Lame (Via delle)

Via delle Lame.

Da via Guglielmo Marconi a piazza 7 novembre 1944

Quartiere Porto

Prima documentazione dell'odonimo: 1243 (Campo Lame).

Nome antichissimo, documentato già negli estimi del 1296/97 (Burgo Lamorum), e, ancor prima, in un rogito del 21 dicembre 1243, nel quale si parla di una mesone con acqua posta in Campo Lame, e nel 1256, anno in cui si pubblicavano i bandi in Burgo Lamorum nei pressi dell'Androna di San Felice (via Otto Colonne). (Guidicini - II, 308 e segg.)

Lame (con una "m" sola) per gli autori più antichi: le Lame per lo Zanti (1583), Lame o Borgo delle Lame per l'Alidosi, Strà mestra dl' Lam per il Banchieri (1635), Lame per il Mitelli (1692), Strada delle Lame per il Taruffi (1738).

Il Monari nella sua pianta del 1745 riportò via delle Lamme (come due "m"), condizionando gli autori successivi, compresi chi stilò i nome delle vie sulle lapidette del 1801. Così la Tontina Mista ed il Guidicini riportarono Strada delle Lamme.

L'indicatore nel 1854 descrisse la Strada delle Lame (con una "m" sola).

La riforma toponomastica del 1873-78 decise per via delle Lame, forma dell'odonimo che è rimasta così fino al giorno d'oggi.

Le Lame della via non hanno nulla a che vedere con le lame delle armi da taglio, come ipotizzarono lo Zanti, il Banchieri ed l'Origine.

Lama (vedi per es. i dizionari Garzanti e Hoepli) significa "palude o terreno paludoso che si forma nei luoghi poco elevati sul livello del mare per il radunarsi di acque di piena" ed è esattamente questo il significate delle Lame della via, che, come noto, uscendo dalla città, porta a una pianura valliva e, almeno nei tempi passati, paludosa. Il Salaroli, per primo diede questa interpretazione.

Come nota finale, aggiungiamo che, nel bolognese, lama, come toponimo, si estende generalmente ai luoghi dove vi è ristagno d'acqua, anche se elevati sul livello del mare: si vedano ad esempio le località di Lama di Reno e di Lama di Setta.

Fonti citate in questo articolo.

Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.

Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).

Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell'Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.

Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.

Taruffi: Antica fondazione della città di Bologna degnissima madre di studj, di Gianandrea Taruffi, pubblicato nel 1738.

Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (Pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.

Monari: Città di Bologna posta in pianta in esatta misura con la distinzione de portici che sono in essa, Pianta di Gregorio Monari, pubblicata nel 1745.

Tontina Mista: Tontina Mista ossia progetto per illuminare la città di Bologna, pubblicato a Bologna dal Sassi successore del Benacci, 1762

Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).

Origine: origine della denominazione delle 334 strade che compongono la città di bologna, di Goldini e C.. Pubblicato a Bologna nel 1843

Indicatore: Indicatore Bolognese riferibile a ciascun edifizio componente la città, di Sebastiano Giovannini pubblicato nel 1854.

Estimi 1296/97: Atlante Storico delle città italiane. Emilia Romagna, 2 Bologna. A cura di Francesca Bocchi, pubblicato da Grafis, Bologna, 1995,1998 (contiene gli Estimi 1296/1297).