Broglio (Vicolo)
Vicolo Broglio.
Da via San Vitale a piazza San Michele.
Quartiere San Vitale.
Prima documentazione dell'odonimo: 1692 (Broglio dei Musselini).
La storia odonomastica di Vicolo Broglio è piuttosto contorta.
Va subito detto che un tempo questo vicolo collegava Strada Maggiore e via San Vitale, mentre oggi si ferma in piazza San Michele ed il passaggio, che porta, sotto ad un voltone, a Strada Maggiore, è chiuso da portoni.
Il passaggio fu probabilmente chiuso verso il 1825, in occasione della ristrutturazione della casa di Gioacchino Rossini, della quale il passaggio costeggia il lato orientale.
Per lo Zanti ed il Banchieri questa via era la Fossa, che collegava Strada Maggiore e via San Vitale.
L'Aretusi chiamò la stessa via con il nome di Via di San Michele de Leprosetti.
Per il Mitelli questa era invece il Broglio dei Musselini.
Il Salaroli invece riportò nuovamente Fossa.
Il Monari tornò a Musselini, nella forma Volto dei Musselini.
La Tontina Mista riportò Broglio dei Mussolini, forma che venne fissata dalle lapidette del 1801, e tale rimase fino alla riforma toponomastica del 1873/78 con cui il nome cambiò nell'attuale Vicolo Broglio.
Va notato che lo Zanti, il Banchieri, l'Aretusi ed il Salaroli chiamarono con il nome di Broglio dei Mussolini l'attuale vicolo Bianchetti, conosciuto in passato anche come Brolo, Brollo o Brolo di Strada Maggiore.
Il Guidicini descrisse quello che oggi è il vicolo Broglio con due articoli diversi: in uno assegna a questa via il nome di Via di San Michele dei Leprosetti (III, 229), nell'altro viceversa assegna alla via il nome di Broglio dei Mussolini (III, 311).
Evidentemente il Guidicini stesso non aveva le idee chiare, confuso dalle contradittorie descrizioni degli autori a lui precedenti. La morte lo colse dopo che aveva preparato due bozze che il figlio pubblicò tali e quali senza probabilmente rendersi conto che queste contenevano contraddizioni e descrivevano in due maniere diversa la stessa via.
La via che descrisse come Via di San Michele dei Leprosetti andava da via San Vitale alla Piazza di San Michele. La continuazione (poi chiusa da portoni) verso Strada Maggiore non venne citata.
La via che descrisse come Broglio dei Mussolini venne detta, all'inizio dell'articolo, andare da Strada Maggiore a via San Vitale, poi nella descrizione più dettagliata che segue, venne invece detta andare da via San Vitale alla piazza San Michele, dopo avere passato un vicolo chiuso detto Fossa e sempre Fossa, secondo il Guidicini, si chiamava un tempo tutta la via. Nello stesso articolo il Guidicini affermò che il vero Broglio dei Mussolini è in realtà il Brolo di Strada Maggiore (Vicolo Bianchetti), in accordo con Zanti, Banchieri, Aretusi e Salaroli.
Situazione evidentemente confusa.
Il vero Broglio dei Mussolini in effetti poteva essere il Brolo di Strada Maggiore, in quanto nei paraggi di via Bianchetti, su Strada Maggiore, c'era la torre dei Mussolini.
Quando e perché l'odonimo fu trasferito all'altro vicolo (Fossa) non è chiaro.
Per Broglio si veda l'introduzione.
L'odonimo Fossa può essere legato ad una antica esistenza di una fossa o fossato di rinforzo a fortificazioni (addizione longobarda ?).
Fonti citate in questo articolo.
Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.
Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell'Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.
Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.
Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.
Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (Pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.
Monari: Città di Bologna posta in pianta in esatta misura con la distinzione de portici che sono in essa, Pianta di Gregorio Monari, pubblicata nel 1745.
Tontina Mista: Tontina Mista ossia progetto per illuminare la città di Bologna, pubblicato a Bologna dal Sassi successore del Benacci, 1762
Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).