Bocca di Lupo (Via)

Via Bocca di Lupo.

Da via Urbana a via Castelfidardo.

Quartiere Saragozza.

Prima documentazione dell'odonimo: 1336 (Cò di Lovo).

Questa via fu documentata già nel 1366 come Cò di Lovo (Guidicini, I, 144). ha il significato di Capo, sinonimo, come abbiamo già visto altrove di Bocca, ed in taluni casi sagaci, di Cul, tanto è vero che già lo Zanti descrisse questa via come Bocca di Lupo, seguito con questa forma (con varianti poco significative, es. lovo invece di lupo) da tutti gli altri autori.

Fortunatamente il nome è arrivato fino a noi, resistendo ad un forsennato tentativo (1871) di cambiare il nome in Via del Lupo: la riforma toponomastica del 1873/78 si limitò ad aggiungere Via in testa all'odonimo che divenne quindi via Bocca di Lupo.

Una nota su quest'aspetto.

L'anteposizione di Via nell'odonimo risponde al tentativo di standardizzare i nomi delle vie utilizzando le sole denominazioni urbanistiche generiche Via, Vicolo, Piazza seguito dall'odonimo.

Bocca, Capo, , Androna, Borgo, Pugliole, Corte, ecc. erano tutte denominazioni urbanistiche generiche in uso a Bologna fino al 1878 che, se non sono l'esatto sinonimo di Via, sono comunque denominazioni di odonimi logicamente equivalenti a Via e che tuttavia forniscono informazioni di dettaglio superiore rispetto a Via, Vicolo, Piazza. Per esempio Androna indica un vicolo utilizzato come latrina a cielo aperto, Borgo a vie cresciute assieme all'abitato tra la seconda e la terza cerchia di mura, Pugliole a zone aperte...

Il tentativo di standardizzazione fallì nel momento in cui ci si rese conto di dovere introdurre eccezioni (vedi Corte de' Galluzzi), o aggiungere qualificatori (come Largo, vedi Largo Trombetti, Largo Respighi), Giardino (vedi Giardino Pincherle), e ultimamente anche Piazzetta (vedi Piazzetta Prendiparte) e Rampa (vedi Rampa Maggiore Leopoldo Serra). In taluni casi, come il nostro, si è mantenuto l'antica denominazione urbanistica generica, anteponendovi l'ulteriore moderna denominazione Via.

E così sono stati ufficializzati gli odonimi di Via Bocca di Lupo, Via Capo di Lucca, Via del Borgo di San Pietro.

Per quanto riguarda Lupo non ci sono ipotesi precise. Lupo poteva essere il soprannome di qualcuno che abitava nella zona, ipotesi accettata dal Fanti, ma non vi sono elementi a sostegno di ciò. Altri ipotizzarono che Bocca di Lupo facesse accedere a luoghi poco abitati, quindi a posti da lupo, ma anche qui si rimane nell'ambito della fantasia. Per completezza va citata anche l'ipotesi fatta da G.Fabbri ("Le fortificazioni del Medio Evo a Bologna", Bologna, 1955, citato dal Fanti) di termine di origine spagnola, boca de lobo, indicante luogo buio, e legato alla vicina presenza del Collegio di Spagna.

Fonti citate in questo articolo.

Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.

Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).

Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.