N.1355,1356(13) San Martino della Croce dei Santi

Dalle Cose Notabili di Giuseppe Guidicini.

Chiesa e canonica di S. Martino della Croce dei Santi, parrocchia la cui esistenza sembra che rimonti al 1142. Qualunque sul cominciare del secolo XV la sua giurisdizione fosse ampliata con quella della parrocchia dei Santi Simone e Giuda dei Maccagnani, pure rimase ristrettissima.

Il ius patronato apparteneva alla famiglia Torelli, poi furon associati ai Torelli gli eredi di ser Melchiorre Azzoguidi, i Battuti della Vita, i Calderini, e Napoleone e fratelli Malvasia.

Da una sentenza pronunziata nel 1679 si apprende che il padronato di questa chiesa spettava per cinque oncie al senator Giuseppe Michele e Cesare Alberto, fratelli Malvasia, come successori della donazione fatta da Anselmo Masini ad Antonio della Serra, alias Malvasia, e per un' altr'oncia al conte Carlo e Alessandro, fratelli Malvasia; per le altre sei oncie ai Grassi, Guastavillani, Tanara, ed ai Padri dei Servi.

Li 30 dicembre 1791 l' arcivescovo Giovanetti, per gli atti del notaro Gaspare Sacchetti, dichiarò caducati i compadroni di detta chiesa, e posta la dichiarazione fatta dai parrocchiani di non voler sottostare ad alcuna spesa per il riattamento della medesima, fu messa in vendita assieme alla canonica, casa, botteghe, ecc. spettanti al benefizio.

Nel 1792, per decreto dello stesso Arcivescovo, gli fu unita la prebenda della soppressa chiesa parrocchiale di S. Silvestro detto in Cantina, (vedi via Toschi), e allora s'intitolò chiesa dei Santi Martino e Silvestro della Croce dei Santi.

Finalmente fu soppressa, poi chiusa la chiesa li 16 agosto 1806, e ridotta ad abitazione e bottega.

Due cose sono state scritte sul conto di questa chiesa; l'una che si dicesse S. Martino dell'Avesa, l'altra che sia stata fabbricata per custodire la vicina Croce dei Santi.

In quanto alla prima potrebbe essere che essendo stata fondata in prossimità dell'alveo abbandonato dell' Avesa, qualcuno l' avesse cosi nominata, tanto più se vero fosse che sia stata edificata prima del 1142, e cioè circa ottant'anni prima di quella di S. Martino, detto poi Maggiore, dell' Avesa.

In quanto alla seconda non sembra probabile che si sia fabbricata una chiesa parrocchiale per custodire una croce eretta in mezzo di una vicinissima strada tanto più che questa premura non si ebbe nè per la Croce detta dei Casali, né per l'altra di Porta Ravegnana , ammesso che per quella di S. Sebastiano si fosse fatta la chiesa di questo titolo parimenti parrocchiale e per lo stesso fine.

Miscellanea: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie - per la parte antica - prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I

S. Martino della Croce de' Santi.

Parrocchia. La chiesa fu eretta nel 432 da S. Petronio.

Fu più volte distrutta, e riedificata.

Nel 1745 fu risarcita ed abellita.