N.2756 - Casa che fa parte del palazzo Malvezzi Locatelli

Casa che fa parte del palazzo Malvezzi Locatelli la quale fu già dei Castelli, entro la quale trovansi i resti di una torre forse appartenuta a questa famiglia. Del 1520 era dei Boatteri, o Boatieri oriondi fiorentini, e di partito Geremeo. Paolo Boatieri la vendette assieme ad altra casa nel Fossato dei Pellacani, o via dei Facchini per L. 7000 ad Annibale Fava. Rogito Bertolo Algardi del 20 novembre 1549. È detto esser casa con tre corti nella via di Mezzo sotto Santa Cecilia in confine di Giunipera Poggi, degli eredi di Viano Barberi, di Liborio Malvezzi, di Alfonso Malvezzi, e del Fossato dei Pellacani, nella qual strada vi era altra casa con orto, e stalla compresa in questo contratto confinante con Alessandro Cartari da due lati, e con Girolamo Verardini.

1569 25 giugno. Casa dell'eredità di Annibale Fava nella via di Mezzo, sotto Santa Cecilia. Confinava la via di Mezzo, gli eredi di Alfonso Malvezzi, Madonna Ginevra Manzoli, con stalla in contrada detta il Fosso presso Stefano Verardini erede di Alessandro Cartari, e presso la via pubblica, più due case in strada S. Donato contigue alla casa grande.

I Fava la vendettero a Gregorio di Ercole di Alfonso Malvezzi che testò il 24 dicembre 1635 a rogito di Costanzo Ugolino Mattioli nominando in suo erede il conte Ercole del conte Francesco Malvezzi, e di Maria Pierizzi. Questa casa nel 1635 era affittata a Lorenzo Maria Ferravanti. Il suddetto Gregorio dice nel suo testamento che la casa da lui abitata fu venduta da suo padre al cav. Bartolomeo Gessi poi ricomprata dal testatore, nella qual casa fabbricò una stanza per legna, fece le cantine, la cucina, il salvarobba, un sotterraneo per andare alla stalla, ed agli annessi fatti in vicinanza dei beni del conte Francesco Malvezzi, dei Verardini e della via dei Castagnoli non che un orto venduto dal fu Agostino Poggi, ed il suolo della stalla da Ippolito Malvezzi. Aggiunge aver acquistato cominciando da detta sua abitazione andando verso la via di Mezzo, e voltando la casa che era dei Fava, e di aver speso in fabbriche in Bologna, e alla Selva scudi 10,000. Il Malvasia T. 1 C. 123 dice che la casa antica con torre, e con colonne di legno che fa angolo colla via di Mezzo fu dei Fava, del 1628 dei Cappellini poi dei Malvezzi.