e l'Oleggio, molto preoccupato, espone le insegne del papa e del legato di Romagna.

(HB) Cecco d'Ascoli, poeta e filosofo, è stato bruciato sul rogo a Firenze.

(ST) Abbiamo gli atti del vicariato di Monzuno.

(SB) Giovanni da Oleggio è signore di Bologna.

(26) Secondo l'Alidosi vi sono dei filatoi in via de' Molini da Galla (che diventerà de' Tintori e quindi via Castellata) ed in Fiaccalcollo (Rialto).

(14) La moglie dell'imperatore Carlo IV passa con una scorta per la strada di Limentra (anche per il Malpasso).

(AP) Sono conservati da adesso i registri penali per la montagna (capitanati, vicariati, e podesterie): sono quelli del vicariato di Monzuno.

(G8) La torre dei Corforati, in strada S. Vitale, all'angolo con l'attuale via Benedetto XIV, viene acquistata dai frati di S.Giacomo per 300 lire di bolognini.

(W1) Il Comune acquista la torre dei Lapi.

(PM) 18 gennaio: viene la "neve grande" alta più di 5 piedi, sia in città, sia nel contado.

(TO) Ricordata in un documento una torre (quella in seguito trasformata in campanile, tutt'ora esistente) dei Ghisilieri.

(TO) I Lapi vendono per 400 lire la loro torre e le case in Porta Nova al comune, per consentire l'ingrandimento del palazo civico.

1360

(AF) Viene costruito un muro che impedisce la vista delle prostitute nella via del bordello.

(FI) Viene ricordata la torre dei Ghisilieri (Ger.) in via U.Bassi.

(FI) Viene ricordata la torre dei Ghisilieri (Ger.) in via Chiriazza.

(FI) Il Masina ricorda che presso via delle Asse, vicino all'attuale palazzo comunale, era la "cittadella nuova", ovvero il castello fatto costruire dai Visconti.

(FI) 17 ottobre: entra Egidio Albornoz da porta S.Mamolo.

(HB) Al Malpertuso sono stati impiccati i congiurati: Giacomo Pianelli, Bettino Chiari, Francesco Bianchetti. Un giovanissimo nipote che portava lettere ai congiurati è stato solo frustato sul sedere nudo e cacciato dalla città.

(HB) S.Maria in Monte (Osservanza) è stata fortificata e là è stato messo il capitano Vacchino Mezzavacca. Non c'è molta acqua all'osservanza.

(HB) Malgrado l'opposizione dei frati, è stato fortificato anche S.Michele in Bosco.

(HB) E' stata consegnata al papa la rocca di S.Felice dopo trattative. Il capitano delle forze papali, Pietro Farnese, ha emesso un editto dove si impone, sotto pena dell'esilio, di non fomentare rivolte.

(HB) Velasco Fernandez, marchese della Marca, e nipote del papa, è stato ricevuto con onore.

(HB) Giovanni da Oleggio tenta di riconquistare il controllo della città a scapito del papa, ma molti si defilano. Allora, decide di abbandonare la città e con 1300 armati fugge verso Imola, dopo che il papa ha nominato podestà Antonio da Fermo. La fuga è avvenuta all'alba.

(HB) Quelli di Vizzano, che militavano tra i nemici di Bologna, e avevano arrecato danni in montagna, si sono messi al servizio del papa, che ha assegnato loro uno stipendio per la loro abilità nel combattere.

(HB) Tornano a Bologna i Bentivoglio.

(HB) Vengono distrutte le insegne del biscione ed ora i ghibellini non hanno più alcuna autorità.

(HB) Il figlio di Matteo Zeroni si prostituisce presso i soldati milanesi: catturato è stato appeso per i testicoli nudo (e non bruciato, perchè si è appurato che non era una spia) per tre giorni. E' morto a causa del gonfiore della parte.

(HB) Vanno ambasciatori a Roma: Castellano da Sala (cavaliere aurato), il dott. Giovanni Calderini, Simone da S.Giorgio e l'abate di Nonantola. Sono andati per ottenere dal papa che il marchese della Marca avesse la signoria di Bologna in nome della chiesa.

(HB) Le truppe milanesi hanno il campo presso il ponte a Casalecchio. Due mercenari ed un ragazzo sono stati impiccati dopo che avevano tentato di dare ai milanesi la rocca del canale.

(HB) Sono calate le tasse sul grano (da 5 a 3 soldi per corba) e sul sale (da 9 a 6 soldi per corba).

(HB) Assedio da parte degli Ubaldini a Scaricalasino da parte degli Ubaldini. Scaricalasino alla fine cede.

(HB) 2 medici fanno false perizie su assassinati e vengono posti allo scherno della popolazione (mitria in testa e condotti in piazza).

(HB) I soldati di Bernabò possiedono la bastia di Casalecchio. Non riescono a prendere nessun castello, malgrado alcuni (3 furono impiccati) tramavano di dare la città ai milanesi. I Panico fanno scorribande per il Reno, mentre gli Ubaldini saccheggiano casolari verso Firenze.

(HB) Vengono costruiti due mulini a muscolo in città avendo i milanesi deviata l'acqua del canale di Reno e di Savena.

(HB) Macinare il grano costa 2 soldi. Fuori della parrocchia invece costa 6 soldi.

(HB) Una corba di frumento costa 30 soldi, mentre il vino 40 o 50 soldi.

(HB) Manca la legna: sono spariti alberi e siepi in Bologna e dintorni. La carne di vitello costa 2 soldi la libbra, la carne di bue 1 soldo e 6 denari, Un paio di capponi viene venduto da 30 a 50 soldi. Il pesce è scarso. I disagi si sopportano perchè il grano non manca, infatti vi è sempre frumento a disposizione nel granaio comunale.

(HB) La guerra non ferma la città. Di notte sia cittadini, sia contadini fanno la guardia alle mura.

(HB) Viene costruita una bastia presso Castenaso dalle truppe di Bernabò.

(HB) Il 1 ottobre i milanesi fanno ritorno verso Milano ed il Malatesta occupa gli accampamenti abbandonati.

(HB) Viene ripulita e dipinta con le insegne della chiesa la statua di papa Bonifacio, che era sul palazzo del comune, già della biada.

(HB) Entra il nuovo legato del papa, il cardinale Egidio di Albornoz.

(HB) L'Albornoz è entrato solennemente da S.Michele in Bosco per porta S.Mamolo ed è stato accompagnato in S.Pietro. Carroccio con 8 tra milites e dottori e 16 anziani. Tornei e messa solenne. Nomina 4 cavalieri d'oro: Ugolino Galluzzi, Alberto Galluzzi, Giacomo Ramponi, Gherardo Conforti.

(HB) Francesco Rodaldi, religioso, cospira a favore di Bernabò, ma viene preso e per lui c'è la gabbia di ferro.

(HB) Il cambio è 1 ducato=34 soldi.

(FB) Muore improvvisamente Giovanni Visconti.

(S8) Partono le lauree in teologia.

(SB) Bologna è sotto il governo papale.

(SB) L'Oleggio cede Bologna al cardinale Albornoz in cambio di una signoria nelle Marche, una pensione annua di 12.000 fiorini ed il pagamento degli arretrati ai mercenari (80.000 fiorini). Tutto ciò il 1 aprile.

(21) I Pepoli occupano lo spazio lasciato libero dall'ultima delle 4 cappelle minori costruite verso il '40, per costruirvi una cappella più grossa ed imponente delle altre (in S.Domenico).

(E6) Il papa autorizza l'apertura della scuola di Teologia.

(G6) (?) Muore il pittore Vitale degli Equi (forse l'anno scorso od il prossimo). Ha dipinto in S.Maria dei Servi.

(G8) Una torre passa dai Ghisilieri ai Romanzi assieme ad alcuni edifici attigui.

(W1) Il cardinale Egidio d'Albornoz "libera" Bologna.

(PM) Egidio, cardinale della Chiesa, assume la signoria di Bologna, succedendo a Giovanni da Oleggio, che va signore a Bergamo.

(TO) Una torre (situata presso l'attuale n. 24 di via Ugo Bassi) con tre solai, di proprietà Ghisilieri, viene ceduta per 300 lire a Bartolomeo Romanzi.

(TO) Giacomo Ramponi (prenderà la via dell'esilio) viene fatto cavaliere dall'Albornoz.